Capitolo 24.-Lo scontro con il Demone

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Jaden scoccò un'occhiata esasperata ad Andrew, le braccia cariche di rametti secchi.- Seriamente? Coso?

L'amico si strinse nelle spalle.- Non so la prassi per attirare l'attenzione di un Khose.- accennò alla bestia, che aveva rivolto il volto a loro, allontanando le file di denti a sciabola dal corpo della ragazza.- Ha funzionato, no?

-Idiota.- la Fata sollevò la mano, scagliando con tutte le sue forze un ramo secco contro il Demone, che schivò il colpo pigramente, fissandoli quasi infastidito.- Ehi! Vieni a prendere noi, siamo carne fresca!

Andrew roteò gli occhi.- Perchè questo è meglio?- lanciò una pietra, mirando alla testa del Khose, ma lui la evitò e tornò a concentrarsi sulla Schiava, che si lamentava e muoveva ancora, ma stretta come era tra gli artigli della bestia non poteva fare molto.-Vieni a prenderci, brutto muso!

Il demone si bloccò, senza voltarsi.-Non intendo divorare due Rhiel, siete carne di pessima qualità, gli scarti degli altri Regni. Un'Impura è pur sempre Armata in parte.-emise una debole risata gorgogliante e Jaden imprecò, scagliandogli contro un altro ramo spezzato, mirando stavolta alla schiena; il colpo fece centro ed il Demone lanciò un acuto urlo di dolore, ma non perse la presa sul corpo della ragazza.

Lei ansimava, lottando per tenere a distanza le lunghe unghie affilate ed i denti sporchi e giallastri; voltava la testa a destra e sinistra mentre la creatura le si avvicinava, scalciando senza sortire alcun effetto. Andrew non sapeva cosa fare: i Rhiel non salvavano le ragazze in pericolo, al massimo le fissavano in attesa di ordini. Nè lui nè Jaden avevano mai combattuto contro un Khose e per di più nella Foresta, a due passi dalla Voragine; non aveva idea di come sconfiggere quel demone, ma ormai non potevano scappare: non avrebbe sopportato di aver permesso la morte della ragazza, soprattutto non dopo che Lilieth l'aveva salvata come aveva aiutato lui. Era come se stesse cercando di rendere un favore al Rhiel, impedendo alla sua Schiava di essere uccisa.

-Cosa cavolo facciamo?- Jaden continuava a lanciare sassi e rami contro il Khose, ma lui era del tutto impassibile ai colpi che riceveva, come se indossasse una corazza.

-I polsi!-urlò improvvisamente la giovane, disperata ed arrabbiata insieme.- Colpitelo ai polsi, cazzo, è quello il loro fottuto punto debole!

Jaden fu il più veloce a reagire: raccolse da terra un sasso e lo scagliò con precisione millimetrica verso il terreno, colpendo il demone sulla mano artigliata; lui emise un verso stridulo di dolore, sollevando il lungo braccio fragile. Anche Andrew allora vide che i polsi della creatura erano sottili, fatti di ossa senza tendini o carne, semplicemente composti di un materiale biancastro poco rassicurante, che pareva sul punto di spezzarsi.- Il suo punto debole.- ripetè piano, chinandosi n fretta per cercare qualche altro oggetto da lanciare contro il Khose. Jaden mosse un passo avanti, un bastone nodoso tra le mani, muovendosi con la grazia che lo contraddistingueva: Andrew lo osservò rapito, pensando che il suo amico era nato per fare il Rhiel, al contrario suo.

La ragazza continuava la sua lotta e finalmente il Demone pareva perdere il controllo della situazione, minacciato dall' avanzata dell'Adepto, dalla pioggia di sassi e rami sulle braccia scheletriche, dalla forza sorprendente della sua preda; per qualche secondo parve sul punto di cedere ed Andrew sorrise soddisfatto, immaginando già quanto gli altri Adepti sarebbero stati gelosi di lui per aver sconfitto un Khose.

La bestia d'un tratto fece qualcosa di inaspettato: con un solo braccio cinse la vita della sua vittima, gettandosela in spalla con forza sorprendente; il ragazzo fece cadere la pietra che aveva in mano: ricordava che anche lui era stato portato via in quel modo anni prima e iniziò ad indietreggiare, mentre il demone avanzava verso la Voragine con la Schiava che si agitava e strillava contro di lui.

Jaden sollevò il bastone e spiccò un balzo, cercando di ferire il Khose alla testa, ma con un unico gesto distratto la creatura lo colpì in pieno petto, facendolo finire contro l'albero più lontano; il ragazzo emise un gemito mentre si accasciava inerte contro il tronco, la sua arma improvvisata dal lato opposto della radura. Andrew deglutì: ora sì che non aveva possibilità di vincere.

Il Khose camminava lentamente, ma senza fermarsi, per arrivare alla voragine; la ragazza che portava in spalla si dibatteva debolmente, ma non aveva armi per poterlo colpire; Andrew lo fissò ad occhi sgranati, bloccato ancora al margine della radura. Nonostante trascinasse il braccio rotto a terra, sembrava non aver risentito più di tanto dell'attacco di Jaden: ancora qualche metro e si sarebbe gettato nella Voragine con la sua cena. Non voleva sapere come mangiassero i Khose esattamente: aveva l'idea che non uccidessero prima le vittime, ma che le dilaniassero mentre ancora erano in vita. Si guardò attorno disperato, ma nella radura c'erano solo lui, il corpo inerte di Jaden ed il Demone che se ne stava andando lentamente, del tutto rilassato; il silenzio della Foresta era totale e il vento stava rafforzando. Stavolta non sarebbe arrivato nessuno a salvare la situazione.

-Fai qualcosa.- mormorò tra sè, tremando.- Cazzo fai qualcosa!

Sollevò di scatto la testa, lanciando un urlo e si gettò contro il Khose, afferrandolo per il braccio già ferito e torcendolo; il Demone, colto di sorpresa dall'attacco di quello che chiaramente aveva liquidato come un ragazzino inoffensivo, lasciò la presa sulla sua preda per un secondo solo, che fu più che sufficiente. La ragazza si contorse e cadde a terra, atterrò in piedi e si mosse con grazia, tastando il terreno e afferrando il ramo che Jaden aveva perso nella lotta. Il Khose si mosse con furia, scollandosi di dosso il ragazzo, che andò a finire contro una roccia al limite della Voragine e rotolò di lato, riprendendo fiato a fatica; steso bocconi, riuscì a sollevare la testa e vide che la ragazza aveva iniziato a combattere: avanzava verso il Khose mulinando il bastone nodoso, con una grazia che faceva pensare lo avesse fatto ogni giorno della sua vita.

L'Adepto deglutì: non aveva mai visto un Armato combattere, ma se erano tutti come quella ragazza, allora non c'era da sorprendersi che fossero dei guerrieri così temuti. Strisciò contro un albero e cercò di rimettersi in piedi, appoggiandosi pesantemente al tronco carbonizzato: gli faceva male tutto, ma il dolore stava iniziando ad attenuarsi, quindi non si doveva essere rotto nulla; il Demone, però, stava perdendo la pazienza, continuava a ringhiare e sbavava come se non avesse più voglia di continuare la lotta. Aveva pensato ad una preda facile, non certo ad un vero scontro in cui sarebbe stato ferito: ma forse aveva troppa fame per andarsene, ormai.

-Non mi piace giocare con il cibo.- sibilò e afferrò per la caviglia la Schiava, sollevandola da terra. Lei emise un suono strozzato, scalciando a vuoto.- Adesso basta.

Il ragazzo cercò di staccarsi dall'albero, ma il costato gli diede una violenta fitta che lo fece ricadere indietro; fece una smorfia, guardandosi disperato attorno, ma ormai non c'era nulla da fare: Jaden era ancora svenuto, la Schiava era immobilizzata e lui sentiva ogni osso protestare se si muoveva.

Il Khose iniziò a spalancare le fauci, avvicinandole al volto della ragazza e Andrew chiuse gli occhi istintivamente.

Poi sentì un rumore forte, il nitrito di un cavallo, rami che si spezzavano e il galoppo furioso di un animale imbizzarrito.

-Perchè voi Khose non sapete fare il vostro lavoro e poi andarvene, cazzo?




ANGOLO DELL'AUTORE

Buonsalve miei pinguini compagni di quarantena! Ecco qui un capitolo fresco fresco: chi sarà arrivato a salvare la situazione? :3 secondo me lo sapete eheh. 

Sangue impuro.- Equilibrio spezzatoWhere stories live. Discover now