Ottantasette

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"Andiamo in terrazzo." Dice afferrandomi il polso.
Appena arriviamo non posso fare a meno che sorridere osservando il cielo, il quale è completamente ricoperto dalle stelle.
La musica, che prima era assordante, ora è più lieve ed è quasi quasi piacevole. Certo, io non ascolto questo tipo di canzoni remixate, ma ora, essendo più lieve, mi rilassa.

Secondo me non è la musica che ti rilassa, ma il biondino qui dietro.
Tu zitta e ritorna nel tuo angolino.
Sempre a dare ordini!

"Bello mh?" Parla Federico interrompendo la lite fra me e la mia vocina interiore, dovrei smettere di parlare da sola, sembro pazza; le altre persone non lo fanno.

"Sì." Rispondo alla sua domanda.
Una brezza leggera accarezza il mio corpo facendolo rabbrividire.

"Hai freddo?" Domanda.

"Un po'." Ammetto.

"Tieni." Sussurra posando la sua giacca sulle mie spalle.

"Grazie." Gli sorrido e mi posiziono davanti a lui, afferro la sua mano destra e la poggio delicatamente sulla mia guancia sinistra. Sorride al mio gesto, ed io mi faccio cullare dal suo dolce tocco.

"Oh, ma guarda chi si rivede!" Afferma una voce alle spalle di Federico, faccio capolino dalla sua schiena e appena riconosco la figura di Marcello; alzo gli occhi al cielo.

"Che vuoi?" Prende parola il biondo.

"Voglio rimanere solo con la donzella." Mi indica con un cenno del capo.

"Vai via." Dichiaro

"Jessica è venuta con me, e ti sta aspettando di sotto." Afferma Marcello avvicinandosi.

"Può aspettare quanto vuole, non vado da lei."

"Fa come vuoi. -Si rivolge a me.- Andiamo." Afferra il mio braccio, ma lo strattono.

"Non toccarmi."

"Lasciala stare." Parliamo uno sopra l'altra, io e Federico.

"Altrimenti cosa mi fai?" Lo sfida Marcello.

"Ti prendo a pugni."

"Uhuh che paura!" Lo sfotte il moro.

"Andiamo Fè." Afferro la mano di Federico e provo a portarlo via, prima che il biondo metta le mani addosso all'essere osceno davanti a noi.

***
"Mi accompagni a casa?" Urlo, per sovrastare la musica assordante, nell'orecchio di Federico, il quale annuisce e mi afferra la mano portandomi fuori.

"Avviso Clarissa e ti raggiungo." Affermo prima di rientrare nella villa. Inizio a cercare Clarissa e la trovo dopo circa mezz'ora, in terrazzo in compagnia di una figura maschile: alta, muscolosa, capelli ed occhi castani. Sembra un cattivo ragazzo infatti ha entrambe le braccia ricoperte dai tatuaggi e un piercing sotto il labbro, ma d'altronde non posso dire niente: anche Benjamin sembra un ragazzaccio, ma in realtà è la persona più buona di questo mondo e con un cuore enorme.
Mi avvicino ai due ragazzi e prendo parola attirando la loro attenzione.

"Clari, io vado."

"Va bene." Mi sorride.

"Piacere Jason." Si presenta lui.

"Ludovica." Gli stringo la mano e saluto i due prima di andare via.
Scendo al piano di sotto e, dopo aver superato la folla di persone che balla, giungo alla porta. Appena la varco, noto, qualche metro più avanti, la figura di un ragazzo e mi incanto ad osservarlo.

È così dannatamente sexy mentre fuma.

Dò ragione alla mia coscienza e mi avvicino a Federico.

"Eccomi." Prendo parola facendolo voltare.

"Stavo iniziando a preoccuparmi.." Sussurra rilasciando il fumo.

"Hai trovato Clarissa?" Mi domanda dopo aver buttato la cicca a terra.

"Sì, era con un ragazzo." Confesso

"Era carino?"

"Abbastanza." Affermo, in realtà non è carino è stupendo, ma io preferisco il biondino accanto a me.

"Mi porti al mare?" Domando mentre lui fa retromarcia, uscendo dal parcheggio.

"Ci sono minimo due ore, te la senti?"

"Sei tu quello che deve guidare." Sorrido.
Porta una mano sul mio ginocchio scoperto e invece di svoltare a destra, per andare a casa mia, va verso sinistra.
***

"Ludovica, siamo arrivati.." Una voce interrompe il mio strano sogno, il quale rappresentava me che cercavo disperatamente il mio cellulare.

"Uh!" Sorrido vedendo il mare e scendo dalla macchina correndo. Mi privo delle scarpe e corro sulla spiaggia. Arrivo sul bagno asciuga e lascio che l'acqua del mare mi bagni i piedi. Dopo circa venti secondi Federico mi raggiunge e mi circonda la vita, con un braccio.
Sposto il mio sguardo sul suo e gli lascio un leggero bacio sulla mascella.

"Cos'era?"

"Un bacino di ringraziamento." Rispondo.
Mentre Federico osserva le stelle gli do una leggera spinta, la quale mi serve per farlo inciampare sulla montagnetta di sabbia, facendolo cadere in acqua. Scoppio in una fragorosa risata, e lui dopo essersi alzato mi rincorre.

"TANTO NON MI PRENDI!" Urlo io ridendo. Vista la mia poca grazia, eleganza ed agilità, cado come una citrulla a terra e il biondo ne approfitta per caricarmi sulle sue spalle.

"Lasciami!" Urlo provando a dimenarmi.

"Non buttarmi in acqua che mi cola tutto il trucco!" Provo a farlo ragionare, ma ottengo scarsi risultati dato che si tuffa con me in braccio.
Appena riemergo inizio a preoccuparmi non trovando Federico accanto a me. Dopo neanche due secondi sento un qualcosa sotto le mie gambe e strozzo un urlo appena mi sento sollevare.

"Mi hai fatto prendere un colpo!" Parlo fra le risate.

"Non avevo mai fatto un bagno a fine aprile!" Affermo tuffandomi.

"C'è sempre una prima volta." Si posiziona davanti a me e posa le sue mani sui miei fianchi.

"MAMMA, GUARDALI!" Urla una voce da bambina. Ci voltiamo entrambi e troviamo una bambina che sta letteralmente urlando, mentre trascina sua madre.
Riporto il mio sguardo su Federico e mi soffermo ad osservarlo.

"Sei bella." Sussurra passandomi il pollice sullo zigomo, probabilmente per togliere il mascara, che per colpa sua è colato.

"Vieni." Sussurra afferrando la mia mano per condurmi sulla spiaggia. Dove raccoglie, da terra, un telo e dopo averlo scosso me lo adagia sulle spalle, coprendomi.

"Dove li hai presi?" Domando indicando i tre teli che giacciono sulla sabbia.

"Mentre tu dormivi sono passato da casa." Spiega coprendosi anche lui.

"Dormiamo qui?" Chiedo

"Sì." Lascia un bacio sulla mia fronte e mi abbraccia.

"Devo avvisare i miei.." Sussurro io fissando il vuoto.

"Ho avvisato già io Benjamin, prima."
Faccio incrociare i nostri occhi, ma il nostro contatto visivo dura poco dato che il biondo porta le sue iridi sulle mie labbra. Faccio la stessa cosa io e lui inizia ad avvicinarsi a me. Il mio cuore inizia ad avere i battiti accelerati e nel mio stomaco iniziano a svolazzare le così dette farfalle; ma si sa: più le cose sono belle, meno durano.

"Ragazzi, scusate." Parla un signore interrompendo il nostro momento magico.

"No no dica pure.." Mantengo la calma io.

[...]

Spazio autrice
Ehii
Come state?
Tutto bene?
Io si

Ecco il capitolo 87, spero vi sia piaciuto.
Se si lasciate una stellina e, se non avete niente da fare, commentate

Al prossimo capitolo, ciaoo

Scusate gli eventuali errori.

Una settimana ||FEDERICOROSSI||Where stories live. Discover now