Control

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Per Lets_Get_Out , fedele commentatrice dei capitoli.

Una volta finita la colazione, mi avvicino al bancone e restituisco l'anello a Casey.
"Grazie per, beh, tutto", passo una mano tra i capelli improvvisamente imbarazzata. Sarà che sotto sotto mi sento in colpa per averle detto una bugia.
"Puoi tenere l'anello, è tuo oramai"

La guardo come se le fosse spuntato un terzo occhio sulla fronte: non è proprio uno di quegli anelli che si vendono nei negozi di bigiotteria, è prezioso a giudicare dalle piccole pietre incastonate. Non c'è alcun motivo per cui debba tenerlo, scommetto che costa più del catorcio che Luke spaccia per macchina e di cui è follemente innamorato al punto da chiamarlo per nome e riservargli fin troppe cure.

"La ringrazio davvero, ma non posso accettare", lo appoggio sul bancone, ma la signora me lo allunga di nuovo.
"E' un regalo, ragazza mia. Rupert sarebbe felice di sapere che l'ho affidato a una coppia innamorata"

Sospira e mi sembra più triste, niente a che vedere con l'impicciona pimpante di un''ora fa.

Luke mi affianca e mi mette un braccio sulle spalle, poi mi lascia un bacio sulla tempia. Non so se è per far scena o se è un gesto di pura tenerezza.
"Grazie Casey", sorride e la ammalia con il suo indiscutibile fascino.

Gli fa l'occhiolino e va in cucina a prendere l'ordinazione dei nuovi clienti, non prima di averci fatto giurare di invitarla al nostro matrimonio.Usciamo dal locale caldo e in modo naturale ci stringiamo la mano, senza nemmeno metterci d'accordo.

"Sei tipo da matrimonio o da convivenza?"

Do finalmente voce alla domanda che mi ha tormentata per tutta la mattinata.
Ci pensa su qualche istante -o forse fa finta e ha già il discorso pronto, mai escludere questa opzione- e mi stringe la mano.

"Penso di essere un tipo da matrimonio. Certo, prima proverei a convivere con la mia ipotetica futura moglie, non vorrei avere sorprese e litigare per un calzino fuori posto o il dentifricio nel lavandino", si passa una mano tra i capelli e si morde il labbro inferiore. "Tu?"
"Non lo so, il matrimonio è un impegno fino alla fine dei tuoi giorni con la stessa persona. Non ci si stufa dopo un po' dell'altro?"
"Se fosse così, nessuno si sposerebbe"
"Non ci sarebbero nemmeno i divorzi", puntualizzo.
"Su questo sono d'accordo. Dove stiamo andando?", cambia discorso quando mi fermo, e di conseguenza lo fa anche lui, davanti ad una palazzina celeste. Al suo interno c'è la pista di pattinaggio sul ghiaccio.
"A divertirci"

Lo trascino oltre le vetrate e una ragazza dai capelli rossi palesemente tinti mette su un sorriso smagliante appena ci vede. Cioè, appena vede Luke, non di certo me.
"Buongiorno! Come posso aiutarti?"
"Vogliamo affittare dei pattini", mi posiziono davanti al ragazzo e lo sento tossire per nascondere una risata. Mi sa tanto di cliché, dovrebbero scrivere un libro solo sulle ragazze che fanno le gatte morte con lui. Io lo comprerei e poi gli darei fuoco, ma questi sono dettagli.

La brutta copia di Jessica Rabbit mi squadra con un sopracciglio alzato e le riservo lo stesso trattamento.
"Numero?", mi ignora e fissa Luke.
"39", rispondo abbastanza scocciata.
"Non il tuo, il suo numero di telefono"

Il biondo mi trattiene prima che possa saltare sul bancone e tirare i capelli alla stronza e mi porta di peso nella saletta adiacente, dove alcuni ragazzi stanno cambiando le scarpe.

"Sta buona qui, ci penso io", mi ammonisce con un dito, come se fossi un cane, e ritorna all'entrata.
Ringraziando il cielo, c'è un ragazzo adesso che lavora.

Odio queste fitte di gelosia che prendono il sopravvento ogni volta che una ragazza ci prova con lui; mi corrodono lo stomaco e mi rendono di cattivo umore. Poi me la prendo con il biondino perché non può essere meno attraente di com'è.

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora