Settanta tre

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E se n'è accorto solo ora? Non poteva accorgersene prima di sposarsi?
La voce della mia coscienza inizia ad urlare e, quasi immediatamente, il sentimento che provavo prima, sparisce. Come se non ci fosse mai stato.

Benjamin finisce di parlare al cellulare con Federico e circa dieci minuti dopo, ci ritroviamo faccia a faccia.

"Ciao." Sussurra lui

"Perché sei tornato?" Chiedo freddamente.

"Ho capito di.. -Si porta una mano dietro la nuca ed evita il mio sguardo.- di amarti."

"Ma ora hai una moglie, hai fatto la tua scelta; non capisco perché tu sia tornato."

"Ludovica -incatena i nostri occhi.- io ti amo."

"Federico non puoi fare così." Sussurro stufa, iniziando a salire le scale per andare in camera mia.

"Ludo.." Mi richiama lui.
Mi fermo e mi giro verso di lui, insomma non ha capito che, nonostante io lo ami, mi ha fatto soffrire e non riesci neanche ad abbracciarlo?

"C'è un altro vero?"

"Che stai dicendo?" Lo guardo male

"Ti piace qualcuno, oltre me?"

"Perché pensi che tu mi piaccia?" Alzo il sopracciglio destro e incrocio le braccia al petto, continuando ad osservarlo, dal decimo scalino.

Lui sospira e si lascia cadere sul divano. Continuo ad aspettare, come un'idiota sulle scale, in posizione stante.

"Mi manchi.- Sussurra posando il viso sulle mani.- Mi manca dormire con te, coccolarti, scherzare, giocare e, ti sembrerà anche strano, ma mi manca anche litigare con te. Ogni giorno, ogni notte, ogni ora, ogni secondo; io penso a te." Continua a parlare mantenendo la voce bassa, facendola giungere a mala pena alle mie orecchie.

"Per te è la stessa cosa vero?" Alza finalmente lo sguardo e incastra i suoi occhi celesti con i miei.

"Feder-" Mi interrompe

"Ti prego, metti da parte l'orgoglio."

"Credi veramente che io-" Mi interrompe nuovamente

"Ludo... Non cambiare discorso."

"Federic-" Mi interrompe per la terza volta.

Insomma riuscirò a parlare?
Non penso!

"Guardami negli occhi, dimmelo guardandomi negli occhi." In pochi secondi me lo ritrovo davanti e, per la prima volta, sono alta quanto lui.

Lui è di un gradino sotto il tuo!
Lo so, imbecille.
Ti insulti sola?
Coscienza, devo mantenere salda la mia dignità, mi lasci in pace?
Va bene, ma solo per questa volta!

"Provi qualcosa per me?" Dice mantenendo il tono di voce basso.

Abbasso lo sguardo non sapendo mentire e deglutisco.

"Ehi -mi alza il capo con due dita, le quali sono posizionate sotto il mento.- Guardami." Ripete

La mia pelle a contatto con le sue calde mani inizia a riempirsi di brividi, le mie gambe iniziano a tremare, mentre il cuore batte velocemente e nello stomaco si fa spazio di branco di elefanti.

"Lasciami stare. -Esclamo nervosa.- Sto provando ad andare avanti, e se ti comporti così non mi aiuti." Esclamo ignorando tutte le emozioni che sto provando.

Una settimana ||FEDERICOROSSI||Where stories live. Discover now