Capitolo 60

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«Quindi tu sei Adamo? Il primo uomo?» domandai stupita.

«Sì e no. Adamo, in quanto mortale, è morto molto tempo fa. Io sono una sorta di sua rinascita, ciò che rimane del suo potere e della sua memoria, dopo che Distruzione l'ha risvegliata. Non dovresti meravigliarti tanto, non è la prima rivelazione che ti è stata fatta in ambito soprannaturale e, inoltre, ci siamo già conosciuti, no? Anche se tua cugina pare essere così diversa da te.»

Feci una smorfia. «Quindi ti sei schierato dalla parte dell'Apocalisse?»

«È stata l'unica creatura che abbia voluto dirmi la verità. Ha fatto in modo di farmi ricordare della mia vita passata. Demoni e angeli mentono da sempre e gli umani ne hanno subito le conseguenze. Sono stati banditi, resi schiavi del tempo e della morte. Siamo fragili, solo per essere caduti in tentazione e siamo deboli, anche se l'oltraggio più oscuro non lo abbiamo commesso noi.»

Dunque, Adam era ferito per quanto riguardava la sorte mortale umana.

Mi soffermai a riflettere sul fatto che Adam definisse Distruzione come una creatura, non come entità. «E per questo ti sei alleato con Distruzione? Credi che voglia salvare davvero la natura umana? Io direi che, date le ultime vicende, non sembrerebbe proprio così.»

Ero confusa. Era chiaro che, a seguito delle catastrofi naturali e dei movimenti di Distruzione, i primi a soffrirne fossero proprio gli umani.

«A me non importa nulla dell'umanità, mi interessa singolarmente di me stesso. Io non voglio morire mai, voglio avere pieni poteri, senza dover sottostare a nessuno. Desidero essere incontrastabile di fronte a ogni ostacolo. Interi regni cadranno al mio cospetto, una volta che sarà stato premiato il mio aiuto alla grande Distruzione.» Il suo ghigno era raccapricciante e peccatore di vanità assoluta. Nei suoi occhi c'era la corruzione che solo il potere poteva suscitare.

«E andare a letto con mia cugina nel Dudael faceva parte del piano?» domandai ancora disgustata. Mi auguravo con tutto il cuore che, per una volta, Adele avesse fatto la scelta giusta, ma sapevo che la sua natura era da sempre stata incline al desiderio della ricchezza eterna.

«Assolutamente, visto quanto elevata fosse la sua predisposizione nello schierarsi con la parte dominante di questa storia. Dovevo convincerla, ma sono stato interrotto. D'altra parte ci sono riuscito con molti angeli e demoni spaventati o ammirati da tale forza, che sono pronti a riempire le fila di Distruzione. Dato che la salvezza del mondo è legata a questa mistica lega del cristallo d'oro, la quale non ha ispirato molta fiducia negli animi. Inoltre, sedurre Adele, è stato particolarmente divertente, così come l'irritazione di Azazel.» Adam continuò a ghignare, mentre vidi il generale demoniaco serrare la mascella. Sembrava provare una forte rabbia.

«Sei disgustoso. Non so se sia a seguito della maturazione della società umana, ma sono contenta che non tutta la popolazione sia rimasta allo stadio iniziale, il tuo» ribattei infastidita. Pareva che la furia di Azael stesse contagiando anche me.

«Davvero pensi questo Adam?» Una voce era sopraggiunta alle nostre spalle.

Mi voltai.

Evie era spuntata dal nulla. I lunghi capelli biondi le incorniciavano il viso, gli occhi scuri erano fissi su Adam e le sopracciglia brune erano increspate in un'espressione di puro orrore: il tradimento.

Solo allora compresi. Evie era la versione rinata di Eva, la prima donna.

«Evie, amore, non è come pensi... Possiamo essere più potenti di quel che si può anche solo immaginare. Io e te, come all'inizio di tutto.» Adam era davvero convinto di quello che stesse dicendo e questo rendeva tutto più inquietante. Non si rendeva neanche conto di essere un pazzo delirante.

SWANWhere stories live. Discover now