Don't Stop

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Il giorno di Halloween decido di far qualcosa di diverso dal partecipare alla solita festa e riferisco a Luke la mia idea.

"Al bowling? Sul serio?", dice con un sopracciglio alzato.
"Sul serio. Hai giurato che non avresti bevuto per il resto della tua vita. Io ho promesso che non berrò per i prossimi 20 anni. Quindi, perché non divertirci al bowling? Chiama Calum e gli altri, io vedrò di rintracciare Ashton e Michael, devo ancora chiedergli perché si è fatto tingere i capelli mentre ero ubriaca"

Non gli lascio tempo di replicare e vado a informare i miei amici per renderli partecipi del mio piano alternativo all'ennesima sbronza.

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Sembra che la serata anticonformista abbia attirato di più della festa a casa di Kyle la cozza -soprannome adatto perché ti si attacca come il mollusco allo scoglio- quindi il locale è pieno di ragazzi dai 18 ai 21 anni.

Mi complimento da sola per l'idea geniale. Potrei fare la party planner senza preoccupazioni.

"È ancora qualcosa per bambini? Ammetti che sono un piccolo genio incompreso"
Pizzico il fianco di Luke e gli faccio la linguaccia quando mi guarda con sufficienza.

Raduno tutti i ragazzi e li invito a sedersi ai tavolini disponibili, intanto che io e Luke andiamo a dare i nomi dei partecipanti al gioco.

Una biondina ossigenata si occupa di noi appena arriviamo al bancone, nonostante ci sia una fila da rispettare e molti genitori si lamentino perché stanno aspettando da molto.

"Cosa posso fare per te, bellezza?"

Rivolge la sua completa attenzione a Luke, ignorandomi come si ignora una cosa fastidiosa, e si rigira una ciocca di capelli al dito, masticando a bocca aperta una gomma.

Mi viene l'istinto naturale di sbatterle la testa sul duro tavolo di legno, almeno la smetterà di ruminare come una mucca.

Colui che dovrebbe essere il mio fidanzato, d'altro canto, assiste a questa scena pietosa con un accattivante sorriso, mentre le dà i nomi.

Tanto per non fare la figura della scema e marcare il mio territorio, come ha fatto Luke stesso con Aaron, gli allaccio il braccio al fianco e con voce melliflua gli chiedo di sbrigarsi.

"Ho quasi finito, tesoro"
Marca talmente tanto l'ultima parola che la bella facciata da gatta morta della bionda si sgretola, permettendo ad un'espressione di ghiaccio di spuntare.

Ci licenzia con un "pista 5" e ci augura con voce atona una buona serata.
La tinta non le ha bruciato tutti i neuroni a quanto pare.

Quando ci siamo allontanati abbastanza, gli lascio il fianco.

"Non ti facevo così gelosa"
"Io? Gelosa? Ti si è per caso fuso il cervello mentre le facevi uno scanner al seno coperto a malapena da quel costume da cagna?"
"L'occhio vuole la sua parte. Non ti farebbe male mostrare qualcosa di più. La tua seconda potrebbe diventare una terza", ammicca e muove le sopracciglia.

Gli tiro uno schiaffo sul petto e ridendo avvisiamo tutti di spostarci alla pista 5.

"Allora, mettetevi in fila in base al vostro numero in squadra sullo schermo", istruisce Luke con sicurezza e determinazione.

Gli ho lasciato il controllo perché sotto sotto mi eccita vederlo comandare.
Ma è un segreto, quindi tappatevi la bocca.

"Andrew, Amy, Ashton, Col- Column? Ma che? Hanno scritto Column al posto di Calum?"

Gli altri non gli permettono di finire la frase perché stanno ridendo e si stanno tenendo la pancia, mentre il ragazzo in questione, o meglio il nuovo Column, è rosso di vergogna o rabbia repressa per la presa in giro, chi lo sa.

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora