Capitolo 32-La mappa del malandrino.

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Era mattina presto,a casa di James Potter,e il leggero sole stava sciogliendo un po'della tanta neve che era caduta dovunque.
I quattro ragazzi si svegliarono intorno alle undici di mattina,e dopo essersi saziati con una grossa colazione da parte della signora Potter,si rintanarono in camera.
James era divaccato sul letto,e fu il primo a parlare.
-Sapete a cosa stavo pensando?
-A Lily Evans sotto la doccia?
Indovinò Sirius.
James si alzò subito.
-No,pervertito del cavolo.
Negò James.
-Pft...come se non ci avessi mai pensato.
Disse Sirius.
-E tu come fai a saperlo?
Chiese Peter curioso.
-Perché io leggo nel pensiero Peter.So anche cosa stai pensando in questo momento.
Lo derise Sirius con affetto.
-Cosa!?
Esclamò Peter preoccupato.
-Ti sta prendendo in giro,genio.
Lo tranquillizzò Remus.
-Il solito guastafeste.
Lo apostrofò Sirius.
-Okay...possiamo tornare a quello che stavo dicendo?
Li richiamò James.
-Dicci.
Lo incitò Remus.
-Bhè,siamo un gruppo formidabile.Siamo anche degli animagus,ora,e dovremmo avere anche un'altra cosa che ci unisca.
Incominciò.
-Ovvero?
Volle sapere Sirius.
-Bhè,potremo dare dei nomi ai nostri animagi.E potremo creare qualcosa di tutto nostro.
Propose.
-Qualcosa tipo...
Chiese Remus.
-Bhè,noi siamo degli esploratori,degli avventurieri!E cosa hanno tutti gli avventurieri?
Chiese James.
-Una divisa?
Indovinò Peter.
-Ma no!Una mappa!
Esclamò James,ma i suoi amici non sembravano seguirlo.
-Dobbiamo creare una mappa con tutti i luoghi di Hogwarts.
Disse.
-Tutti.
Sottolineò poi,alzando un sopracciglio.
-E se ci mettessimo come delle pedine?Tipo Silente.Sapremo cosa fa ogni giorno e tutto il giorno.
Sorrise Sirius,affascinato dall'idea.
-Esatto!
Esclamò James euforico.
-Ma deve avere una parola d'ordine per essere chiusa ed aperta,una che sappiamo solo noi.
Propose anche Remus.
-Oh sì!Sono fiero di voi!
Disse James felice.
-Peter?Tu hai qualche proposta?
Domandò poi.
Peter li guardò ad occhi sbarrati.
-Potrai osservare i movimenti di Lily così da incontrarvi sempre "casualmente"?
Chiese tutto d'un fiato.
Pensò che i suoi amici scanzassero l'idea,ma James pareva ancor più fumentato.
-Peter,amico mio,sei un genio!
-Oggi andremo ad Hogsmeade,a cercare fogli incantati o roba del genere,e mentre camminiamo pensiamo a dei soprannomi!
Decise James.

Infatti,quel pomeriggio,afferrarono le giacche pesanti,e si diressero ad Hogsmeade,con la metropolvere,ed entrarono in un negozio di libri e penne e simili oggetti scolastici.
C'erano penne anti-copiatura,fogli in cui scompariva l'inchiostro,penne che scrivevano da sole,calderoni,e provette.
Remus iniziò ad esaminare le varie pergamene,e ne prese una decina,le più grandi,e dal colorito giallognolo.
James e Sirius iniziarono a giocare con le penne,spruzzando inchiostro ovunque,e Remus tossì per richiamare la loro attenzione.
-Ragazzi,potreste,ecco...essere più civili?
Chiese.
-Ho trovato i fogli,comunque.
-Ottimo!-Esclamò James-io ho trovato qualche penna.Ne ho presa una in cui si cancella l'inchiostro a contatto con la carta,e una matita simile,poi ne ho prese altre due che...
-Molto interessante,ma abbiamo un problema.
Lo interruppe Sirius.
-Innanzitutto:chi disegna tutta quella roba?E poi...conoscete degli incantesimi per farla funzionare a nostro comando?
James fece una risata sonora,come fosse una domanda sciocca.
-In vita mia ho stregato così tanti oggetti e lanciato talmente tante fatture che ormai ho perso il conto.
Li informò.
-Ottimo James,allora potresti aggiungere la tua mappa alla lista.
Sorrise Remus.
-Ragazzi,possiamo andare?La commessa del negozio mi spaventa...
Chiese Peter,con voce tesa.
-Certo testa di legno,tranquillo.
Lo rassicurò Sirius.
I quattro pagarono,lasciando la commessa sospettosa.
Mentre percorrevano le vie di Hogsmeade,si accese una discussione.
-Ci chiameremo i ragazzi più fichi di Hogwarts.
Stava dicendo James.
-No.Metteremo le nostre iniziali.
Insisteva Sirius.
-James,non ci chiameremo "i ragazzi più fichi di Hogwarts".
Lo riprese Remus.
-Hai ragione-concordò James-solo io sono il più fico di Hogwarts.
Sirius scoppiò a ridere.
-Ma perfavore,non c'è ragazza che non vorrebbe toccare i miei capelli neri e fluenti!
si pavoneggiò Sirius,con una smorfia.
-Cosa ne dite dei malandrini?
Propose Peter,ma gli altri erano troppo occupati a discutere.
-Ci serve un nome semplice ma carino.
Obiettava Remus.
-Allora gli strafichi va bene?
Sbottò James.
-Assolutamente no!Si capirebbe che siamo noi.
Gli impedì Sirius.
-Io trovo che "malandrini" sia carino...
Continuava Peter.
-E animagus?
Propose Sirius.
-Sei matto?Se qualcuno la vedesse desterebbe molti sospetti,vi devo ricordare che non siete registrati e potete passare un mucchio di guai?
Lo ammonì Remus.
-Se non vi piace malandrini...
Proseguì Peter,ma anche questa volta fu interrotto.
-Forse è meglio se prima pensiamo ai nostri nomi singolarmente.
Propose James.
-Si,hai ragione.
concordò Remus,dunque Sirius.
-Okay,questa volta ho dei nomi stupendi in serbo,nomi riferiti ai nostri fantastici animagi...
Cominciò James.
-James,io non sono un animagus.
Gli ricordò Remus.
-Per questo ti chiamerai "Lunastorta".
Sorrise James,e Sirius scoppiò a ridere.
Remus non pareva d'accordo,ma rinunciò poco dopo,e alla fine iniziò a piacergli.
-Okay,ma tu ti chiamerai ramoso.
-Come?
Domandò James.
-Sei tanto fiero delle tue corna,sono la cosa più visibile nel tuo essere cerbiatto,e ricordano dei rami.E i rami sono ramosi.
Spiegò Remus,e anche questa volta Sirius rise.
-Siete molto bravi a inventarvi nomi orrendi,ma devo dire che non sono affatto male.
Disse.
-Allora senti questa...felpato.
Gli disse James.
-Assolutamente sì!
Accettò Sirius.
-Peter,vecchio mio,tu come ti vuoi chiamare?
chiese poi James,e tutti lo guardarono.
-Codaliscia?...
Bisbigliò Peter.
Tutti lo guardarono,poi annuirono,contenti anche del suo nome.
-Bene.Monsieur Lunastorta,Codaliscia,Felpato,e Ramoso,sono fieri di presentarvi la mappa...
Annunciò James.
-Del malandrino.
Aggiunse Peter.
-Cosa?
Domandarono Remus,James,e Sirius tutti in coro.
-Pensavo che potremmo chiamarci Malandrini,sapete...
Bofonchiò Peter,e la sua idea piacque a tutti.
Dopo una burrobirra,tornarono a casa soddisfatti,e cominciarono il loro progetto.
Incollarono i pezzi,li modellarono,li studiarono,e ci impiegarono ore solo per dare una forma concreta.
La sera iniziarono a scribacchiare,ed abbozzare di tutto,e si addormentarono esausti su quell'ammasso di carta.
Ci impiegarono i giorni,tutti i giorni che stettero assieme,sfogliarono libri per cercare fatture per incantare la mappa,e riuscirono a completarla solo tornando ad Hogwarts,potendo così stregarla,esattamente come volevano.
"Monsieur Lunastorta,Codaliscia,Felpato,e Ramoso,sono fieri di presentarvi la mappa del malandrino"

Fatto il misfatto-[Harry Potter 1970]Where stories live. Discover now