Capitolo 1- Finalmente Estate

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Ecco il suono che stavo aspettando da circa 7 mesi, finalmente quella maledetta campanella mi da una buona notizia, l'inizio delle vacanze estive, non come il resto dell'anno, che dopo un'ora di storia mi indicava l'inizio di una pallosissima ora di letteratura. Sul serio, non capisco come ad Isabel possa piacere tanto. Come se si sentisse interpellata, la bionda, dopo aver messo gli ultimi libri nello zaino, si gira verso di me urlandomi un "Dio siamo libere" alzando in alto le braccia come in segno di vittoria. "Niente più letteratura, allora qualche volta ascolti le mie preghiere, signore!" dico ironicamente rivolgendo il mio sguardo verso il soffitto, come se qualcuno mi stesse realmente ascoltando. Isabel mi fulmina con lo sguardo per aver osato offendere la 'materia più bella che esista', è così che la definisce. Usciamo insieme dall'odiosa aula di arte, si okay, forse odio un po' troppe materie, ma non ci posso fare niente se mi fanno studiare cose che non mi interessano, e ci dirigiamo verso la fermata dell'autobus. Dopo aver aspettato per 10 minuti la nostra carrozza, l'autobus arriva. Saliamo su di esso ma siamo costrette a rimanere in piedi per via dei sedili occupati da vecchiette che, data la mia sfiga, hanno preso, allo stesso orario, lo stesso autobus. Inutile dire che, ovviamente, per strada c'è traffico, perciò rimaniamo per circa mezz'ora su quell'odioso mezzo ascoltando canzoni di Ed Sheeran accompagnate dalle mie lamentele riguardanti il notevole peso dello zaino. Finalmente arrivo alla mia fermata, saluto la mia amica, che scende 3 fermate dopo la mia, scendo dall'autobus e mi dirigo verso casa. Suono il campanello e come di consueto viene ad aprirmi mia mamma, cominciando a tempestarmi di domande. Le voglio bene, ma Dio solo sa quanto mi innervosisco quando mi si cominciano a fare troppe domande quando vorrei soltanto stendermi sul divano a mangiare pizza guardando un bel film. Assieme a mia mamma viene ad accogliermi Blake, il mio adorabile cagnolino bianco. Dopo avergli fatto qualche carezza mi dirigo verso lo studio di mio padre, dove lo trovo seduto alla scrivania con i suoi soliti occhiali marroni appoggiati sulla punta del naso e uno sguardo concentrato; lo salutò con un bacio sulla guancia, dopodiché vado in camera mia buttando letteralmente il mio zaino a terra. Ally: "Emily, Dave, il pranzo è pronto!" dice mia madre urlando. Vado in bagno, mi lavo le mani, e mi dirigo verso la cucina dove mi aspettano dei meravigliosi spaghetti al sugo. Dopo essermi seduta a tavola i miei cominciano a farmi le solite domande 'come è andata a scuola?' 'vi hanno assegnato tanti compiti?' 'sei stata interrogata'. In realtà in famiglia non siamo solo noi, ho un fratello di 23 anni di nome Luke, ed è al college, per questo non è qui al momento. Viene a farci visita durante le feste e ogni tanto nei weekend, ma la verità è che nonostante questo mi manca terribilmente. Sapete, è strano non avere nessuno che mi rompa le scatole tutto il giorno quando sono 17 anni che ti tormenta con i suoi stupidi scherzetti. "Mamma, più tardi può venire Isabel? Mi aiuta a preparare la valigia''dico interrompendo l'interessante (si fa per dire) discorso dei miei genitori riguardante la deliziosa zuppa mangiata la sera prima e che secondo il loro parere deve essere 'assolutamente ricomprata'. "Oddio voi partite tra due giorni! Me ne ero totalmente dimenticata, devo subito andare a comprare il pane e il prosciutto, altrimenti cosa mangerai per pranzo in treno?" dice mia mamma alzandosi frettolosamente dal tavolo e andando ad infilarsi le scarpe. "Mamma, non c'è fretta, come hai detto tu mancano ancora due giorni" dico ridendo alla sua reazione allarmata.
Entra in ansia troppo facilmente quella donna. "Ally, per favore siediti, andremo al supermercato appena finito di mangiare" dice mio padre, ormai quasi esasperato da queste sue reazioni eccessive. Dopo qualche ora arriva Isabel, i miei sono usciti da poco per andare a fare la spesa, perciò siamo da sole in casa, e questo non è un buon segno. L'ultima volta che è successo stavo inciampando su un ventilatore per schivare una delle sue solite schicchere, rischiando di rompere uno dei vasi preferiti di mia madre. Se vi state chiedendo se ho altre amiche, la risposta è sì. Ovviamente ho altre amiche, altre persone con cui mi fa piacere stare, solo che Isabel è la mia migliore amica, ed è l'unica di cui mi fidi. In passato avevo un'altra migliore amica, si chiamava Kate, le volevo davvero un mondo di bene, inutile dire che, dopo uno stupido litigio, ho scoperto com'era davvero fatta. Ha cominciato a raccontare false storie su di me a tutte le persone che conoscevo, isolandomi così da tutti, Isabel è stata l'unica ad essere rimasta al mio fianco e le sono grata per questo. Appena entrata in casa saliamo in camera mia, e cominciamo a tirare fuori dal mio armadio tutto il necessario. Dire che è stato leggermente complicato è un eufemismo, sono talmente disordinata che trovare il necessario è stato una vera e propria caccia al tesoro. Finita di fare la valigia, sfinite, ci sediamo sul divano cominciando a guardare 'Pretty Little Liars'.
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Ehiiii, spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate :D

Summer Love||Shawn MendesWhere stories live. Discover now