Contro Tutti || Min Yoongi

126) Yoongi's PoV

Il corpo caldo della mia ragazza, dormiente, è il luogo in cui avrei sempre sognato dormire e ora posso.
O almeno, potevo, fino a qualche secondo fa.
La suoneria di un telefono sveglia sia me che Han. Dalla canzone che è partita, direi che non si può trattare del mio telefono.
Haneul si allunga con un mugugno di disapprovazione e prende il telefono in mano, guardando chi sia la persona che la disturba di prima mattina.
«Jiwoo, che vuoi? È ancora presto...» chiede con voce biascicata a causa del sonno e allo stesso tempo scocciata per esser stata svegliata.
Si riesce a sentire grazie al silenzio mattutino la voce di Jiwoo che parla, nonostante sia troppo basso perché io senta le sue esatte parole.
«Ma non scherzare» Han toglie il telefono dall'orecchio e osserva lo schermo. Gli occhi, prima a malapena socchiusi, si spalancano.
«Come fa ad essere già così tardi!?»
Mi giro allora per guardare l'orologio sul comodino. Sono ormai quasi le nove.

«Oggi avevi il turno al bar?» le chiedo.
«Diamine, si! Devo assolutamente scusarmi con il capo... Però tra poco c'è anche lezione!»
Si alza velocemente dal letto e si precipita in bagno, chiudendosi dentro.
Per aiutarla, mi alzo dal letto pochi secondi dopo di lei e vado in cucina per prepararele qualcosa di veloce per colazione.

Esce dal bagno una decina di minuti dopo già pronta per uscire. Non l'ho mai vista prepararsi in così poco tempo, per questo vederla già fuori dal bagno e praticamente già anche fuori casa mi fa quasi ridere. Riesco, però, a trattenere la risata.
«Tieni, ho preparato alla svelta una buona colazione che sono certo ti piacerà», posiziono una piccola ciotola sul tavolo contenente del tofu e ci affianco della salsa di soia, «oggi hai giapponese, no? Quale modo per tuffarsi nella lingua può essere migliore che non mangiare come loro?»
Han accenna una tenera risata mentre versa la salsa di soia sul tofu, «non si dice 'mangia come parli' per caso, dopotutto»
Mi siedo a tavola di fronte a lei e la osservo mangiare in silenzio, con un piccolo sorriso sulle labbra, felice che le piaccia ciò che ho preparato per lei. Alla fine, mi è bastato tagliare il pezzo di tofu e metterlo nella ciotola, ma credo sia stata una buona idea per colazione.

Pochissimi minuti dopo, la sto già salutando con un bacio sull'uscio e la guardo scendere di corsa le scale.
«Buona giornata!» le urlo da ancora dentro casa.
«Anche a te!» ricevo di risposta come un eco già quasi in lontananza.