11 - Myriam

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La ragazza dai lunghi capelli castani si stringeva nel cappotto sformato, troppo grande per esser stato sempre suo. Una grande sciarpa multicolore le velava il volto. Evelyn la osservò con attenzione, era perfetta per dar volto alla sua Myriam, ea così che se l'era immaginata. Se solo sua sorella Vera fosse stata lì con lei in quel momento avrebbe potuto delineare i tratti di quella sconosciuta. Certo avrebbe potuto fargli una foto con il cellulare ma le sarebbe parso uno sfacciato tradimento, violare quella fragilità che le era concesso intravedere.
Evelyn discostò lo sguardo dalla ragazza e riprese in mano i suoi appunti.
Quanto della sua vita era fluito in quella storia. La sua Chiara le appariva l'unione di lei e delle sue sorelle in un unico individuo. Mentre il triangolo tra i suoi Myriam, Federico e Andrea li aveva palesemente rubati alle dinamiche che a stento comprendeva tra sua sorella Margherita e i suoi amici, più che fraterni Johan e Michael. Non capiva sua sorella, Evelyn sapeva che nel suo cuore sarebbe sempre rimasto Peter. Dal primo istante in cui lo aveva incontrato aveva provato ben più che amicizia. Aveva dovuto attendere così tanto affinché lui trovasse il coraggio di rivelarle con quanta intensità ricambiasse quell'affetto. Non riusciva a capire come potesse sua sorella provare lo stesso per ben due persone. Era evidente anche a un cieco quanto il suo cuore tenesse a Michel. Michel, con i suoi occhi sornioni, quel burbero modo di celare il proprio cuore. Ma Johan? Perché Margherita si fosse legata a quel musicista che per lei era così tossico. Si accorse di aver disegnato solo un triangolo, martoriando con forza le pagine del suo quaderno appunti e Evelyn quando sollevò lo sguardo la sconosciuta se n'era andata.



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Una Finestra Sempre Aperta PARTE 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora