Capitolo 5.- Una mattina gelida

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Alysia seppe di aver fatto un enorme errore nel momento stesso in cui aprì gli occhi e scorse l'anima di Lilieth accanto a sè, stesa sul pagliericcio di paglia. Era di nuovo di un delicato grigio argenteo percorso da delicate venature nere e grigie e le fece male al cuore il pensiero di quello che avevano fatto quella notte: non poteva credere che il suo desideri spasmodico l'avesse portata a tradire il Rhiel, stringendo un patto con il demone che dimorava dentro di lui. Sapeva che i patti con i demoni andavano in una sola direzione e rabbrividiva nel domandarsi cosa sarebbe davvero successo se avesse impedito a Lilieth di prendere la pozione.

Lilieth si mosse nel sonno e le passò un braccio attorno ai fianchi attirandola più vicina; Alysia si sentì arrossire: erano entrambi nudi, e questo non migliorava la situazione. Se si fosse svegliato, a sentir Berith, non avrebbe ricordato nulla di quella notte. Si sentiva estremamente a disagio, la coscia che premeva contro la gamba di lui tesa: lo aveva ingannato; aveva letteralmente venduto la sua anima, promettendo al demone che avrebbe potuto cibarsi di lui purchè avesse lasciato in vita Lilo.

Il ricordo dei pochi secondi in cui l'Armato aveva avuto il controllo, la dolcezza della sua voce e della sua anima grigio perla...sarebbe potuto essere per sempre. Sarebbe potuto diventare l'unico occupante del corpo di Lilieth, il suo legittimo occupante in effetti; dopotutto Lilieth non sarebbe mai esistito se non fosse stato per Berith, no? Era naturale che morissero insieme. E comunque le sue anime erano destinate ad essere consumate, mentre grazie al suo intervento una parte di lui sarebbe sopravvissuta...oppure no? Si stava solo illudendo? Berith l'aveva ingannata? Non riusciva a togliersi dalla testa quell'idea. Non le avevano forse sempre insegnato che i patti con i demoni andavano a finire male?

-Ti stai agitando parecchio, dolce.-sussurrò sibilante una voce calda al suo orecchio e Alysia sussultò, voltandosi: l'anima di Berith era stesa accanto a lei, con le sue torbide venature nere come una notte senza luna.- Stai pensando al nostro patto? Ti sei forse pentita di esserti venduta al diavolo?

-Non sei il diavolo e io non sono un'Umana indifesa.- rispose lei seccamente.- Sono un'Armata e tu non sei Lucifero: sei solo un demone che Neithel ha rinchiuso nel corpo di un bambino per ripicca. Da brava stronza.

-Uuuh, sentirti parlare male della Regina mi eccita da morire.- la mano del demone scivolò lungo il suo fianco, accarezzandole il seno nudo.-Ma non definirmi solo un demone, potrei offendermi. E la mi versione offesa, non sarebbe...-avvicinò la bocca al suo collo mordendola piano.- Di tuo gusto.

Alysia emise un gemito soffocato.- Cosa fai qui? Non dovrebbe esserci Lilo?

-Come sei noiosa.- commentò il demone leccandole il collo e mordicchiandolo.- Lilo è troppo debole per prendere il controllo. È piuttosto affollato qui dentro, sai, molto molto stretto e...caldo...

La ragazza emise un gemito mentre Beirht le mordeva il lobo dell'orecchio, la mano che le circondava il seno e lo stringeva.- Tu riesci..a prendere il controllo quando dorme?

-Oh non solo. Posso prendere il controllo quando voglio...soprattutto se non beve quella pozione.- le succhiò il lobo dell'occhio, facendo scivolare la mano tra le sue gambe.-La pozione mi rende debole, rende deboli tutti noi...incluso Lilo. Te l'ho detto, lo avrai tutto per te...devi solo aiutarmi ed impedirgli di bere quella robaccia...

La ragazza socchiuse gli occhi con un gemito più forte.- Lilieth sarà morto. La sua anima...

-Morirà lo stesso.-disse con voce suadente, rotolandole sopra.-Le cose sono molto semplici, Alysia, non devi pensarci troppo. Io sono qui e posso nutrirmi delle anime che vivono in questo corpo. Posso risparmiare Lilo per te se mi aiuterai; quella stupida, dannata pozione rende tutto lento e noioso. Non mi diverte essere qui imprigionato...prima mi libero da tutto questo, meglio è. Non vuoi Lilo?

Sangue impuro.- Equilibrio spezzatoWhere stories live. Discover now