Capitolo 58

3.7K 176 145
                                    

~Nell'immagine sopra: Evie~

Evie era una ragazza bellissima: lunghi capelli color miele, occhi color nocciola e labbra pronunciate. Non avevo molte certezze del suo rapporto con Raphael, ma non ci sarebbe stato da stupirsi se lui avesse perso la testa per lei così frettolosamente. Era veramente uno schianto con quel bellissimo completo rosso.

Sospirai. Una lieve fitta si era fatta largo nel mio petto, ma non era così forte come quando l'avevo provata, vedendo quella ragazza nella sfera di cristallo nella Dark Crystal. Era proprio vero che il tempo riusciva a temprare ogni sentimento.

Mi guardai attorno e mi sorpresi di non ritrovare alcun viso familiare, oltre agli amici di Raphael.

Gli angeli erano così candidi e vestiti di bianco, tutti sorridenti fra loro, ma diffidenti nei confronti dei cavalieri provenienti dall'Inferno. Lanciavano occhiate ambigue anche a me. Non si fidavano, eppure quelle persone avrebbero dovuto essere la mia gente.

La sala era particolarmente bianca e spettacolare, le tende erano piene di fantasie dorate e i tavoli erano imbanditi di deliziosa frutta e verdura.

Improvvisamente la folla si diradò, lasciando spazio a un gruppo di angeli con degli strumenti. La singolare orchestra cominciò a suonare una dolce melodia.

«Certo che devono sempre attirare l'attenzione in modo davvero fastidioso» disse apparentemente annoiato Azael, dopo avermi affiancata.

Non ero d'accordo, quella musica rasserenava l'atmosfera e la rendeva davvero romantica.

«E tu non concentrarti su di loro» ribattei, rimanendo ad ammirare come la dolce sinfonia si propagasse nella sala, coinvolgendo gli invitati e facendo in modo che molte coppie si mettessero a ballare.

Con la coda dell'occhio vidi Azael fare un movimento fluido e avvicinarsi a me.

«L'unico angelo degno della mia totale attenzione sei tu, gattina» mi sussurrò all'orecchio, affondando la testa fra i miei capelli.

La sua vicinanza suscitò dei profondi brividi dentro di me.

«Allora dovresti invitarmi a danzare» dissi di impulso, senza pensare. Voltai la testa verso di lui, incrociando il suo sguardo.

Nel dorato dei suoi occhi intravidi un piccolo bagliore e le sue labbra si distesero in un sorriso molto sensuale. Si mise di fronte a me, per poi prendermi la mano.

«Vuoi essere la mia compagna in questo ballo, gattina?» Il suo tono di voce era suadente.

«Certo» dissi, aprendomi in un'espressione raggiante. Non avrei dovuto farmi vedere dagli altri angeli, mentre danzavo con Azael.

Tuttavia non mi importava. Ogni momento era prezioso per me. Volevo godermi quest'unico attimo per divertirmi e non pensare ad altro.

«Aspetta solo un secondo.» Mi fermò prima che mi recassi vicino ai ballerini. Sfilò l'elastico dai miei capelli e li fece ricadere lungo le spalle.

«Così possiamo fare vedere a questi celesti come si fa.» Era enigmatico in volto.

Ci facemmo largo nella folla, trovando un posto un po' appartato, ma comunque vicino alle altre coppie.

Proprio in quel momento iniziò un lento, una musica bassa e soave, che esprimeva mille sfumature di armonie.

Lui accostò le mani sui miei fianchi, mentre io intrecciai le braccia dietro la sua testa. Non era la posizione più classica, ma Azael aveva sempre invaso troppo il mio spazio personale e a me non dispiaceva più ormai.

I nostri corpi erano davvero vicini e il suo sguardo dorato era talmente intenso che provai una scossa di piacere.

Iniziammo a danzare e fu meraviglioso. Non ero a conoscenza di quanto Azael potesse apprezzare l'arte ed essere eccellente anche in questo.

SWANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora