Arrivarono veloci, Sansa e Brynden, Jon che li guardava entrambi, glaciale. Non riusciva ancora  a credere che quella vanesia ragazzina, innamorata di ballate principi e corone, avesse potuto scatenare una nuova guerra , dopo che lui e Daenerys si erano prodigati in ogni modo possibile per evitare il ritorno del Re della Notte e dunque causare altri morti, quelle stesse vittime che invece erano lì, ora, davanti ai suoi occhi, a causa di Sansa!

'E' finita! Arrendetevi, avete perso!...'  Jon le urlò tutto il suo disprezzo.

Una sonora risata catturò l'attenzione di lui, Brynden Blackwood lo guardava furente... 'Non mi importa di questa stupida guerra, io voglio te Jon Snow!'. La stessa Sansa sgranò gli occhi.

'E' finita Brynden...'  Jon lo schernì ma lui discese furente dal cavallo.

'Da quando sono diventato un grande spadaccino ho sempre dovuto fare i conti con la tua ombra, Snow, il bastardo di Ned Stark, il più grande combattente che ci sia mai stato nei sette regni, a quanto dicono'.

'Non voglio battermi, smettila!...' gli intimò Jon.

'Solo se ti sconfiggo nessuno potrà più osare dire che sei più bravo di me!'

Brynden sguainò la spada e si fiondò su Jon ... Due fendenti, uno a destra l'altro a sinistra, che Jon schivò indietreggiando col corpo. Le spade urtarono, stridettero, colpo contro colpo...

'Non vincerai...' sbraitò Blackwood, mentre si fissavano negli occhi, le lame bloccate l'una contro l'altra. Brynden approfittò dell'istante colpendo la testa di Jon con la sua. Lui perse l'equilibrio, cadendo indietro al suolo, ma riuscì subitamente a rimettersi in ginocchio, appena in tempo per parare un colpo diritto sul suo capo. Blackwood lo colpì con un calcio al viso e fu di nuovo a terra...

'Sono io il più forte! Per quanto tempo pensi di resistere ancora!' sogghignò gaudente.

L'ira di Jon non ebbe più limiti... 'Abbastanza da cancellare il tuo nome dai libri di storia!' dichiarò con tutta la sua fierezza.

Ripresero a scontrarsi, le lame che cozzavano, pareva quasi una danza mentre, tra una voluta e l'altra, ognuno parava i colpi dell'altro, le scintille che si riverberavano mentre le spade continuavano ad incrociarsi, fino al punto i cui furono così vicini, elsa contro elsa; Brynden, con un calcio dietro la caviglia, mandò di nuovo Jon a terra.

'Sei fintoooo' urlò trionfante, scagliando la sua spada verso il cuore, ma Jon parò il colpo un un braccio, fortificato dalla possente cubitiera.

Non si rese conto di nulla, sentì solo caldo e poi un forte dolore ... Jon , con Lungo Artiglio nella mano sinistra, lo aveva trafitto al cuore ... L'acciaio di Valirya aveva penetrato il ferro della sua corazza. Qualche momento, gli occhi si appannarono, indietreggiò barcollando, mentre si portava una mano sull'armatura violata e insozzata dal suo stesso sangue, che lento scorreva denso e nero. Ricadde con le spalle al suolo: un ultimo respiro prima di morire.

 Ricadde con le spalle al suolo: un ultimo respiro prima di morire

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