Jet Black Heart

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Risuscito dalle profondità del Tartaro per dedicare il capitolo a vuotiaperdere. Adoro i commenti che hai sparso per tutta la storia.
Ora ritorno a bruciare negli inferi e a studiare greco.

"Perché stai facendo la valigia? Dove vai?", chiede Luke allarmato mentre piego le ultime magliette e le metto al loro posto.
"Dove andiamo è la domanda giusta"
"Dove andiamo?", ritenta con un pizzico di curiosità nella voce.
"Lontano da Virginia Beach"
"A Princeville?"
Scuoto la testa. "Stai navigando in un lago ghiacciato, riprova"
"Alle Hawaii?"

Gli riservo un'occhiata di sufficienza.
"Ti sembro il tipo da Hawaii?", indico i calzettoni decorati con pois bianchi e neri e la felpa pesante con cui sento ancora freddo.
"In effetti sei pronta per l'Antartide"

Alzo gli occhi al cielo, nascondendo un sorriso e vado in bagno a prendere le creme e i cosmetici che mi aiuteranno a sembrare meno orrenda appena sveglia.
Il fatto è che la mia voglia di curare nei minimi particolari il trucco è inversamente proporzionale all'altezza di Luke: gigante lui, brutta copia del Grinch io.

Purtroppo il ragazzo non desiste dal suo intento di ottenere informazioni e mi segue.
"Europa?"
"Sei appena annegato nel lago ghiacciato"
Riempio il beauty-case e ritorno in camera.
"Asia?"
Non rispondo nemmeno e cerco di ignorarlo, anche se è impossibile farlo se mi sta a due centimetri di distanza.

"Mi dici dove andiamo?", mi prega, mordendo il labbro inferiore come un bambino piccolo.
"Sono rimasti due continenti, hai il 50% delle probabilità di azzeccare la risposta corretta. Se la sbagli mi compri il paio di scarpe che ho visto nel mio negozio preferito"
"Posso astenermi?"
"Dipende, mi comprerai lo stesso le scarpe?"
"Sarebbe andata a finire così lo stesso", ribatte con un sorrisetto.

"Ti ho mai obbligato a regalarmi qualcosa?"
"No", inizia insicuro se continuare oppure no per la sua incolumità.
"Ma quando inserisci le parole 'borsa' e 'scarpe' in una frase almeno due volte o quando ti lamenti perché nulla ti va più bene mi faccio qualche domanda"
"Questo significa che mi conosci davvero bene", gli mando un bacio con la mano e chiudo la cerniera della valigia senza difficoltà.

È la prima volta che mi succede e vorrei farmi i complimenti per essere riuscita a farci entrare tutto. Di solito mi aiuta Luke a chiuderla e devo sedermi su di essa per schiacciare i vestiti.
Non che ne abbia tanti, comunque.

"Aspetta un attimo-"
"Hai finalmente avuto l'illuminazione?", lo prendo in giro con le braccia incrociate al petto.
"Stiamo andando a casa mia!", esclama trattenendo a stento la felicità.
Sorrido e annuisco senza dir niente, godendo questo momento.
"Ho già preparato la tua roba, partiamo domani con il volo delle 8"

Lo lascio nella camera e vado alla ricerca di Sassy per dargli da mangiare.
Spero che non si sia cacciato nei guai perché sono stufa di dover raccogliere i pezzi degli oggetti che fa cadere quando si arrampica sui mobili. Sembra più una scimmia che un gatto.

Lo trovo sul divano, che dorme con la testolina sul bracciolo.
È così dolce che sembra impossibile che sia un piccolo diavolo, ma credetemi, una sola ora con lui sarebbe come essere in mezzo ad un tornado.

Mi siedo al suo fianco e lo accarezzo facendo attenzione a non svegliarlo.
Mi mancherà in questi giorni e mi dispiace doverlo lasciare sotto la custodia di Calum. Spero solo che nessuno dei due si faccia male e che riescano a convivere in armonia.

Sospiro e guardo la televisione spenta.
Ho una brutta sensazione, come se dovesse accadere qualcosa che non mi piacerà per niente da un momento all'altro.
È dallo scontro con quella psicopatica che sono preoccupata di ciò che può succedere.

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora