Novant'otto

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Arrivo a casa di Ludovica e ad aprirmi è suo fratello Alexander.

"C'è Ludo?" Domando, dopo averlo salutato.

"Sì, se non è in camera sua allora è sotto la doccia." Mi spiega e, subito dopo, mi invita ad andare dalla sorella.
Salgo le scale e busso alla porta della sua stanza, visto che non mi arriva una risposta, entro.

"Ludovica?" La stanza è vuota e molto probabilmente la mia ragazza è in bagno.

"Che ci fai qui?" La porta del bagno, il quale è nella sua camera, si apre rilevando la sua flebile figura. Ha indosso un pantalone di tuta nero aderente, credo si chiami leggings, ed una maglietta grigia.

"Cos'è successo?" Domando avvicinandomi a lei.

Pov's Ludovica

"Cos'è successo?" Si avvicina a me.

"Hai anche il coraggio e la faccia tosta di chiedermelo?" Lo guardo male.

"Ludovica, non so di cosa tu stia parlando.." Mi guarda come se fossi pazza.

"Fai anche il finto tonto? Bravo, complimenti!"
L'unico pazzo qui è lui.

"Oh, dimmi cos'hai!" Posa le sue mani sulle mie spalle, ma con un gesto poco carino gliele sposto.

"Non toccarmi. -Alzo la voce.- Ti sei divertito con Jessica eh! -Gli punto un dito contro.- E se Marcello non me l'avesse detto?"

"Cosa ti ha detto?" Ringhia.

"Tu sei andato a letto con quella, e l'hai anche messa incinta!" Quasi urlo.

"Tesoro calmati."

"Tesoro un cazzo!"

"IO NON SONO ANDATO CON LEI." Urla lui sovrastando la mia voce.

"Certo, si metteva incinta da sola.  Per magia, no? -Parlo sarcastica.- Mi fai schifo!" Lo sorpasso e faccio per scendere di sotto, ma lui mi blocca.

"Ludovica vieni qui." Mi trattiene.

"Cosa vuoi ora?"

"Devi credermi. Non sono stato io a metterla incinta."

"Federico non credo che una persona possa mentire su una roba così grande. Lei sta aspettando un bambino, capisci? UN BAMBINO!"

"Come credi che stia io, eh?"

"Sei stato tu a creare questo casino!"

"No cazzo! Io non c'entro una beata minchia."

"Sei stato a letto con lei?" Domando con calma apparente.

"No, Ludovica credimi.."

"Io... Io non riesco, scusa." Le lacrime ricominciano a scendere e, non riuscendo a fermarle, mi volto, dandogli le spalle.

"Non piangere piccola." Mi abbraccia da dietro.

"Stammi lontano. -Tiro su col naso- Lasciami sola."

"Non ti lascio sola."
Il suo tono di voce è dolce.

"Baciami Fè." Sussurro.
Si posiziona davanti a me e posa delicatamente le sue labbra sulle mie, dando vita ad un bacio.
E nonostante io sia cosciente dei miei sbalzi d'umore e del fatto che non voglio neanche che lui mi sfiori, solo che, allo stesso tempo, non riesco a stargli lontana, lo amo troppo.

"Perché dici di non essere stato tu?" Domando appena ci stacchiamo.

"Perché è così."

"Ma non credo che si sia inventata tutto." Ripeto.

"Non porti l'anello?" Mi guarda sconcertato mentre osserva le mie mani.

"Sì, ma appena Marcello mi ha detto che Jessica è incita e che il bambino è tuo, avevo voglia di lanciartelo in faccia."

"Non doveva dirtelo." Afferma schietto.

"Perché? Volevi tenermi allo scuro di tutto ciò?" Lo guardo.

***
"Federico." Sussurro richiamando la sua attenzione.

"Dimmi."

"Sei sicuro che non sei stato tu a mettere incinta Jessica?" Domando, per l'ennesima volta.

"Sì.. Io non ricordo di essere stato a letto con lei, ma.." lascia la frase in sospeso.

"Ma?"
 
"Beh... Io non so se crederla o meno.."

"Federico cazzo, ci sei andato, sì o no?"

"No.."

"Cosa ti ha detto? -Chiedo, ma appena capisco che non ha capito ciò che intendo, continuo, spiegandomi meglio.- Quando sei andato da lei, cosa ti ha raccontato?"

"Ah, mi aveva avvisato per telefono, ed io per essere più sicuro sono passato dalla farmacia per comprare un test e poi l'ho raggiunta a casa. Lei l'ha fatto e risultava positivo. Io le ho chiaramente detto che non è possibile che sia stato io, ma mi ha rivelato che quando l'abbiamo fatto eravamo entrambi ubriachi marci.."

"Quindi ci sei andato a letto.."
La mia voce trema, proprio come le mie mani e come le mie gambe, il cuore è in mille pezzi, il mio stomaco non fa altro che contorcersi su stesso, nella mia gola nasce un nodo e la mia testa è come se si stesse svuotando, e lo fa per far spazio ai momenti passati  con il biondo. Sento che Federico non fa altro che continuare a parlare, ma non riesco a capire cosa dice o forse, molto più semplicemente, non voglio ascoltare cosa dice.

"Perché? -Sussurro, parlandogli di sopra.- Perché l'hai fatto?" Gli occhi iniziano a pizzicarmi e non riesco a fermare le lacrime, le quali hanno appena ripreso a solcare sulle mie guance.
Vedo le labbra di Federico muoversi e da ciò deduco che lui mi sta rispondendo, ma non voglio ascoltare ciò che dice ed è quasi incredibile pensare che io stia riuscendo nel mio intento.

"Mi ascolti?" Mi scuote con poca eleganza lui.

"Lasciami in pace, per favore.." lo supplico.

"Ludovica, i-" lo interrompo.

"Ti prego, appena mi sentirò meglio ti chiamerò. Ora è inutile parlare."

"Come vuoi..." Sussurra avanzando verso la porta, per poi aprirla e sparire dietro di essa.
Le mie iridi ricardono sull'anello, il quale giace immobile sul letto, che lui stesso mi ha regalato ed un altro colpo al cuore mi colpisce.
Lui è la mia felicità.
È il mio sole dopo la pioggia.
È il mio arcobaleno dopo la tempesta.
È la mia luna in una notte nuvolosa.
È la mia salvezza.
È il mio tutto.
Lui è il mio mondo.
Lo amo, lo amo da morire.

Tesoro, non lasciarlo scappare così, non di nuovo.

Mi affaccio dalla finestra e noto che sta per entrare nella sua macchina. Mi affretto ad aprire quest'ultima ed inizio a richiamare la sua attenzione, urlando il suo nome, per poi smettere subito dopo esser stata notata.

"Aspettami!" Urlo prima di scendere come una pazza.
Mi soffermo davanti la porta, asciugo le lacrime ed apro quest'ultima, prima di fiondarmi sulle sue labbra.
Non curandomi del fatto che chiunque passi di qui, potrebbe vedermi nel mio stato peggiore: con gli occhi rossi e gonfi, le guance  arrossate, la voglia di vivere sottoterra e le ciabatte rosa con il fiocco, per non parlare dei miei capelli che hanno preso il possesso della mia testa.

"Ti amo. -Sussurro baciandolo.- Ti amo da morire."

"Anch'io, amore."

[...]

Spazio autrice
Ehii
Come state?
Tutto bene?
Io sì

Sto morendo di caldo.

Ecco il capitolo 98, spero vi sia piaciuto.
Se si lasciate una stellina e, se non avete niente da fare, commentate

Al prossimo capitolo, ciaooo

Scusate gli eventuali errori

Una settimana ||FEDERICOROSSI||Where stories live. Discover now