My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN R...

By MarysolCAuthor

1.3M 45.4K 5.6K

COMPLETA! ATTENZIONE: VERSIONE DELLA STORIA NON REVISIONATA. PER LEGGERNE LA VERSIONE PIÙ CORRETTA E COMPLETA... More

CARTACEO ED EBOOK!
1 - UNA SPLENDIDA GIORNATA... O FORSE NO
2. DESTINO INCERTO
3. UN CALOROSO INCONTRO
4. THOR
5. DOTTORE... EHM... CAPO
7. QUESTIONE DI... LETTERE
8. AMICI E AUTOMOBILI
9. CONSOLAZIONE DI UN'AMICA...O NO?
10. PROVOCAZIONI
11. "SARAH-VALENTE" PARTE 1
12. "SARAH-VALENTE" PARTE 2
13. QUESTA SONO IO
14. TRA LE ALI DI UN ANGELO
15. RIVELAZIONI
16. SENZA PAROLE
17. LE SONO MANCATA??
18. IL CONFRONTO
19. VERITÀ E... PERPLESSITÀ
20. L'OSSESSIONE
21. MOMENTI MAGICI
22. LA RIUNIONE
23. É SOLO QUESTIONE DI VOCE
24. MAGIA NELL'ARIA
25. "SARAH-VALENTE" PARTE 3
26. A SUON DI RISPETTO
27. VIAGGIO...IN TOTALE CALMA
28. L'ECONOMICA MONTECARLO
29. LA SUITE IMPERIALE
30. FIDARSI...O NON FIDARSI?
31. "LUI"
32. LO SPOT
33. IL SUONO PIÙ BELLO DEL MONDO
34. "THE KING"
35. "PICCOLA CHLOE" PARTE 1
36. "PICCOLA CHLOE" PARTE 2
37. UN SILENZIOSO VIAGGIO DI RITORNO
38. DOLCI PUNIZIONI
39. "MENDOZA"
40. NETWORK STALKING...MENDOZA
41. VERA AMICIZIA VS FALSA AMICIZIA
42. "COMPLIMENTI CHLOE"
43. "PICCOLA CHLOE" PARTE 3
44. SALVATAGGI IN CORSO
45. L'AMOUR
46. IL MOSTRO
47. COMPLOTTO
48. AMORE AMARO
49. "EROE"
50. SCLERI E... SORPRESE
51. AMORE IMPOSSIBILE
52. NON MI ARRENDERÒ
SEQUEL!
MISSING MY BOSS - IL MIO CAPO
TRAGUARDI IMPORTANTI!
PAGINA FACEBOOK!
NUOVO CONTEST!
NEWS
RISULTATI CONTEST E NUOVA STORIA!
300MILA GRAZIE!
CE LA FAREMO
NUOVO CONTEST 2020!
NUOVA STORIA: TITOLO, TRAMA E DATA!
500MILA GRAZIEEEEEE!

6. L'UFFICIO DI LUSSO

27.6K 833 64
By MarysolCAuthor

Se mi fossi aspettata che il Dio Marco Valente mi avrebbe accompagnato nel mio nuovo adorato ufficio e mi avrebbe spiegato in breve tutte le mansioni, beh, sarei rimasta delusa. Eh no. Lui era il Capo, il personaggio più influente della terra, forse anche dell'universo, e in quanto tale non poteva abbassarsi ai livelli di una ragazza povera e dolce come me, semplice e carina, docile e buona. Chloe, troppa modestia! E quindi non fu lui a mostrarmi l'ufficio, ma...

'S-signorina Rossi?' Esordì una faccia già conosciuta. Aspetta, Chloe, dov'è che l'hai già visto? 'Ehm... S-signorina Rossi?' Forse è un vicino di casa? Oppure ha lavorato con me da Guerrera? 'Ehm... ehm... R-rossi?' Aspetta, sì! Il ragazzo delle pizze!

Lo guardai con un sorriso stampato in faccia.

'Ehm... p-problemi, s-signorina Rossi?' Chiese infine spaventato dal mio sorriso eccitato.

'Sono felicissima per te! Te lo dissi che portare pizze non faceva per te! Ora addirittura lavori in questa importante azienda! Ma vedi che bello!' Gli diedi sincera una pacca sulla spalla. Lui sembrava alquanto scosso.

'Ehm... m-mi scusi, signorina Rossi, forse mi ha confuso con qualcun altro...' Mi informò abbassando lo sguardo timido.

'Oh...' Feci per pensare. 'Ah, ci sono! Eravamo colleghi da Guerrera!' Stavolta ho indovinato!

'Ehm... n-neanche, signorina...'

'Ok... mmh... il fattorino allora?' Tentai ancora. Da qualche parte l'avevo pur visto.

'S-signorina Rossi, ci siamo visti poco fa in ascensore. S-sono Tommaso.' Mi ricordò col suo fare timido.

Brava, Chloe! Ecco chi era! Asina! Asina!

'Ma certo, Tommaso! Stavo provando a vedere se fossi attento! Visto? L'avevo detto al Dottor Valente che eri uno in gamba!' Tentai di arrampicarmi sugli specchi.

'D-davvero, signorina?' Si illuminò il poveretto con occhi sognanti.

'Certo!' Bugiarda, Chloe! 'Ora... dove eravamo?' Cercai di spostare quella conversazione imbarazzante altrove.

'Le stavo per mostrare il suo ufficio, signorina. Mi segua.'

E lo seguii silenziosa senza proferir parola. Avevo già fatto troppi danni. Mi aspettavo che l'ufficio fosse almeno un po' distante da quello del Dottor Valente, ma come volevasi dimostrarsi era proprio antecedente al suo.

'Scusami, Tommaso, l'ufficio è proprio così vicino a quello del Dottore?' Chiesi.

'C-certo, signorina Rossi. Dove si aspettava fosse l'ufficio della segretaria personale del Dottore?' Esclamò con un sorriso divertito, ma poi con occhi spaventati aggiunse: 'M-mi scusi, signorina, non era per mancarle di rispetto!'

'Ma figurati, Tommaso, fa come se fossi un'amica. Nessun problema tra di noi.' Gli sorrisi sinceramente.

'Grazie mille, signorina, ma non posso. Conosce le regole del Dottore. Niente amicizie, relazioni e...'

'...e rispettare gli altri dando del lei.' Lo interruppi continuando la sua frase. 'Lo so bene. Quindi, come desidera... signor...?'

'Uhm?' Mi guardò stranito.

'Ci dobbiamo dare del lei, giusto? Il suo cognome, Tommaso.'

'Ah... sì... certo... Giusti. Il mio cognome è Giusti.' Disse sollevato.

'Giusto, Giusti!' Esclamai divertita dal gioco di parole. 'Ora... il mio ufficio?'

'Certo, glielo mostro subito.' E con ciò aprì la porta del mio nuovo ufficio.

Wow. Proprio diverso da come me l'aspettavo. Pareti bianche. Pavimento bianco. Scrivania - sorpresa sorpresa! - bianca! Ma la cosa più bella era la dimensione dell'ufficio, così stretto e così piccolo da far mancare l'aria. E a peggiorare il tutto era un'altra cosa: l'assenza delle finestre. Non c'erano finestre. Nulla. Neanche a pagarle. Mi girai intorno per cercare pulsanti segreti che facessero comparire finestre dal nulla. Con mia "non sorpresa" non ne trovai.

'Le piace, signorina Rossi?' Chiese timidamente Tommaso. Ha anche il coraggio di chiedermelo?

'Da impazzire, Giusti. Da impazzire.' Risposi col tono più freddo che potessi usare. 'Anzi, le dico di più. Andrò a ringraziare personalmente il Dottore per questo fantastico ufficio.' Aspetti, Capo. Arrivo subito per discutere personalmente del mio problema "claustrofobia".

'L-le sembra una buona idea, signorina Rossi?' Chiese il mio collega spaventato.

'Cosa le fa pensare che non lo sia?'

'Uhm... il temperamento del Dottore e il fatto che non gli piaccia essere disturbato per motivi futili?'

'Ma no, Giusti. Stia tranquillo. Grazie per avermi guidato fin qui. Ora può andare.' Feci per congedarlo.

'M-ma le devo ancora spiegare le mansioni...'

'Non ce n'è bisogno, Giusti. Ora, come le dicevo, può andare.' Lo interruppi congedandolo definitivamente.

'V-va bene, signorina. Con permesso.' E alzando le spalle, si voltò e andò via chiudendo la porta dietro di sé.

Bene, Chloe. Ora sei qui. Concentrati. Nulla può succedere se le pareti sono così vicine che sembrano volerti schiacciare. E l'assenza delle finestre non ti farà soffrire di vertigini visto che siamo al trentaduesimo piano. No. Semplicemente aumenteranno il senso di strettezza e soffocamento che ti pervade ogni volta che sei in luoghi così. Non ti succederà nulla. La tua gola non si sta chiudendo e tu non stai per...

~•~•~•~•~•~•~•~

Toc Toc

'DOTTORE???' Bussai violentemente alla porta di Valente. 'DOTTORE, MI FACCIA ENTRARE!'

'La sento leggermente alterata, Rossi.' Rispose calmo dall'altro lato della porta. 'Si prenda una camomilla o un tranquillante e ritorni quando le sarà passato.'

'SONO PERFETTAMENTE CALMA. MI FACCIA ENTRARE!' Dissi nel mio tono più calmo possibile.

'Non credo di aver assunto una matta come segretaria. Perciò o qualcosa si è impossessato di lei o sono stato io a giudicare male la sua apparenza. Provveda in qualche modo, Rossi, o sarò costretto a prendere provvedimenti.' Rispose lui con indifferenza.

Ok, Chloe, fingi calma. Sorridi e prova a parlare respirando piano.

'Salve, Dottore...'

'Non sembra che sia il modo giusto con cui mi si debba rivolgere, Rossi.' Mi interruppe sempre dall'altro lato.

Chloe, mantieni la calma. Sei una brava ragazza.

'Salve, Capo...'

'Desidera, Rossi?' Mi interruppe ancora.

CALMA, CHLOE.

'Sì, Capo. Sarebbe così gentile da farmi accomodare nel suo ufficio? Avrei qualcosa da discutere con lei.' Sì, Chloe! Bravissima!

'No.'

'Grazie- Cosa?' Rimasi di stucco.

'Le ho detto di no.'

'Ma è una cosa importante-'

'Non ho tempo per le sue inutili richieste, perciò ritorni nel suo ufficio. Le ho appena inviato una mail.' Rispose ancora senza far trasparire emozioni.

'Mi sta dicendo che non posso entrare nel suo ufficio perché non reputa importante ciò che devo dirle?' I miei occhi erano fissi sulla porta bianca.

'Vedo che il suo livello di comprensione è adeguato. Ora che ha compreso, si volti e ritorni nel suo ufficio. Spero sia di suo gradimento.'

'È proprio di questo-'

'Vada a leggere la mail, Rossi. Subito!' Ordinò ora con tono superiore.

Rimasi per cinque minuti, o forse cinque ore, a fissare la porta bianca. Ero sotto shock e non volevo esagerare. Lui non si era neanche degnato di sapere se fosse importante o meno. Anzi, mi aveva umiliata facendomi ripetere più volte la richiesta per poi sbattermi simbolicamente la porta in faccia. Era assurdo. Chi si crede di essere-

'Rossi, non la pago per fissare la mia porta. Si sbrighi.'

C-cosa? Ma ha le telecamere nascoste? Come faceva a sapere che ero ancora qui?

'E se sta pensando che abbia delle telecamere nascoste, sono lieto di dirle che no, non ne ho. Riesco a percepire la sua fastidiosa presenza fin qui. Ora le ripeto nuovamente, e difficilmente dò altre possibilità: ritorni in ufficio.' Disse in tono monotono.

Ok, Chloe. Lui sa tutto. Legge nella mente ed è un essere soprannaturale. Tempo di tornare nella gattabuia.

Mi diressi così nel mio ufficio-gattabuia-tugurio, e andai ad aprire la posta elettronica sul computer. Dodici mail erano da leggere e tutte targate "Dottor Marco Valente". Feci per aprire la prima.

Signorina Rossi,

Non si aspetti una mail di benvenuto. Spero che Giusti le abbia illustrato i suoi compiti. Ora si metta a lavoro.

Marco Valente

Bene, Chloe. È stato adorabile il suo primo approccio. Apriamo la seconda.

Signorina Rossi,

Sono contento che il suo nuovo ufficio le piaccia.

Marco Valente.

Chloe, mantieni la calma. Tu sei più importante di lui. Terza.

Signorina Rossi,

Mentre lei è fuori dal mio ufficio urlando come un qualcosa di anormale, la avviso che c'è del lavoro da fare.

Marco Valente.

IO SAREI "QUALCOSA DI ANORMALE"? QUARTA!

Signorina Rossi,

Lei non conosce i limiti della decenza. Qualcuno glielo dovrà insegnare.

Marco Valente.

QUANDO È TROPPO È TROPPO! QUINTA!

Signorina Rossi,

Vedo che inizia a obbedirmi.

Marco Valente.

SESTA!

Signorina Rossi,

Non sprechi fiato. L'ossigeno è prezioso.

Marco Valente.

Con la testa in fumo scorsi fino alla dodicesima mail evitando di leggere tutte le altre per non iniziare a sclerare e a quel punto prendermi davvero per matta.

Rossi,

Sto aspettando quella lettera importante! Ha letto la mia ottava mail???

Oh. Uhm. Probabilmente ho saltato troppe mail. Andiamo all'ottava.

Signorina Rossi,

Mentre sta pensando a se esistono telecamere nascoste, la invito a recarsi nel suo ufficio e a prendere una lettera nel cassetto alla sua destra. Me la porti immediatamente.

Marco Valente.

Ah, ecco. Nona mail.

Signorina Rossi,

Sto aspettando.

Marco Valente.

Probabilmente avevo perso un po' di mano il motivo per cui ero lì e cioè lavorare. Senza leggere la decima e l'undicesima mail, anche perché sapevo già cosa contenevano, aprii il famoso cassetto alla mia destra. Mi sarei aspettata una lettera sola, non un cassetto stracolmo di lettere.

Bene, Chloe. E ora?

Continue Reading

You'll Also Like

18.8K 1K 30
Victoria è una ragazza di 21 anni che si sta trasferendo a metà degli studi universitari di giurisprudenza da Bologna a Empoli per alcuni motivi pers...
90.4K 2.9K 64
Katherine, bella, forte, impavida, ma con un dolore dentro se stessa che la segue costantemente. E' la ragazza nuova, lei che odia i cambiamenti, lei...
837K 42.8K 50
La vita di Amy Davies scorre tranquilla: tra studio, amici e lavoro sembra non avere problemi. Eppure le sue notti sono tormentate da un incubo, che...
49.6K 2.7K 55
Ines è la sua migliore amica, la persona per cui morirebbe se fosse necessario. Ogni azione, pensiero è in funzione di lei, è tutto il suo mondo o al...