Capitolo 7.- Alysia

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Nella baracca scese il silenzio; perfino i mugolii delle altre Schiave tutto attorno si erano quietati e il chiasso proveniente dall'Asta ancora in corso oltre la porta si affievolì tutto a un tratto.

Lilieth ebbe un brivido: Armati.

Si sarebbe mai liberato di loro? Sembravano volerlo perseguitare per sempre anche se lo avevano rifiutato come fosse una mela marcia; perché dopotutto era quello che lo consideravano: un Impuro.

-Un'Armata.-ripeté lentamente Chelis, apparentemente colpito.- Merce pericolosa. Quegli stronzi potrebbero rivolerla indietro, stanno estinguendosi.

-No, invece.- commentò amaramente Lilieth prima di potersi trattenere, per poi zittirsi improvvisamente; Griff gli scoccò un'occhiata, poi tornò a studiare la ragazza e parlò lentamente, in tono sprezzante.- La sua anima è in parte di Fata; Lilieth ha ragione, per le loro leggi lei è un'Impura: l'avranno cacciata loro dalla Casa. Ecco perché è qui dentro: merce unica nel suo genere.

-Come le dicevo, mio signore.- osservò sollevato il mercante: era chiaro che era felice di vedere qualcuno che poteva confermare la sua teoria sulle origini della Schiava: spacciare una semplice Umana per un'Armata gli sarebbe costato la vita. -Se è qui è perché loro non la vogliono. Un affare, come dicevo, perché è unica e preziosa e...

-E una minaccia.- tagliò corto Griff.- Più a lungo la tieni qui, più è possibile che Natasha ti scopra. A lei non piacerebbe sapere che i tuoi Satiri hanno preso una di loro, vero?

Earl rimase in silenzio, ma non serviva che parlasse: se avesse pensato che la Schiava non fosse un pericolo, l'avrebbe cercata di vendere ad un Demone, non a dei Rhiel.

Un'Armata era qualcosa più di un pericolo: era una condanna a morte per le Fate.

Lilieth ebbe un doloroso colpo al cuore, che ignorò; si avvicinò ancora, fino a che non si trovò davanti alla ragazza e poté finalmente vedere bene la causa di tutti quei discorsi pericolosi.




Quasi sussultò nel riconoscere la Schiava che lo aveva guardato poco prima al Mercato; era seduta a terra, le gambe incrociate e sembrava rassegnata e tranquilla, tutt'altro che selvaggia.

Portava una benda sugli occhi ed aveva pesanti catene attorno ai polsi e alle caviglie nude; indossava il tipico abito delle Schiave, corto e informe, ma il suo corpo non era quello fragile e magro delle altre ragazze battute all'asta: era forte, allenato, con delle forme definite che il Mercenario scorgeva sotto il tessuto leggero. Era scalza, con piedi pallidi e sanguinanti.

Eppure sembrava serena e non sofferente.

Non aveva molte ferite, solo dei tagli ormai rimarginati e qualcosa fece pensare a Lilieth che dovesse essere stata catturata da pochissimo; probabilmente quando l'aveva incontrata poco prima era appena arrivata ad Edom.

Ecco cosa cercava di fare Earl: si doveva sbarazzare di lei in fretta. Non c'erano Demoni che potevano permettersela tra la folla quel giorno e ogni ora in più durante la quale deteneva un'Armata, anche se Impura, era un salto della fede e un rischio sempre maggiore che Natasha lo scoprisse e lo catturasse.

Non poteva aspettare e non poteva svenderla: doveva guadagnare dall'affare, ma concluderlo in fretta.

Per Chelis sarebbe stato un colpaccio, ma era rischioso.

Un'Armata. Sapeva combattere ed era protetta dell'Ordine.

Un'Impura. Era stata cacciata, quindi non l'avrebbero cercata.

Ma le Fate potevano comunque volerla salvare.

Viveva in una radura nel bosco.

L'avevano cacciata dalla Casa.

Era esattamente come lui. Era come lui.

Provò una certa simpatia per quell'essere infelice steso ai suoi piedi e sorrise da sotto il cappuccio.

-Griff ha ragione, sto correndo un rischio anche solo pensando di comprarla.- Chelis girò lentamente attorno alla giovane, valutando sotto diverse angolazioni; sembrava combattuto.- Forse non la cercano, ma è comunque una Guerriera. Potrebbe essere faticoso ed inutile addestrarla...per poi rischiare di essere punito dall'Ordine. O da quello che ne resta.

-Anche Natasha potrebbe avere qualcosa da ridere, è in parte Fata.- commentò duro Griff.- Non sono nate per stare in catene.

Come Lilieth aveva sempre sospettato, detestava vedere le sue simili in condizione di totale inferiorità: avrebbe voluto che riprendessero il ruolo che avevano prima dell'avvento di Natasha, prima della Rivoluzione Armata, prima di perdere il terzo Trono. Probabilmente avrebbe voluto che Armenia fosse ancora al potere; quantomeno, avrebbe preferito che le Fate non fossero sottomesse e maltrattate dagli Armati. O messe in schiavitù dai Rhiel.

-Sono quasi sicuro che nè gli Armati, nè le Fate la vogliano attorno.- disse piattamente Earl, composto nonostante il tremito delle mani.- IL sangue sporco non piace a nessuno, padroni.

- Il sangue Impuro è un duro fardello, non è vero Lilieth?- commentò leggero Griff, guardandolo.

Chelis aggrottò le ciglia, ma il Mercenario non fece una piega, fingendo di non cogliere quell'allusione: sapeva che quella Fata poteva vedere le anime altrui, ma non gli piaceva che glielo ricordasse.

Probabilmente sapeva perfettamente cosa era sin da quando lo aveva visto la prima volta anni prima, ma forse non si spiegava esattamente come fosse finito dove era; la cosa importante era che non intuisse chi era. Quello avrebbe potuto causargli ben più problemi che non la fama di essere un...rabbrividì: quel segreto doveva arrivare nella tomba con lui. E se Griff non fosse stato attento a come parlava, anche con lui

.

-In ogni caso.- si affrettò ad intromettersi di nuovo Earl, intuendo che la situazione stava diventando tesa.- Sarebbe una Schiava di cui essere orgogliosi...una vera Armata in catene....nel Cocito sareste l'invidia di tutti...e so bene che laggiù non ci sono regole che vietino quello che stiamo facendo...Ombra non è certo loro amico.

Chelis annuì, osservando la ragazza; era vero: non c'erano rapporti tra Rhiel ed Ordine, se non sporadici.-Quanti anni dovrebbe avere?

-Non risponde alle mie domande.- disse Earl, sorridendo e pregustando già una vendita sicura; sembrava sollevato: si voleva sbarazzare di lei in fretta.- Ma posso ipotizzare non abbia passato i venti.

-Quando è stata catturata?- chiese Lilieth osservandola di nuovo. Aveva il cranio rasato, il viso sporco, ma non c'era dubbio: non la conosceva, non l'aveva mai vista prima se non ad Edom. Era sollevato e quel pensiero lo fece inorridire. Non gli sarebbe dovuto importare di uno di quegli Armati, tanto più di un'Impura. Non gli sarebbe dovuto importare se uno di loro fosse finito laggiù, come lui. Se lo sarebbero meritati.- Non mi sembra stata ancora toccata.

-Pochi giorni fa, ma è stato necessario proseguire con cautela per portarla qui.- Earl puntò gli occhi avidi su Lilieth.- Anche voi volete una Schiava? Ho molte graziose Umane che..

-Non spreco i miei soldi nelle tue Schiave, Earl.- disse lui per tutta risposta.- Mi chiedevo solo a che può servire una ragazzina appena catturata per metà Armata e per metà Fata; mi sembra solo un pericolo.

-A me sarebbe utile.- disse Chelis e diede in una risata roca, piena di crudeltà e sottintesi che fece aggrottare le ciglia a Griff.- Ho diversi passatempi in mente.

-Immagino.- commentò Lilieth sottovoce, ma nessuno lo sentì, tranne la ragazza, che volse il viso al suono della sua voce. Gli rivolse un sorriso sghembo, infelice, una supplica inespressa: aiutami.


ANGOLO DELL'AUTORE.

Un biscottino a chi ricorda da dove arriva Alysia e dove l'avete già conosciuta :3

Sangue impuro.- Equilibrio spezzatoWhere stories live. Discover now