Novanta

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"Andiamo in centro oppure vuoi che ti riporto a casa?" Mi domanda Federico.

"Visto che l'hai detto per primo, andiamo in centro."
Lui mi sorride e svolta a destra. Dopo circa tre minuti parcheggia l'auto e scendiamo dalla macchina.
Aspetto che il biondo si assicuri che la sua automobile sia chiusa, per poi iniziare a passeggiare.

"Ti va un gelato?"

"Non ho fame, ma se lo vuoi prendilo." Rispondo .

"Dai, da solo no; lo prendi anche te?"

"Va bene.."
Afferra la mia mano e, a gran passo, si avvicina alla gelateria, difronte a noi.

"Cosa prendi?" Mi sussurra nell'orecchio.

"Uno yogurt!"

"Cosa desiderate?" La cameriera, dopo aver servito i signori prima di noi, ci guarda sorridendo.

"Uno yogurt con cioccolato bianco sotto e sopra, infine gli smarties e questi orsetti di cioccolato!" Glieli indico.

"Poi?" Mi porge il mio yogurt e lo afferro munendomi di fazzolettini.

"Un cono, cioccolato e fragola." Risponde il ragazzo al mio fianco.
Faccio per prendere i soldi e pagare, ma l'individuo, di sesso maschile accanto a me, mi blocca, pagando lui per me.

"Ti offro lo yogurt e provi a pagare te?" Afferma il biondo ironico quando usciamo dalla gelateria.

"Volevo essere gentile!" Faccio spallucce.

"Ci sediamo?"

"Ma no, passeggiamo!"

"Ma io mi sporco!"

"Ho i fazzoletti!" Dico sventolandoli in aria.
Mentre Federico assapora il suo cono attraversando la strada, lo prendo sotto braccio; solo per evitare di essere investita.

"Guarda che ti sta per cad-" non riesco neanche a terminare la frase che una goccia di gelato cade sulla maglia bianca di Federico.

"Se un bambino si fosse trovato nella tua stessa situazione non si sarebbe sporcato!" Affermo ridendo.

"Dai!" Mi sorride provando a rimediare al suo pasticcio pulendosi con l'indice.

"Sta fermo, che peggiori solo la situazione!" Riprendo uno dei fazzolettini che avevo conservato e pulisco la sua maglietta; il biondo con una mano regge il suo gelato continuando a mangiarlo, con molta non chalance, e l'altra, invece, la tiene ferma sul mio fianco destro.
***

Sono le 19:58, per la precisione, e il ragazzo dai capelli molto sobri, mi sta portando a casa, sotto il mio ordine; devo cambiarmi dato che mi ha fatto cadere lo yogurt addosso.

"Scendi?" Domando mentre Federico accosta davanti casa mia.

"Non vorrei disturbare..."

"Ma muoviti!" Esclamo facendolo sorridere.

"Ciao Fede!" Lo saluta mia madre quando entriamo in casa.

"Grazie per la considerazione.."

"Ciao anche a te!" Mi sorride ed io le lascio un bacio sulla guancia.

"Mangi qui?"

"In verità, porto sua figlia fuori..."

"Ma che piccioncini!" Afferma mia madre facendomi arrossire.

"MAMMA!" La rimprovero afferrando il braccio di Federico per poi trascinarlo di sopra. Entriamo nella mia camera ed il biondino si tuffa, nel vero senso della parola, sul mio letto, mentre io apro le porte dell' armadio, per decidere cosa indossare.

Una settimana ||FEDERICOROSSI||Where stories live. Discover now