Capitolo 52-Il marchio nero.

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Qualche minuto prima...
-Evan,tu resta qui,io vado ad assicurarmi che Alecto e Amycus stiano ancora facendo la guardia fuori.
Bisbigliò Wilkes.
-No,devi restare qui,non posso farlo da solo con Black.
Lo fermò Evan.
-Dio mio,Rosier,non ci vuole una scienza.
Lo riprese Wilkes infastidito.
-Black potrebbe ritirarsi da un momento all'altro,sai com'è fatto quel codardo,e non voglio prendermi una probabile colpa solo io per questa cosa.
Replicò Rosier,e Wilkes roteò gli occhi.
-Non ci saranno fallimenti,te l'ho detto.Se questa sera avremo successo il signore oscuro avrá fiducia in noi.
Gli ricordò Wilkes.
-E se avremo successo io sarò quello a prendermi più meriti.
Borbottò Rosier,che diede una spallata a Wilkes e si mischiò fra la folla.
Wilkes uscì dalla porta sul retro,dove vi erano Alecto e Amycus che stavano discutendo.
-Che state facendo,idioti!?
Ringhiò Wilkes,afferrando Amycus per il colletto.
-Alecto mi sta rubando il compito!
Si lamentò Amycus,guardando la sorella in cagnesco.
-Il signore oscuro non vuole poppanti fra i suoi seguaci!Vedete di comportarvi in modo maturo.
Li rimproverò Wilkes,lo sguardo sprezzante.
-E tu,Alecto,non hai bisogno di attirare la mia attenzione,ti ho giá detto che non sei più la mia puttana.
Aggiunse poi.
-Non voglio attirare la tua attenzione,Wilkes-lo corresse lei-non me ne importa un bel nulla ormai,c'è qualcun altro che mi dedica le sue.
-E chi sarebbe,quel moccioso di Black?
Ghignò Wilkes.
-Non è un moccioso,è il meglio fra tutti voi,e poi è adorabile.
Wilkes rise amaramente.
-Non me ne frega niente,divertiti con quel bambino,ora non rovinate i piani,siamo intesi?
Chiese Wilkes,che guardò attentamente i due e poi rientrò.

Evan era salito al piano di sopra,dove lo attendevano Peter e Regulus.
-Codaliscia,Black,siete pronti?
Volle assicurarsi.
Peter tremava.
-Io...io...siete...siete sicuri di volerlo fre proprio questa sera?Non potete...che so...rimandare?
Peter volle subito rimangiarsi quelle parole,perché Evan lo guardò velenoso e poi tuonò:
-RIMANDARE!?Ci stai o no,Pettigrew!?Tu ricordo che se rifiuti...-Evan si avvicinò pericolosamente a lui-ti ammazziamo.
Gli intimò,e Peter deglutì.
-Sì sì,però...potrebbero nutrire dei sospetti,non mi vedono da un po'...non credi che questo sia tradire?
Evan rise amaramente.
-E cosa ti importa?Devo ricordarti come ti schiacciano quei tre?
-Evan,forse sarebbe meglio tagliarlo fuori se non vuole farlo,lasciagli del tempo per...
Stava proponendo Regulus,ma Evan lo afferrò violentemente.
-Lo stai difendendo,Black?Vuoi che ammazziamo pure te?Hai quattordici anni e giá sei in grado di fare certe cose,lui ne ha diciassette,per Salazar,possibile che è così ottuso?
Ringhiò con un volto da far paura.
Poi cercò di calmarsi e lasciò Regulus.
-Aspettate che Amycus dia il segnale,e quando lo fará,agite subito!Tutto chiaro?
Ricordò loro ancora Evan.
Peter annuì freneticamente.
-Tutto chiaro.
Rispose invece Regulus con fermezza.
-Bene,prendete le posizioni.Tu,Black,comincia per primo,quando ci sará abbastanza caos,Pettigrew,prosegui,poi corri fuori.
Evan li congedò,e imboccò il corridoio che accedeva al tetto.
-Peter,stai bene?
Gli chiese Regulus.
Peter srava tremando,aveva il cuore in gola.
-Se non lo faccio mi ammazzano sul serio?
Volle sapere.
-Non lo so,ma di certo non ti lasceranno illeso.
Rispose sinceramente Regulus.
-Grazie per la consolazione.
Borbottò Peter.
-Osi prendertela con me,Pettigrew?Sei tu che hai aderito a tutto questo,ti hanno avvisato.Dal momento in cui accetti non puoi più uscirne.
Commentò Regulus aspramente.
-E tu perché hai aderito?
Volle sapere Peter.
-Per il tuo stesso motivo.Avevo paura del fallimento,di sentirmi costantemente una nullitá.
Rispose semplicemente Regulus,mentre accendeva una sigaretta,e poi se la portò alla bocca,notando che Peter lo guardava.
-Vuoi?
Chiese.
Petrr scosse violentemente la testa.
-Non posso,insomma..
Regulis fece una risata amara.
-Non puoi fumare ma aderisci al movimento di mangiamorte?Sei incoerente.-commentò-e ora preparati.

