136) Hoseok's PoV

660 49 4
                                    

Piego accuratamente le magliette e le ripongo in una della tre grosse valigie che sto preparando.
«Hyung, hai tu la mia maglietta verde di Prada?»
«Guarda che te l'avevo solo prestata, è stata una delle prime che ho messo via»
«Ma l'avevo comprata io!»
«No Jimin, quella maglia me l'aveva regalata Seokjin hyung qualche mese fa»
«L'aveva regalata a me, poi tu te ne sei impossessato»
«Ragazzi, vi sembra il momento di litigare?» interviene Taehyung a placare la nostra lite, facendo calare in questo modo il silenzio nella stanza, proprio come prima che Jimin aprisse bocca.

Si sentono dopo un po' due tocchi sulla porta, «ragazzi, a che punto siete?» chiede Namjoon dal corridoio.
«Dobbiamo solo prendere le cose dal bagno e abbiamo finito» rispondo dopo essermi assicurato che anche gli altri fossero più o meno al mio stesso punto.

Dopo più o meno un'altra ora, tutti quanti siamo in salotto. Chi sul divano, chi ha preso delle sedie dal tavolo in sala da pranzo. Le valigie sono ovunque intorno a noi, mentre i mobili e gli scaffali sulle pareti sono vuoti come non lo sono mai stati. Nessuno riesce a parlare, siamo tutti in silenzio a guardarci intorno. Nessuno incontra lo sguardo di nessuno.
«Forse è meglio così» interviene Jungkook con un tono particolarmente delicato, come se avesse paura di aprire bocca. In tutta questa situazione è quello che si è fatto sentire di meno, anche se quando lo si osservava bene, si vedeva quanto gli mancasse Yoongi e quanto quella situazione non gli piacesse. Nessuno stava bene senza un membro, solo che c'era chi lo manifestava apertamente e chi in silenzio, tramite le azioni. Ho anche pensato di trasferirmi nella stanza con Seokjin, ma dormire nel letto in cui dormiva Yoongi mi sembra come se lo stessimo tradendo, dimenticando. Semplicemente non potevo. Nessuno poteva, e Seokjin hyung lo capiva.

«Senza Yoongi tanto non saremmo andati lontano» Jimin concorda con Jungkook.
«Ragazzi, ma se ci creassimo una nostra agenzia?» propone improvvisamente Taehyung, «così possiamo anche avere di nuovo Yoongi hyung nel gruppo»
«Senza lo staff BigHit le canzoni non sono le stesse. Non saremmo comunque gli stessi» risponde Namjoon
«Allora anche senza tutte queste restrizioni nel contratto non potremmo essere gli stessi» risponde Tae, facendo in questo modo calare nuovamente il silenzio nella stanza. Forse questa affermazione ha fatto riflettere tutti.
«Secondo me se potessimo essere più liberi, potremmo solo produrre della musica miglire» intervengo io per la prima volta nella conversazione, ma ancora nessuno parla.

Suona il campanello, sono arrivati i pulmini.
Usciamo in silenzio in una processione lenta e dolorosa. Forse è ancor peggio della morte di una persona, è come se una parte di noi ci stesse lentamente lasciando più ci allontaniamo dalla nostra vecchia abitazione e noi non possiamo fare nulla per evitarlo.

«Ragazzi, vi portiamo nell'albergo The Shilla e avrete una suite con tre camere da letto. Ci hanno detto che potrete stare gratuitamente per tre mesi, giusto il tempo di cercare casa» ci informa l'autista mentre io finalmente accendo il telefono da tutta la giornata. Penso abbiano informato allo stesso modo anche gli altri tre ragazzi nell'altro pulmino.
La prima cosa che ho notato appena ho acceso il telefono sono le ventisei chiamate perse da parte di Yoongi.
Mi giro verso Jungkook, che è di fianco a me, anche lui col telefono in mano, «Kookie, sai se Yoongi hyung ha chiamato qualcuno oggi?»
Di tutta risposta lui annuisce senza staccare gli occhi dallo schermo e mi mostra il suo registro chiamate, dieci chiamate perse, sempre da Yoongi.
«Credo abbia chiamato tutti» mi risponde.
«Si», interviene Seokjin hyung, «ha chiamato anche noi. Ventisei sono tante» dice abbassando gli occhi sul mio telefono, che ancora mostra tutte le chiamate, «però almeno cinque ognuno le ha fatto. Credo dovresti richiamarlo»
«Si, dopo lo chiamo»

Contro Tutti || Min Yoongi जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें