Era questo, in realtà, che aveva probabilmente davvero atterrito quella donna così forte e volitiva: perdere il vero amore di tutta una vita! Ma non gli disse nulla di tutto ciò . Necessitava che ci arrivasse da solo e lì, in quella capanna di rami e fango, sarebbe potuto rimanere tutto il tempo di cui avesse avuto bisogno.

Passava le sue giornate sempre nella stessa identica maniera. Si levava all'alba, rompeva il digiuno con Tormund e trascorreva il suo tempo a pescare. Dopo la prima volta in cui erano andati a caccia e aveva cercato di colpire un cervo,  le sue braccia avevano cominciato a tremare, la freccia scoccata era andata completamente a vuoto. Persino l'idea di uccidere un animale lo sconvolgeva, quasi fosse una prima via per quello che temeva di diventare: un uomo freddo, insensibile alla morte! Che avrebbe potuto fare del male anche ad esseri umani.

Si vedeva a volte, nei suoi incubi , con gli stessi occhi azzurri glaciali del Re della Notte, il corpo ormai putrefatto e senza vita, mentre sogghignava nello stesso identico modo del suo letale nemico al momento della sua morte. Si svegliava sudato e ansante, si guardava intorno, smarrito, abborrendo la sua persona. Si chiedeva se fosse tutto vero o solo la materializzazione delle sue più recondite paure.

Da quel giorno smise di cacciare. Giocava spesso con i bambini,  affinchè potesse comprendere i sentimenti che provava nei loro confronti, nella speranza, un giorno, di poter tornare finalmente a casa, convinto che mai avrebbe potuto fare del male ai suoi figli.

La caccia fu sostituita dall'arte di intagliare. Cominciò ad usare coltelli e scalpelli per imparare a costruire ogni tipo di oggetto. Era questo tutto quello che faceva lì , nel gelo del vero Nord.


In quei giorni si tenne un matrimonio; Rose e Fink, due cari amici di Tormud,  si sposavano. Il rosso insistette per la sua partecipazione, in fondo non poteva starsene sempre in disparte! Jon acconsentì. Fu lieto di vedere quel popolo, una volta nemico, così felice, convinto persino di rientrare sotto la protezione dei Setti Regni, qualora fossero stati governati da lui e Daenerys.

I bambini schiamazzavano sorridenti, correndo intorno ai due sposi raggianti.  Tutti gli uomini rimasti di quel popolo che, un tempo, Jon aveva salvato, non sapendo che ciò gli sarebbe costato la vita,  ballava e beveva,  mangiava e si divertiva in maniera semplice.

La sposa cercò di convincere Jon a ballare. Lui sorrise imbarazzato, rosso in viso,  scuotendo la testa in senso di diniego. Ma alla fine qualche passo, un pò impedito, riuscì a farlo.

Per un giorno dimenticò gli affanni che lo angustiavano da quando era partito anche se, vedere quei due giovani sposi, non potè che riportargli alla mente il viso di Daenerys, il giorno in cui si erano detti sì nella piccolo Tempio di Roccia del Drago. Quanto l'amava e quanto gli mancava!!! Ma doveva pensare alla sicurezza di lei prima che a sè stesso.

I festeggiamenti andarono avanti quasi tutta la notte, anche Jon alzò il gomito più di quanto avrebbe pensato e voluto e fu grazie all'aiuto del suo rosso amico che ritrovò la strada per la sua capanna. Tormund lo mise a letto quasi fosse un bambino spaurito! Sperava tanto che presto il suo piccolo corvo si sarebbe rese conto, come orami ne era convinto lui, che nulla era mutato nella sua persona, che tutto quello che pensava e immaginava era solo frutto delle sue paure.

Il coltello intagliava finemente fascine di legno, facilmente malleabili: un cucchiaio: era ciò che stava provando a tirar fuori da un piccolo blocco di acero. Intagliare e costruire oggetti di ogni foggia era divenuto uno dei suoi passatempi preferiti, gli impediva di pensare a qualunque cosa. Erano ormai trascorsi quattro mesi da quando era partito dalla Fortezza Rossa!

Il fuoco scoppiettava, la pentola con la minestra che aveva preparato iniziava a borbottare,  segno che la cottura era ormai ultimata. Era intento a rimescolare il calderone quando sentì bussare alla sua capanna.

Tormund fece il suo ingresso. Jon gli sorrise e lo incoraggiò ad entrare,  convinto fosse giunto per rompere il digiuno insieme ma, invero, continuava a restare sulla soglia della porta.

Jon lo guardò stranito. 

'Cosa c'è?' girò appena da testa di lato, interdetto.

'Eccoooo... qualcuno... vuole vederti'.

Jon abbozzò un'espressione tutt'altro che lieta, non era molto avvezzo a ricevere da quando si era recato oltre la Barriera.

Ma lo stupore fu enorme quando, non annunciata, vide sua moglie fare un plateale ingresso!

Ma lo stupore fu enorme quando, non annunciata, vide sua moglie fare un plateale ingresso!

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Ice and Fire: il principe che fu promessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora