Novantadue

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"Andiamo!" Trascino via i due ragazzi per poi andare dal professore, per vedere cosa vuole.
Arrivo in palestra ed attraverso il campo di calcio, rischiando anche di essere colpita dal pallone, per arrivare alla cattedra del professore.

"Prof, mi stava cercando?"

"No.." Mi guarda come se fossi pazza.

Quella troia voleva solo attirare l'attenzione del mio biondino.

"Ah, okay." Mi giro per ritornare da Federico, il quale mi doveva aspettare vicino la panchina, ma a quanto pare sta iniziando a fare amicizia con la migliore amica della troietta di prima, Sara.

"Ciao Sara." La saluto con un falso sorriso.

"Ciao Ludovica." Ricambia.

"Andiamo a casa?" Si intromette il biondo.

"Sì." Rispondo annuendo

"Ciao Federico." Lo saluta la papera.

"Ciao bella."
Bella...
Non che lei sia brutta, ma potrebbe evitare di fare queste affermazioni quando sono presente io. Forse sto esagerando, infondo non siamo neanche fidanzati, ma non mi ha mai salutata dicendo: <<Ciao bella.>>

"Devi prendere lo zaino?" Sussurra e sento il suo sguardo bruciare su di me.

"Mi aspetti in macchina?" Domando e come risposta ricevo un accenno con il capo, come se mi stesse dicendo di sì, senza annuire.
Dopo aver detto al prof della mia uscita anticipata, saluto Erica, prendo lo zaino e raggiungo io biondo in auto.

"Dove vuoi andare?" Mi domanda Federico.

"A casa." Rispondo semplicemente.

"Tutto Okay? -Poggia la sua mano sul mio ginocchio.- Ti hanno fatto qualcosa?"

"No, è tutto okay."

"Potresti sparare meno cazzate?" Sì altera.

"Non sto dicendo cazzate ."

"Ti ho appena chiesto di non dirne." Spegne il motore dell'auto, che prima aveva acceso.

"Ma io non ne sto dicendo, se è tutto okay è tutto okay, fine."

"Facciamo così: tu mi chiedi qualsiasi cosa, io ti devo rispondere sinceramente e viceversa; ci stai?"
Annuisco.

"Inizio io: di cosa avete parlato tu e Sara?"

"Solite cose!" Fa spallucce.

"Non rispetti le regole!" Incrocio le braccia al petto.

"Vuoi il dialogo compelto?"
Annuisco.

"Mentre ti aspettavo, il suo pallone è finito vicino a me io gliel'ho preso e gliel'ho passato. Ci siamo presentati e mi ha chiesto se ero nuovo dato che non mi aveva mai visto, e le ho risposto dicendo che ero venuto a prenderti, poi sei arrivata tu."

"Sicuro?" Annuisce.

"Tocca a me: cos'hai?"

"Niente.."

"Ludo..."

"Sono solo in ansia per il voto di geostoria." Invento una scusa; non posso dirgli che oltre ad essere gelosa di Sara, sono rimasta male per quello che lui ha detto.

"So che stai mentendo."

"Non sto dicendo bugie. Non le so dire!"

"Sei gelosa di Clara?" Alza un sopracciglio lui.

"Chi è Clara?" Lo guardo sconcertata.

"La ragazza di prima!"

"Si chiama Sara, e non sono gelosa di lei."

Una settimana ||FEDERICOROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora