I'm not the only one

5.2K 264 13
                                    

Se c'è qualcosa che odio più dell'essere svegliata presto la mattina, è girare a vuoto nei negozi sotto il periodo natalizio per comprare dei regali. E' frustante non trovare ciò che si vuole, spintonare la gente per entrare in un buco di cinquanta metri quadrati e ripetere sempre la stessa domanda a stupide oche incompetenti, assunte solo per il seno abbondante e le gambe chilometriche.

Prendo una pausa dalla inutile ricerca e ordino un frullato in un bar carino in pieno centro.
Mi siedo ad un tavolino e mi guardo intorno, circondata da renne, Babbo Natali di pezza e tanta, ma tanta neve finta; sembra quasi di stare al Polo Nord se non fosse per il riscaldamento a manetta.

Accendo il cellulare per vedere se qualcuno mi ha cercata e più o meno sette secondi dopo vengo tempestata da messaggi e chiamate perse provenienti sempre dalla stessa persona: Luke.

'Dove sei?' 'Perché non rispondi?' 'Mi sento solo :(' e altri messaggi simili si susseguono e ci manca poco che scoppi a ridere. Non so perché ultimamente si stia comportando come un marito geloso, un figlio capriccioso e un amante passionale.
Per l'ultima non ho niente da ribattere, per le prime due avrei così tante cose da dire che finirei l'anno prossimo.

Quindi, gli invio un breve messaggio, invitandolo caldamente a smetterla di importunarmi, e alzo lo sguardo dallo schermo quando sento un rumore di passi che si arrestano davanti al mio tavolino.

Per ironia del destino incontro gli occhi castani più belli che abbia mai visto e il 'problema' Luke' viene arginato in un angolo remoto della mia mente.

"Ciao Micol", mi saluta con un sorriso splendente.
"Ciao Aaron", sorrido come un'ebete.

Un movimento alla sua destra cattura la mia attenzione -e soprattutto mi permette di non sbavare davanti al ragazzo- e una ragazza si sistema i capelli rossi dietro le orecchie.

Chi è? Prima domanda.
Perché è con Aaron? Seconda domanda.
Come fa ad avere capelli così belli? Terza.

"Oh, sì giusto. Micol lei è Taylor, Taylor lei è Micol"

Allungo la mano e la stringe con delicatezza, accennando un sorriso. "Sedetevi, su", dico con un cenno del capo.

Sono curiosa di trovare una risposta alle domande uno e due, successivamente le chiederò come fanno i suoi capelli ad essere così lucenti senza aver fatto una tinta. Perché è ovvio che sono naturali.

Sorseggio il mio frappè alla vaniglia e li osservo per bene, mentre parlottano tra di loro.
Sono carini assieme e mi fa piacere che Aaron abbia conosciuto una ragazza, nonostante non possa nascondere che sia un po' dispiaciuta di averlo inconsciamente allontanato.

E il principio di tutto è un certo ragazzo biondo, con un piercing al labbro e un nome che inizia per Luke e finisce con micredofigoHemmings.

"Come vi siete conosciuti?", chiedo per rompere il ghiaccio.
"Frequentiamo lo stesso corso di chimica e di storia e non ci eravamo mai rivolti la parola prima che Grayson ci mettesse in coppia per un progetto sulle stelle. Poco alla volta abbiamo iniziato a conoscerci e ad uscire insieme", spiega il ragazzo cingendole con un braccio le spalle.

Sorrido, spinta da un moto di tenerezza verso la ragazza che sorride dolcemente e arrossisce, e una testa bionda purtroppo conosciuta fa capolino nel bar.

Che ci fa Luke qui? Io di certo non gli ho detto dov'ero. Devo iniziare a preoccuparmi e pensare che abbia installato un GPS nel mio cellulare? Ne sarebbe capace.

Scandaglia con lo sguardo il locale e quando mi individua cammina a passo cadenzato nella mia direzione con un'espressione che non so decifrare, considerato il fatto che ha notato un ragazzo al mio tavolo.
Sarebbe capace di bucargli il cranio con quelle occhiatacce che manda.

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora