Contro Tutti || Min Yoongi

37

Qualcuno bussa ripetutamente e rumorosamente alla porta.
Ho perso la cognizione del tempo da quando mi sono sdraiato di fianco a lui, che, passivo, non ha fatto nulla per imperdirmelo. Volevo solo stare vicino a lui, e sapevo che anche lui lo voleva. Solo, non capivo perché stesse combattendo così tanto contro se stesso.

«Yoongi, apri. Sono Sihyuk»
I suoi occhi si spalancano e incrociano i miei, «devi nasconderti»
Mi alzo con tutta la delicatezza necessaria, tentando di fare il meno rumore possibile, mentre l'uomo continua a bussare energicamente. Yoongi mi indica l'armadio, poi il rumore si placa. In quell'istante io apro l'armadio e mi ci butto dentro, chiudendo senza fare il minimo rumore.
Appena la porta dell'armadio si è chiusa, il rumore ricomincia, accompagnato da una voce.
«Forza, Yoongi, apri questa porta»
L'ho riconosciuta subito, è la voce di Namjoon. Si è unito anche lui alle persone davanti alla camera.

Dei passi trascinati mi fanno capire che Yoongi si è finalmente alzato.
La porta si apre.
«Yoongi, dobbiamo parlare» annuncia una voce in modo autoritario. Non riconosco però chi sia, il che mi preoccupa solo di più.
«Non mi hai detto abbastanza ieri?» risponde Yoon con una voce debole.
Si sente soltanto un sospiro, poi la porta si richiude.

«Yoongi,» li sento sedersi sul letto, «non puoi lasciare che una persona ti riduca in questo stato, perché va bene un giorno, ne accetto pure due, ma poi devi tornare a sorridere e fare finta di nulla, o gli army inizieranno ad insospettirsi e capiranno che c'è qualcosa di grosso sotto. Non possiamo permetterci che questa tua storia venga allo scoperto, quindi, insomma, vedi di riprenderti»
La persona si alza, ma mentre sta camminando verso la porta Yoon ribatte, «sei tu che mi hai ridotto in questo stato»
I passi si fermano.
«Ah, sono io?», il suo tono si fa più tagliente, «non tutte le volte che sei uscito di nascosto durante la notte e tornato la mattina più stanco che mai? Ah bene, allora era solo da dirlo. Tranquillo, farò in modo che tu non mi veda più. Né me, né questo posto» i passi ricominciano, ma si bloccano un'altra volta, «e ovviamente, finché non farò ciò, non dovrai riavvicinarti a quella ragazza per nulla al mondo»

Finalmente ho capito ciò che è successo. Tutte le mie paure sono diventate reali.