Settanta quattro

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Pov's Ludovica
"Ludo.." Dopo circa mezz'ora, la voce di Federico mi giunge alle orecchie.

"Apri?" Continua a parlare dietro la porta, faccio cenno di no con il capo, come se lui potesse vedermi.

"So che sei arrabbiata con me, ma ti prego, non rendere tutto più difficile."

"Non sono io che rendo le cose difficili! -Mi difendo.- Sei stato tu a complicarle quando-" Mi interrompe

"Lo-"

"MI LASCI PARLARE? È TUTTO OGGI CHE NON RIESCO A FINIRE UNA FOTTUTA FRASE, CHE TU PRONTAMENTE MI INTERROMPI." Urlo aprendo la porta.
Un piccolo sorriso si fa spazio sul suo volto e alzo gli occhi al cielo.

"Perché ridi?"

"Sei buffa." Fa spallucce avvicinandosi.
Faccio un passo indietro, ma lui continua a venire avanti ed io ad indietreggiare.
Quasi immediatamente nella mia mente riaffiorano alcuni ricordi, appartenenti al 14 gennaio: il giorno del suo matrimonio.
I miei occhi iniziano a pizzicare e mi sposto quasi immediatamente da lui.
Faccio incrociare per forse un milli-secondo i nostri occhi, per poi scendere come un razzo di sotto.

"Ludovica." Afferra il mio polso e mi fa voltare verso di lui.

"Torna da Jessica." Affermo fredda

"Sono tornato dal Messico per te. -Quasi urla.- Potresti anche smettere di essere così orgogliosa."

"Torna da Jessica, è lei la ragazza giusta per te."

"Non dire cazzate." Sbuffa

"Mi dai i nervi!" Serro la mascella e lo guardo male.

"Sembri una bambina viziata, no -si contraddice- non lo sembri, lo sei." Afferra la sua giacca e va via sbattendo la porta.

"Vichingo." Sussurro.

***
Pov's Benjamin

"E lei rimane sola?" Mi domanda Federico, riferendosi a mia sorella.

"Sì, mamma e papà sono via per lavoro e mio fratello è andato a trovare i nonni." Rispondo

"E se le facessi compagnia in questi giorni? Non penso che tu la voglia lasciare da sola, per quattro lunghi giorni."

"Lo sai che sei proprio un cretino?"

"Dai Ben, ti prego."

"Va bene!" Esclamo esasperato.

"A che ora parti?"

"Che? Non vedi l'ora di vedermi andare via?"

"Forse." Afferma ridendo
***
Pov's Ludovica

"Mi lasci sola?" Chiedo a mio fratello, il quale sta facendo le valigie.
È tornato circa dieci minuti fa e si sta preparando visto che domani mattina parte.

"No, ho chiesto a Federico di farti compagnia. Almeno non sarai a casa sola."

"Ben, sai come stanno le cose tra me e lui, perché l'hai chiamato?" Alzo il tono di voce.

"Non mi sembrava il caso lasciarti sola." Fa spallucce lui.

"BENJAMIN PORCA PUTTANA HO QUASI VENT'ANNI. NON HO BISOGNO DI UNA BABY SITTER." Gli urlo contro

"Calmati e non dire parolacce." Mi guarda male

"Vaffanculo."
Apro la porta di casa ed esco fuori.

Già il fatto che lui abbia chiesto ad una persona di farmi da baby-sitter, mi fa salire i nervi. Poi, giusto per darmi il nervoso ancora di più, ha chiamato proprio lui.

Una settimana ||FEDERICOROSSI||Where stories live. Discover now