Capitolo 20.- La missione di Griff

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Griff cavalcava il più velocemente possibile lanciando occhiate dardeggianti tutto attorno a sè, preso dal timore innaturale di essere costantemente seguito ed osservato; sapeva di aver eliminato la maggior parte degli uomini fedeli ad Ombra e dubitava che qualcuno avrebbe avuto il coraggio di opporsi a lui in ogni caso, non quando aveva alleati potenti quanto Lucifero, Armenia e Neithel... Ma la prudenza non era mai troppa, soprattutto nei momenti che seguivano una ribellione come la sua; aveva lasciato il Castello in sordina, facendosi prestare il cavallo da Icaro, attraversando il Villaggio avvolto in un mantello così ampio da nascondere il suo volto deturpato. Il suo luogotenente non era stato molto contento di separarsi dal nuovo destriero che si era procurato dopo che Portus aveva rubato il suo, ma Griff era stato irrimovibile: non poteva rischiare di essere seguito. Non in una missione così delicata.

Non c'era molta folla per le strade alle pendici della Montagna della Perdizione: i giorni dopo un colpo di stato, tanto più uno violento e inaspettato quanto il suo, erano sempre confusi. Tutti erano sorpresi, eccitati, un po' spiazzati dalla piega che prendevano gli eventi: la storia li aveva travolti e loro non avevano potuto fare nulla per fermarla. Non avevano neppure sospettato che stesse cambiando. E anche chi non avrebbe voluto perdere un capo come Ombra, evitava di dirlo ad alta voce; Griff non aveva incontrato la quasi benchè minima resistenza. Gli Adepti erano troppo spaventati da Icaro per disobbedire e lo stesso si poteva dire di molti dei Rhiel che lo avevano conosciuto; lui dal canto suo aveva sempre avuto un rapporto speciale con il suo ex maestro: in tutti quegli anni in cui aveva tramato nelle tenebre per riportare in vita Armenia, aveva sempre sentito che di Icaro di poteva fidare.

Aveva avuto ragione, in parte. Era andato tutto così bene, era stato tutto così liscio; non solo la ribellione in sè, ma anche il contributo di Dorth, immediato come Armenia aveva preventivato. Era stato sufficiente toccare le carte giuste, come anche Neithel aveva suggerito. Non apprezzava molto i suoi alleati Armati: non si fidava di chi aveva passato metà della vita a combattere contro i Demoni, prima di scoprire che esisteva un'altra strada. Eppure tutti erano soddisfatti, tutto era stato perfetto e sapeva che anche nel Mondo Umano le cose andavano a gonfie vele... se non fosse stato per Portus e Lilieth. La loro fuga era la macchia sul quadro perfetto, il neo sul viso altrimenti angelico di una ragazza; e che macchia: non solo si era lasciato sfuggire l'Armato, l'Impuro, quello che Armenia aveva esplicitamente detto di tenere d'occhio e che Dorth aveva definito necessario al loro piano...ma aveva rischiato di uccidere il figlio di Lucifero ed ora se ne stava a zonzo chissà dove tra gli Armati. Sapeva che ci avrebbero pensati gli Armati della Regina, ma l'idea gli dava sui nervi: non voleva che si prendessero troppi meriti. E Armenia doveva pensarla come lui se aveva deciso di affidargli quella delicatissimo missione; a Griff, alla Fata Oscura sua devota servitrice, non certo a Nadjia o agli altri ragazzetti.

Si voltò a osservare la Locada deserta mentre le sfrecciava accanto; di norma ci sarebbe stata ressa a quell'ora tarda, ma tutti stavano ancora prendendo le misure della nuova situazione.Malacai, poi, era di pessimo umore: aveva perso Catherine, la sua attrazione migliore, che ora viveva comodamente al Castello ed aveva preso il posto di Adele, e contemporanemaente di era visto portar via Grun. Griff non credeva che il garzone fosse stato una grande perdita, ricordava che zoppicava malamente e per questo Icaro lo aveva rifiutato...ma non poteva compatire Malacai per essere infastidito; l'esito del colpo di stato a cui aveva preso parte, seppur con un ruolo marginale, per lui era stato deludente: niente Catherine, un garzone in meno e gli affari azzerati dalla paura e dalla tensione che ancora si respiravano al Villaggio. Dalla strada principale poteva scorgere le finestre sbarrate della casa di Chelis: non vedeva l'ora di mettere le mani su quella stupid Schiava. Avrebbe dovuto ucciderla quando aveva potuto, anzichè lasciare quel compito a Chelis. Avrebbe dovuto fare tutto da solo. Gli alleati erano spine del fianco fin troppo spesso.

Sangue impuro.- Equilibrio spezzatoWhere stories live. Discover now