Capitolo 49-A casa.

1K 55 22
                                    

Quella sera tutte rimasero in religioso silenzio,osservando preoccupate Marlene,e infine si diedero presto la buonanotte.
Lily si era accostata al letto della sua migliore amica,che singhiozzava da ore ormai,e non si addormentava.
Si sedette accanto a lei e le scostò i capelli dal viso.
-M...Mar,posso dormire qui con te?
Le chiese,e vide Marlene annuire.
Lily si sdraiò sotto le coperte,e cercò di parlare all'amica,la voce dolce.
-Cosa ti è successo,Marlene?
Sospirò.
-Lily...-Marlene si voltò verso di lei,guardandola dritta negli occhi-hai mai provato una sensazione che ti sembra voglia portarti via il cuore,l'anima?
Chiese Marlene,e Lily la guardò con inquietudine.
-Mar,mi stai preoccupando,davvero,dimmi cosa succede.
Sussurrò Lily.
-Ho perso la mia verginitá,Lily.
Ammise infine,e le sembrò di aver eliminato un peso enorme.
-Marlene,nessuno ti ha...
stava domandando Lily,spaventata.
-No,nessuno,ma sono stata io a volerlo,eppure...mi sento così in colpa.
Raccontò Marlene.
-Se non vuoi dirmi chi è il fortunato,dimmi almeno se lo ami.
Sorrise Lily,accarezzando una guancia di Marlene.
-Non lo so.Come si chiama quando senti lo stomaco contorcerti ogni volta che lo vedi?Quando ci pensi sorridi,ti manca il respiro,e vorresti solo baciarlo e sentirti tra le sue braccia...
Marlene stava parlando senza più interrompersi.
-Vuol dire essere innamorati-la interruppe Lily,ridacchiando-e so anche di chi stai parlando.

Il giorno dopo,Marlene aveva un'espressione costantemente assente,i capelli in disordine,e una stanchezza infinita,mentre sedeva al banco,cercando di ascoltare la lezione.
Sirius aveva cercato il suo sguardo per tutto il tempo,e continuava a far svolazzare areoplanini di carta con scritto "Parlami,ti prego".
Dopo le lezioni,Marlene,andò dal cercatore di corvonero che la fissava ad ogni partita.
Le aveva chiesto di uscire due volte,e due volte lei aveva dato la stessa risposta:"ci devo pensare".
Andò da lui e gli sorrise come meglio poteva.
-Ciao.
Lui le sorrise di rimando;aveva gli occhi di un blu così scuro da parer neri,e i capelli castani e lucidi,un sorriso ampio.
-Ciao,Marlene.
-Non sei arrabbiato con me,Keegan?
Chiese lei.
-Arrabbiato,e perché mai?
Chiese lui con strana calma.
-Oh,giusto,voi corvonero mantenete la pace e la calma eterna...
Rise Marlene,ma lui sembrò non capire,e la guardò con sguardo interrogativo.
-Non importa-tagliò corto lei-comunque,ho una risposta da darti.
-Oh,è vero,temo che me ne fossi scordato,ma ora rammento.
Commentò lui.
-Rammento?
Ripeté Marlene.
-Sì,ora ricordo-tradusse lui-allora,vorresti uscire con me?
Chiese poi.
-Oh,ecco,era a proposito di questo...sì,ho deciso che voglio uscire con te.
Accettò Marlene.
-La tua risposta mi reca molta gioia,mia splendida fanciulla.Ci vediamo presso la torre d'astronomia al fine,?
Le chiese Keegan,baciando la mano di Marlene.
-Ma...ma certo!
Esclamò lei,che non aveva la più pallida idea di cosa stesse parlando,e sgattaiolò via,quando sentì qualcuno bloccarla.
Si voltò e,con un tuffo al cuore,riconobbe Sirius.
-Marlene,per favore,parlami,dimmi qualcosa,io...
-Lasciami in pace,Sirius,per favore.
Lo supplicò lei,correndo via.

Quando tornò in camera si sfilò via la divisa,indossando dei jeans smessi e una felpa,raccogliendo i capelli in uno chignon spettinato.
Stava mettendo qualche vestito in una valigia,quando Dorcas entrò in camera.
-Marlene,vai da qualche parte?
Chiese.
-Vado a trovare mio padre,resto da lui questo fine settimana,Tommy ha bisogno di me.
La avvisò Marlene.
-Va bene-rispose Dorcas-tu...tu stai bene?
Volle assicurarsi poi.
-Sì.-Marlene si voltò verso Dorcas,simulando un sorriso-ma,devo chiederti una cosa...
-Dimmi tutto.
-Lo conosci un posto chiamato "il fine"?
Le domandò Marlene.
-Perché?
-Oh,nulla di che,devo vedere un ragazzo prima di partire,ma mi ha detto di vederci al fine...solo che non ho la minima idea di cosa sia.
Raccontò Marlene,e Dorcas scoppiò a ridere.
-Marlene...il fine è il tramonto,ti ha chiesto di incontrarti al tramonto.
Spiegò,e Marlene si fece tutta rossa.
-Oh!Ehmm...
Non sapeva cosa dire.
-E ti consiglio ache di sbrigarti,non sará fra molto.
Le consigliò Dorcas.
Marlene la abbracciò,dandole un piccolo bacio sulla guancia,e partì.

Keegan la aspettava alla torre di astronomia,e sembrava anche fosse lì da un po'.
-Keegan...scusa il ritardo...
Stava dicendo Marlene,il fiato corto.
-Oh,non ti crucciare,mia dolce Marlene,vieni pure qui accanto a me.
La invitò Keegan,e Marlene si stava chiedendo come mai riuscisse ad avere tutta quella calma snervante.
-Purtroppo non posso restare per molto,devo patire e andare da mio padre fra poco.
Lo avvisò lei.
-D'accordo,non c'è problema alcuno,mi basteranno una manciata di minuti per discorrere con te.
La rassicurò lui.
-Allora,Keegan,come mai hai deciso di giocare a quidditch?
Gli domandò lei per introdurre un argomento.
-Mi diletta assai come attivitá...ha un fascino tutto suo,anche se,devo ratificare,non reggo coloro che si emozionano troppo,fino a strepitare come degli ossessi.
Raccontò Keegan.
Marlene stava pregando che lui smettesse di usare quel lessico.
-Non ti vedo come tipo da quidditch,sembri un ragazzo a cui piace più...leggere,ad esempio.
Osservò Marlene.
-Non erri,infatti.Mi piace molto leggere,e tu,leggi?
I due continuarono la conversazione per circa dieci minuti,e Keegan sapeva essere interessante quando non parlava come i satiri.
-Devo andare,ma sono stata bene.
Disse infine Marlene.
-Mi addolora lasciarti,Marlene.
Sospirò lui.

Marlene arrivò a casa la sera tarda,ed ormai suo padre era giá al lavoro.
Ad aprire fu il piccolo Tommy,suo fratello minore.
-Marlene!
Esclamò lui colmo di gioia,stringendo la sorella.
Marlene gli accarezzò il capo.
-Ciao,Tommy-poi lo prese in braccio-oh,mi sei mancato così tanto!
-Anche tu,tantissimo.
Marlene tentò di metterlo giù,ma lui non dava segno di volersi staccare.
Marlene entrò quindi in casa con lui in braccio,e salì le scale,depositandolo sul letto.
-Non ti ricordavo così appiccicoso.
Rise lei,facendogli il solletico.
-Marlene,Marlene,raccontami tutto!
Gli richiese Tommy.
-Va bene,ma dimmi,ti sei lavato i denti,Tommy?
Volle assicurarsi Marlene.
-Oh.
I due passarono insieme il resto della serata,Marlene era esausta,ma Tommy non voleva addormentarsi,ed anzi sarebbe voluto rimanere lì ad ascoltarla per sempre.

Fatto il misfatto-[Harry Potter 1970]Where stories live. Discover now