Capitolo 70-La missione di Regulus.

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Bellatrix era seduta su di una sedia in mogano,i piedi sul tavolo.
-Togli i tuoi sudici stivali dal mio tavolo,Bellatrix.
Gli intimò Lucius,l'espressione disgustata.
-S...scusate...
Disse una voce terribilmente fastidiosa.
-Cosa vuoi,codaliscia?
Gli chiese una voce,gelida.
Quella di Mulciber.
-P...posso andare?È da un po'di giorni che non mi faccio vedere.Credo..credo inizino a sospettare...
chiese lui.
Evan Rosier lo guardò velenoso.
-Vattene.Ci sei stato alquanto inutile.Sarai richiamato quando crederemo potrai fare qualcosa di utile.
Lo congedò,e Codaliscia improvvisò un inchino goffo,mentre Rosier scuoteva la testa.

Mentre Peter fece per andarsene,qualcuno lo prese per una manica e lo trascinò in un sudicio stanzino.
Peter prese a dimenarsi,mentre l'altro gli bloccava la bocca con la mano.
-Zitto,idiota,sono io,Regulus!
Lo avvisò,facendolo voltare.
-R...Regulus,m...mi ha..hai sp...p...aventato.
Balbettò lui.
-Ascolta-Regulus ignorò il commento di Codaliscia-ascoltami,ho poco tempo,e probabilmente non mi rivedrai.Mai più.
Peter lo guardò interrogativo.
-Ricordi tutte quelle ricerche,quei miei sospetti su Lord Voldemort?
Gli chiese Regulus,e Peter rabbrividì nel sentire pronunciare quel nome.
-Shhh!Non dirlo...
Lo ammonì.
-Non me ne frega nulla,Peter!-sbottò Regulus-rispondimi.
-S...sì...ti hanno portato a...a qualcosa?
Volle sapere,e Regulus annuì.
-D...davvero?
Peter gli si avvicinò come a volerlo esaminare.
-E levati!-fece Regulus,infastidito-non posso dirti cos'ho scoperto,ma devi sapere che io ora possiedo una cosa importante per lui.È parte del suo segreto.E lo nasconderò.
Gli disse Regulus,ma Peter non pareva capire.
-Devi solo ascoltare le mie parole-gli fece notare Regulus-probabilmente non tornerò vivo,Peter,ma non mi importa.Odio me stesso,odio la mia vita.Sono pentito delle scelte che ho fatto,e non mi importa,ma devo assicurarmi di una cosa,prima di andare...
Regulus prese un respiro profondo e guardò Peter supplichevole.
-Peter,ti prego,tu hai persone che to vogliono sinceramente bene,ti proteggono.Fai la scelta giusta.Questo non sei tu.Non farti condizionare dagli altri.Sei l'unico che possa salvarsi.
Peter sembrava inebetito,sembrava non capire.
-Non serve che tu mi risponda.Ma basta che tu abbia capito.Addio,Peter.
Lo congedò Regulus,sgusciando via.
Peter rimase lì,senza parole,stordito da quanto accaduto.

Quando tornò alla tenuta in campagna di Mary,credeva di trovare i suoi amici,ignari di tutto tranquillamente riuniti al tavolo.
Ed evidentemente si sbagliava.
Quando entrò,sembrava esserci il panico più totale.
Erano tutti in lacrime,chi più chi meno,altri furiosi,altri assolutamente sconvolti.
Il primo a notarlo fu Sirius,ed anche lui aveva gli occhi rossi.
Ma pareva furioso.
Si avventò su di lui,lo prese per il bavero e lo sbatté con forza al muro,puntandogli la bacchetta dritta al cuore.
-Dove sei stato?
Gli sibilò,guardandolo con rabbia,mentre un ciuffo gli ricadde sugli occhi.
-Dove cazzo sei stato!?
Gridò poi,mentre Peter sussultò,gemendo spaventato.
-S...Sirius...ti prego...io...
Lo supplicò.
-Esci sempre.Sera,mattina,pomeriggio.Vuoi dirmi dove vai?Ci lasci sempre e non te ne frega di nessuno.Dov'eri quando siamo andati a salvare Mary?E quando siamo andati a trovare in ospedale lei ed Emmeline?Eh?
Continuò a gridare.
-C...cos'è successo?
Chiese Peter,cercando di far finta di nulla.
-Cos'è successo!?Cos'è successo!?
Intervenne Remus,avvicinandosi.
-Mary è morta!Ecco cos'è successo!
Urlò.
Anche lui,Remus,il ragazzo ragionevole e razionale gridava,preso dalla furia,dalla tristezza,dall'incredulitá.
-Cosa...-bisbigliò Peter.Sapeva che Mary era tenuta prigioniera,ma non era al corrente della sua morte.Non sapeva cosa dire-come...
Sirius lo lasciò,e lui cadde rumorosamente sul pavimento.
-Sirius,lascialo.
Intervenne la Mcgonagall,anche lei in lacrime.
-A lui penseremo dopo.
Aggiunse,guardando Peter con sospetto.
Peter rimembrò le parole che Regulus gli aveva detto.

"Peter,ti prego,tu hai persone che to vogliono sinceramente bene,ti proteggono.Fai la scelta giusta.Questo non sei tu.Non farti condizionare dagli altri.Sei l'unico che possa salvarsi"

Tutti sospettavano di lui,ormai,chi più chi meno.
Mary era stata rapita e lui non aveva fatto nulla.
Non sapeva come fosse morta,ma intuì che fosse a causa della prigionia,delle torture.
Il senso di colpa gli attanagliò lo stomaco.

Marlene era rimasta sdraiata nel letto cigolante per tutto il giorno.
Il cuscino era pieno di lacrime,i suoi capelli disordinati sparpagliati su di esso,le guance arrossate.
Sirius si mise accanto a lei,togliendole i capelli dal viso,stringendola a sé,baciandole la tempia.
Marlene si voltò,e a Sirius faceva male al cuore vederla in quello stato.
Tirava su con il naso e piangeva,aveva continuato così per ore ininterrotte.
Sirius continuava ad accarezzarle la guancia,mentre lei gli si accoccolava.
-Come ti senti?
Chiese Sirius,gli pareva la domanda meni sbagliata da fare.
-Non lo so.Vuota,forse.Scioccata.
Rispose Marlene,fra i singhiozzi.
-So che riuscirai a superare tutto,Marly.
La rassicurò Sirius.
-Sai che odio quandi mi chiami così.
Brontolò Marlene.
-So che sotto sotto ti piace.
Ironizzò Sirius.
-Non guardarmi.Sono brutta quando piango.In più ho una felpa smessa e i capelli spettinati.
Gli richiese Marlene.
-Non mi interessa.Potrai anche vestirti con un sacco o avere i capello a zero.Ti amerò lo stesso.
Marlene alzò lo sguardo dorato su di lui.
-Davvero?
-Davvero.E vorrei anche dimostrartelo,ma ho paura...
Disse Sirius,e Marlene rimase perplessa.
-Cosa intendi?
Volle sapere lei.
-Io voglio sposarti,Marlene.Voglio che tu sia mia per sempre.
Ammise Sirius.
-Sirius...
-Lo so,Marlene.-la interruppe lui,alzandosi a sedere sul letto-so che abbiamo soltanto diciannove anni,che siamo troppo giovani per capire cose sia l'amore,ma...io ti amo.E non sono mai stato più sicuro di altro.E quando tutto questo sará finito...
Sirius frugò nella tasca e prese l'anello,dunque una cordicella di stoffa che aveva trovato su un vecchio comodino;insierì l'anello all'interno e la mostrò a Marlene,che aveva le mani sulla bocca per la sorpresa.
-Sirius,mio Dio...
Riuscì soltanto a dire.
-Posso?
Chiese lui,e Marlene annuì,raccogliendo i capelli.
Lasciò che Sirius le mettesse quel filo al collo e lo allacciasse con delicatezza.
-Marlene Mckinnon,quando tutto questo finirá,vorrai diventare mia moglie?
Le chiese Sirius,e Marlene riuscì quasi a sorridere fra il pianto,annuendo con energia.
-Sì.Sì.Sì.Ti amo Sirius Black,e sempre lo farò.
Promise,gettandosi al collo di Sirius.
-Voglio scappare via con te,Sirius.
Disse poi Marlene,dopo averlo baciato.
-Cosa?
-Scappiamo via,Sirius.Scappiamo via da tutto questo,e Voldemort non verrá a cercarci.Avremo un futuro.Ci sposeremo,staremo bene...
Sirius la bloccò.
-Marlene...e l'ordine?Non possiamo...
-Lo so-lo interruppe lei-ma anche loro potrebbero scappare.Remus,Lily e James,Dorcas ed Emmeline,Frank ed Alice.Andiamocene via,Sirius.
Lo supplicò Marlene.
Sirius la fece stendere sul letto e si mise accanto a lei.
-Dormi,Marlene.
-Io voglio davvero fuggire.
Insistette lei.
-E anche io.Ma non possiamo abbandonarli.Posso solo prometterti che un giorno avremo il nostro per sempre felici e contenti,okay?
-Okay.
Rispose Marlene senza esserne davvero sicura.
Crollando nel sonno.

Fatto il misfatto-[Harry Potter 1970]Where stories live. Discover now