Capitolo 56-La nascita di un'amicizia.

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Marlene aveva il cuore che le esplodeva nel petto,un sorriso le comparve sul volto mentre camminava per i corridoi,le gambe tremavano e le sembrava di essere fuori dal suo corpo tanta era l'emozione.
Sarebbe andata da Sirius,il suo sorriso,la sua stretta solida,il suo sguardo attento,i suoi zigomi alti,le sue carezze.
Arrivò alla porta della camera di James e bussò.
Ad aprire fu proprio Sirius,e Marlene fece per rivolgergli un sorriso enorme,avrebbe potuto abbracciarlo o baciarlo addirittura per la felicitá.
E poi vide qualcuno.
Era una ragazza.
E non le importava chi fosse,come fosse,o perché fosse lì.
Quella ragazza non era lei.
Guardò lei e poi Sirius,che teneva una sigaretta fra le dita,lo sguardo indecifrabile.
-Marlene...
Sussurrò lui.
-Non importa.
Tagliò corto Marlene,con le lacrime che le bruciavano gli occhi,mentre si mordeva fortemente il labbro,e si voltò per andarsene.
Sirius la prese per il polso,e lei lo tirò via.
-Marlene,posso spiegarti!
-Lasciami stare!
Gridò lei,correndo via.

Corse via,gli occhi appannati dalle lacrime,una stretta al cuore,si scontrava con chiunque e non le importava.
Quando qualcuno le si presentò davanti,e la chiamò per nome.
-Marlene?
Domandò,e lei alzò brevemente gli occhi.
Era James Potter,pacato come sempre,la spilla da caposcuola appuntata al petto.
-Per Godric che ti è successo?
Chiese comprensivo.
-Potter,mi spieghi cosa ci fa Black nella TUA camera con...con una ragazza!?
Gridò Marlene.
James non rispose,perché stava guardando oltre di lei.
-E tu perché staresti piangendo?
La apostrofò Sirius,e Marlene si voltò verso di lui.
-Non...non parlarmi mai più Black...
Balbettò lei senza parole.
-Mi dici che problema hai!?Io e te non stiamo insieme!Me lo hai detto tu,categoricamente.Hai preferito quel corvonero mezzo fauno che si mette le bretelle verdi a me!
La accusò Sirius.
Marlene era stata con Keegan per un mese.
O almeno,ci aveva provato.
Keegan sapeva essere terribilmente noioso,non l'aveva mai voluta baciare o minimamente accarezzare,e non era per Marlene.
-Questo non significa che puoi farti ogni ragazza della scuola nella camera del TUO migliore amico!
Gridò lei furiosa,sfoderando la bacchetta.
-Abbassa quell'affare Mckinnon.Ma per chi mi hai preso!?Io non mi faccio ogni ragazza della scuola,sei tu,che non appena mi vedi con qualcun altra,inizi a urlare come una pazza!
Si difese lui.
Marlene era senza parole,il cuore batteva troppo forte e le sue guance erano paonazze,ma Sirius parlò per lei.
-E so anche perché.
-Ah sì?
Lo apostrofò Marlene,guardandolo furiosa.
Intanto un ampio gruppo di ragazzi si era soffermato a guardarli.
-Sirius,meglio andare...
cercò di dire James,ma Sirius lo bloccò con un gesto della mano.
-È perché sei gelosa.
Rispose Sirius.
-Io?Gelosa!?E perché mai...
-Te lo dico io-la interruppe Sirius,avvicinandosi a lei,e Marlene quasi indietreggiò.Sperò quasi che la baciasse o la stringesse a sé,dimenticando tutto,ma scacciò subito quel pensiero-perché sei stata la mia prima volta,e vorresti essere l'ultima.
Quello fu il colpo finale.
A Marlene sembrò che le gambe stessero per crollare,voleva sparire,e non ce la faceva.
Gli altri studenti trattennero il fiato per la sorpresa,alcuni soffocarono delle risatine,altri parlottavano fra di loro.
"La Mckinnin se l'è davvero fatta con Black?","Faceva tanto la difficile ma in realtá è una sgualdrina come tutte" "Black l'ha sbandierati a tutti".
Bisbigliavano.
E questo Marlene non riusciva a reggerlo.
-Era una cosa nostra-rispose con voce tremante-non avresto dovuto dirlo a nessuno.
La voce era ridotta ad un sussurro,le labbra tremavano.
A Sirius spezzava al cuore vederla così,ancor più se sapeva che la causa era lui.
-Mi hai detto che non ti sei pentita,allora perché non vuoi che gli altri lo sappino?
Proseguì però.
-Sirius,ora basta,smettila.
Intervenne James,tirando via Marlene,che voleva solo piangere.

James aveva portato Marlene nella sua camera da prefetto,l'aveva fatta sedere sul tappeto,difronte vi era il camino.
Le aveva offerto una cioccolata calda,e le aveva prestato dei fazzoletti.
-Credevo almeno di piacergli.
Disse Marlene,guardando le fiamme bruciarle gli occhi.
-Ed è così infatti.Tu gli piaci,e molto.Sirius ha solo bisogno...deve capire che è normale provare certe emozioni.
La consolò James.
-È colpa mia.Non dovevo rifiutarlo.
Si accusò Marlene.
-Marlene,non...
-Promettimi una cosa James.
lo interruppe lei,e James parve sorpreso.
-Certo,dimmi pure.
Fece,comprensivo.
-Chiedi a Lily di uscire.Rendila felice,dille che la ami.
James sembrò,se possibile,ancor più sorpreso.
-Le vuoi davvero così tanto bene?
Chiese James.
-Tu la ami davvero così tanto?
Fece Marlene,e i due risero.
-Hai ragione.Domani lo farò.Glielo chiederò.
Disse poi James
-Oh,sì,ma devi sapere alcune cose riguardo l'appuntamento perfetto per Lily Evans...
E così,James e Marlene,passarono la serata a parlare dell'appuntamento fra James e Lily.
Poi la conversazione sfociò nel quidditch dunque sui professori e poi sulla loro vita,qualunque argomento trovassero.
Risero mangiando Marshmellow e cioccolata calda,davanti al focolare.
E fu lì.
Proprio in quella stanza,su quel tappeto,difronte a quel camino,che nacque un'amicizia.
Un'amicizia mai prevista o immaginata.
Un'amicizia così semplice e pure che chiunque avrebbe invidiato.

Fatto il misfatto-[Harry Potter 1970]Where stories live. Discover now