Evan salì sul tetto,il vento freddo gli scompigliava i capelli,pungendogli la pelle pallida,e impugnò con forza la bacchetta nella mano,affondando le unghie sul palmo.
-Non ti deluderò...no,non deluderò più nessuno,no,no...ora mi rispetteranno...tutti quanti...
Bisbigliava,con un ghigno quasi folle.
E poi,ecco il segnale.
Amycus puntò la bacchetta verso l'alto,e delle scintille rosse volarono in cielo.
Allora Evan fece lo stesso puntando la bacchetta verso il cielo notturno,ma,a contrario di Alecto,evocò il marchio nero.
Spuntò in cielo,imponente e terrificante,il serpente che strisciava fuori dal teschio.
Dentro,Regulus gridò a Peter
-ORA!
Regulus corse di sotto e pronunciò differenti:
-Bombarda Maxima!
Creando scompiglio,alzando un polverone,dunque continuò.
-Incendio!
E alcuni luoghi presero fuoco.
-ORA,PETTIGREW,MUOVITI!
Peter,con la bacchetta che tremava fra le sue mani,pronunciò:
-Bombarda maxima!
Per poi correre via,fuori.

Marlene stava aspettando le parole di Sirius,quando udì qualcuno pronunciare:
-Bombarda Maxima!
E prima che potesse voltarsi a vedere da dove provenisse quella voce,e prima di accorgersi di cosa stesse succedendo,un incantesimo colpì il soffito,Sirius urlò:
-ATTENTA!
Poi la protesse con tutto il suo corpo,scaraventando entrambi a terra.
Marlene si coprì il volto,urlando,mentre Sirius proteggeva entrambi con il suo corpo.

Lily,che stava bevendo assieme a Mary,Remus,Emmeline,e Dorcas,fu la seconda a udire gli schiantesimi,po diversi stupeficium.
Si sentirono persone gridare e fuggire via.
Dorcas cadde a terra,tenendosi la gamba per il dolore,Lily urlò il suo nome,mentre Emmeline e Remus cercavano di portarla via.
Mary gridò,il cuore che batteva a mille,e cercò di rimanere con i suoi amici;erano tutti disarmati,e non potevano difendersi.
-Dove sono Alice e Marlene?
Chiese Mary a voce alta,a causa del tumulto.
-E James,e Sirius...
Aggiunse Remus preoccupato.
-Io vado a cercarli!
Si offrì Mary,schizzando via.
-Mary,no!
Cercò di fermarla Remus.
-Voi aiutate Dorcas,portatela fuori!Io vi raggiungo dopo!
Gridò.
-Vado con lei,Emmeline,Remus,prendetevi cura di Dorcas.
Disse loro Lily,andando da Mary.
Il padre di Marlene aveva Tommy accanto a se,terrorizzato,mentre chiamava il nome di sua figlia,e aveva trovato la bacchetta,con la quale proteggeva se stesso e suo figlio.
-Signor Mckinnon,andiamo noi a cercare Marlene,protegga suo figlio!
Lo rassicurò Lily.

Fatto il misfatto-[Harry Potter 1970]Where stories live. Discover now