Chiudere i conti

1K 121 51
                                    

Guardai Ryan e Miller e capii.

<<Lyla, sei... sei sicura di ciò che stai dicendo?>>

Tremava. Il suo respiro era diventato corto, affannato.

Mi avvicinai a lei e osservai la fotografia che stava guardando.

Chiusi gli occhi, pensai a Marianne e al dolore che aveva subito. Poi guardai Ryan e pensai a sua figlia. A quella vita così giovane e innocente che era stata portata via per sempre. A tutte le altre vite che per sempre erano state spezzate.

L'uomo nell'immagine, quello che aveva sconvolto Lyla, il peggiore di tutti, era Ray Dwight. O meglio, era identico a Ray Dwight. Perché la fotografia che Lyla Strokes stringeva tra le mani era quella dì Christopher Dwight. Il fratello gemello di Ray. L'uomo che, anche a causa mia, avevamo lasciato andare.

Mi ero fidato di ciò che Ray mi aveva detto in carcere. Lui mi aveva condotto al serpente, Thomas Lee Grayson, ed io -tutti noi, a dire il vero- avevamo creduto di aver trovato l'uomo giusto. Io e Ryan, in fondo, pensavamo che la mente dietro le quinte, la persona che muoveva tutto, anche a distanza, fosse Ray, e non il fratello gemello. Ma Lyla era certa di averlo visto nella miniera insieme al serpente, e dal momento che Ray si trovava in carcere, l'uomo che stavamo cercando era Christopher Dwight.

Era lui il peggiore di tutti, e l'avevamo preso. L'avevamo preso e poi l'avevamo lasciato andare.

<<Maledizione!>> gridò Ryan alzandosi di scatto dalla sedia e colpendola con violenza con un calcio, facendola rovesciare a terra.

<<Ce l'avevamo. Ce l'avevamo. L'avevamo preso, dannazione!>>

Colpì l'armadio con una serie di pugni, distruggendo l'anta grigia. Miller si alzò e corse verso di lui. Lo afferrò per le braccia cercando di bloccarlo, di calmarlo. Non l'avevo mai visto così.

Lyla, paralizzata, piangeva, mentre il papà l'abbracciava.

<<Lo troveremo, Ryan. Te lo prometto. Troveremo quel bastardo.>>

Miller afferrò il telefono e si mise in contatto con la centrale operativa e poi con il tribunale per l'emissione del mandato di cattura nei confronti di Christopher Dwight.

La caccia all'uomo era iniziata.

Mi avvicinai a Lyla, la abbracciai.

<<Stai tranquilla, Lyla. È tutto finito. Lo prenderemo.>>
<<Lui non sapeva che mi trovavo lì>> disse la ragazza, tremando <<parlava con l'altro uomo, quello che è morto, ma non sapeva che ero prigioniera.>>

La guardai, sorpreso.

<<Che cosa significa? Non sapeva che l'altro uomo ti aveva catturata?>>

Lei scosse la testa.

<<No, non credo. Adesso ricordo. Parlavano tra loro, e lui era arrabbiato. Diceva cose terribili. Diceva che soltanto lui aveva il permesso di ucciderle. L'altro uomo sembrava in soggezione, ma lui continuava a ripetere che doveva restare al proprio posto, oppure sarebbe morto.>>

Guardai Miller e Ryan. Tutto ciò significava che con ogni probabilità la situazione doveva essere degenerata a causa di Thomas Lee Grayson.
Forse, Ray Dwight lo aveva davvero assoldato perché uccidesse me e le persone che amavo, come Marianne, per vendicarsi del fatto che l'avessi mandato dietro le sbarre, ma poi doveva essere successo qualcosa. Con ogni probabilità, Lee Grayson era molto più malato di quanto Ray avesse potuto immaginare, e forse si era calato fin troppo nel ruolo del serial killer che, in precedenza, era stato soltanto di Ray e quasi certamente anche di Christopher. Aveva incominciato a rapire le ragazze e ad ucciderle provocando l'ira del gemello di Ray, che aveva avuto paura di essere catturato a causa sua. Questo spiegava per quale ragione i delitti più recenti fossero slegati tra di loro, spesso sconnessi, privi di alcuna –per quanto folle- logica.

Mi alzai, guardando di nuovo Ryan e Miller.

<<Che cosa vuoi fare, Ryan?>> domandò Miller al suo ex partner e amico.

Lui non rispose. Si infilò il giubbotto e si voltò, dirigendosi verso la porta.

<<Ryan>> ripeté Miller, seguendolo.

<<È tempo di chiudere i conti, Hart. Una volta per tutte, e per sempre.>>

La ballerinaWhere stories live. Discover now