Capitolo 73-Finché morte non ci separi.

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Sirius sapeva dove smaterializzarsi.
Gli balzò in mente quel giorno in cui Alice e Remus erano andati a liberare Mary,quando si erano ritrovati in quel tunnel sporco ed infinito.
Si smaterializzò lì,in mezzo al nulla,in quel campo infinito,ma trovò subito la botola,infranta a causa dell'ultima volta,e vi saltò dentro senza troppe cerimonie.
Ricordò che quel giorno c'era la luna piena,e così assunse la sua forma da Animagus.
Un cane dal pelo lucido,nero,e folto,proprio come i suoi capelli.
Fu comodo essere un animagus in quell'istante,sgusciò fra tutti quei bassi tunnel soffocanti con velocità,e non vedeva l'ora di vedere la luce,o almeno,quanto fosse possibile vederla all'interno del Malfoy manor.
Trascorsero minuti che gli parvero ore infinite,passati in agonia,la paura di ritrovarsi il corpo ormai morto di Marlene.
La paura di non averle potuto salvare la vita,dirle addio,o accarezzare un'ultima volta i suoi capelli.
Come era accaduto con Regulus,suo fratello.
La paura,l'angoscia,l'ansia,erano tanto forti che cominciò a singhiozzare,e calde lacrime scendevano da quello che ormai era un muso.
Altri minuti,altra sofferenza.
Si risollevò solo quando vide un'uscita più grande,che dava su stanze e stanze in pietra,umide.
C'era umiditá ovunque e puzzavano di morte,fattore che fece preoccupare Sirius,ora tornato a forma normale.
C'erano prigioni,ossa,scheletri,tutto ciò che potesse farti venire l'istinto di vomitare.
Guardava attentamente ogni corridoio in cerca di Marlene,che non vedeva ormai da circa quaranta minuti,e temeva il peggio.

-Marlene!
Gridò,quando vide finalmente la ragazza.
Era in un angolo,i capelli spettinati e sporchi,così come le pallide macchie sul suo corpo,il volto rigato dalle lacrime,gli occhi rossi,il vestito lacero.
Tremava,per il dolore,per il freddo,forse addirittura per la paura.
-S..Sirius...
Sussurrò lei,la voce spezzata.
-Bombarda maxima!
Gridò Sirius con tutta la forza che aveva in corpo.
Quando le barriere si ruppero,Sirius si precipitò dentro da Marlene,e la posizionò fra le sue braccia.
-Marlene,mio Dio-stava sospirando,la voce rotta dalle lacrime-sei viva,sei qui...tra le mie braccia.
E poi non parlò,senza fiato,e decise di baciarla,noncurante di tutto,la baciò come fosse la prima,o l'ultima volta,cercandola disperatamente,e le accarezzò il viso,la strinse a se,come per capire se fosse davvero lì e che quello non era un sogno.
-Sei qui...sei qui...
Continuava a ripetere,accarezzandole i capelli con amore.
-Sirius,non puoi restare...
sussurrò Marlene,e Sirius notò la fatica che faceva quando parlava:sentì la fatica,la sentì prima ancora di sentire il sapore del sangue nella propria bocca,si toccò le labbra,ma non c'era traccia di sangue,e orribilmente capì.
Guardò Marlene,che mentre parlava,pian piano del sangue le ribolliva in gola,e le sgorgava dalla bocca a piccoli fiumi.
-Marlene,oddio,Marlene,tu stai male...cosa ti hanno fatto,Mar?Tranquilla,ora...ora ti porto via,ti porto via e ti curiamo,andiamo al San Mungo,starai bene...starai bene Mar,e poi...poi staremo tutti bene...
stava dicendo Sirius,in lacrime,la voce che tremava,e sapeva...sapeva che quella era una remota possibilitá.
-Sirius...
Lo bloccò Marlene,e anche lei gli accarezzò la guancia,guardandolo con amore,come forse mai aveva fatto.
-Non possiamo-disse,e parlando fece una smorfia di dolore-tu...se mi sm...smaterializzo...se mi smaterializzo...io m...morirò.
Marlene tossì rumorosamente,macchiandosi di sangue.
Sirius le ripulì il mento dal liquido rosso.
-Non...non importa,tu non mo stqi lasciando,io...io ti tirerò fuori da qui...in un modo o nell'altro,Mar,hai capito?
Stava balbettando Sirius,ma neppure lui stesso credeva in ciò che diceva,nonostante lo desiderasse,e con tutto il cuore.
-No...Sirius...gu...guardami...
Lo invitò Marlene,con voce strozzata,deglutendo.
-Io...st..sto p...per morire...sto...
Marlene tossì ancora.
-Marlene,tu non stai per morire,non stai per morire!Non mi stai lasciando!
Replicava Sirius,per convincere più se stesso che lei.
-Mi dispace...mi...mi disp...dispiace Sirius...forse non...non sono a...abbastanza forte.
disse Marlene,mentre accennava un sorriso per rassicurare Sirius.
-No.No.Non dirlo neanche per scherzo,Marlene!Tu...tu sei la ragazza più forte che abbia mai conosciuto.Sei un tornado,una forza della natura,sei coraggiosa,forte,e sei bellissima.E non ho mai amato nessuno all'infuori di te.
Disse infine Sirius,e una lacrima colò dal suo volto.
-Tu...tu mi ami?
Gli chiese Marlene con voce rotta,mentre anche a lei scendevano delle lacrime.
Sirius annuì,piangendo.
-Sì.Sì.certo che ti amo,Marlene.Io ti amo,ti amo tantissimo,se è possibile amare tanto una persona.Ti amo da sempre e per sempre,ti amerò anche se morirai,e continuerò ad amarti quando morirò io.E finché avrò vivo il tuo ricordo,ti amerò ed onorerò fino ad allora.
Disse Sirius tutto d'un fiato,per farle capire tutto ciò che provava per lei.
Marlene stava piangendo.
-Allora sposami.
disse.
-C...cosa?
Balbettò Sirius confuso.
-Sposami,Sirius.Adesso,proprio ora.Non voglio morire sapendo che non sono unita a te.
Rispose Marlene.
-Sei sempre stata una folle,Marlene.
Le sorrise Sirius,che le sfilò la collana con l'anello.
Sirius la guardò sorridendo,poi iniziò a parlare.
-Vuoi tu...Marlene Mckinnon,prendere in sposo Sirius Black,e giuri di amarlo ed onorarlo,e ammetti anche che è un ragazzo super sexy...
Marlene rise tra le lacrime,e capì che non lo aveva mai amato tanto prima di allora.
-Finché morte non vi separi?
Concluse Sirius,tornato serio.
-Lo voglio.-rispose Marlene,mentre Sirius le metteva l'anello al dito-e...vuoi tu...S...Sirius Black,prendere in sposa...Ma...Marlene...
stava dicendo lei,la voce che andava scemando,con difficoltá.
-Lo voglio.
Rispose Sirius interrompendola.
-Allora vi...vi d...dichiaro ma..marito e m...moglie.
Annunciò Marlene.
-Puoi baciare la sposa.
Sorrise Sirius,che,fregandosene del sangue e delle orribili condizioni di Marlene,la baciò,la baciò mettendoci tutto l'amore,la passione,l'affetto,la cura,la gentilezza,e tutti i sentimenti che li avevano legati fino ad allora,e lei fece lo stesso.
-S...Sirius,devi sa...sapere una cosa prima...prima di morire.
Lo informò lei,che continava a tossire,la voce roca.
-Cosa?Cosa Marlene?
-S...sono incinta Sirius.
Marlene tentò di sorridere,ma Sirius lo fece per lei,e la sua bocca si allargò in un ampio sorriso.
-Mio Dio Marlene,davvero?È una notizia...
Splendida,stava per dire,preso dall'allegria,ma poi ricordò,e il sorriso sparì dal suo volto.
-Ma se tu te ne andrai...il bambino lo fará con te...
Boccheggiò,sconvolto.
-Mi dispiace Sirius.
sospirò lei,mentre le lacrime scorrevano sulle sue guance.
-No,Marlene...non devi dispiacerti-la tranquillizzò lui,che piangeva-come avresti voluto chiamarlo?
Chiese poi,cercando di simulare un sorriso.
-Elizabeth,se fosse...fosse stata una f...femmina-Marlene tossì rumorosamente,mentre il sangue si faceva più copioso-poi l'avrei chiamata Lizzy.
Sorrisero entrambi.
-E se fosse stato maschio?
Ipotizzò Sirius.
-Harry.
Rispose Marlene,la voce che scemava.
-Lo avrei c..chiamato Harry.
Concluse.
-Sono dei nomi splendidi.
Concordò Sirius,che,notando la tosse più frequente di lei,il sangue,la voce che via via se ne stava andando,le strinse la mano.
-Stai con me.
La pregò,tra le lacrime.
-Sei stato il mio primo amore,e l'unico che abbia mai amato-bisbigliò lei,con dolore-e ti amo,Sirius Black.
-Non dirlo come se mi stessi lasciando.
Pianse Sirius,disperato,i vestiti colmi del sangue di Marlene.
Tuttò ciò furono le sue ultime parole,il suo ultimo respiro,il suo ultimo bacio,e il suo ultimo battito.
Marlene lasciò quel mondo,gli occhi color cioccolato spalancati,il volto pallido,ma bella come lo era sempre stata,e come tutti l'avrebbero ricordata.
Sirius scoppiò in lacrime,tenendola fra le sue braccia.
-No!-gridò
-No!
Continuava a dire,con un grido tanto straziante da poter spezzare un cuore.
-Marlene!Marlene ti prego...
continuava a supplicare,nonostante lo sapesse,nonostante sapesse che non avrebbe più potuto parlarle,non avrebbe più potuto baciarla,abbracciarla,sentire il suo profumo;la mattina si sarebbe svegliato senza lei accanto,la sera si sarebbe addormentato senza il suono della sua voce,e la notte non avrebbe dormito,con il pensiero che lei non c'era più.
Sirius continuava a gridare disperato,piangendo,e stringendola a sé.
"Finché morte non ci separi"
Citavano le promesse.

Fatto il misfatto-[Harry Potter 1970]Where stories live. Discover now