Trouble

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Dedico questo capitolo a Robygreco
Grazie per essere sempre tra le prime a lasciare una stellina.

Oggi Luke mi ha portata nel rifugio per gatti e mi ha detto di prendere tutto il tempo che necessito perché il fortunato resterà con noi per un bel po'.

Mi muovo da una gabbia all'altra, elettrizzata e al tempo stesso nervosa, fino ad ora la mia ricerca è stata inconcludente.
Sono così tanti e se ne avessi la possibilità li adotterei tutti, sono gli animali più belli che abbia visto fino ad ora.

Il ragazzo mi segue, è la mia ombra silenziosa che non mette fretta e di tanto in tanto si abbassa sulle ginocchia per accarezzare qualche gattino coraggioso.

Il cuore mi trabocca di gioia e penso che non reagirebbe alla vista di Luke con un bambino.
Blocco la mano a mezz'aria per il pensiero che ho appena fatto.
Come mi è venuto in mente? Dovrei smetterla con la caffeina, mi gioca brutti scherzi.

Scuoto la testa e una piccola palla di pelo nera attira la mia attenzione miagolando e mi abbasso per accarezzarlo.
Non viene scoraggiato dalla grata di ferro e muove la testa contro il palmo della mia mano, fa le fusa quando passo l'altra sul pelo arruffato.
Sento le campane a festa, i fuochi d'artificio, tutte quelle cose che annunciano una festa importante. Ho trovato il mio gatto.

Luke ripete i miei gesti e per la prima volta parla.
"È il prescelto?"
Annuisco contenta e fa un cenno al volontario per aprire la gabbia e permettermi di prenderlo in braccio.
Mi informa che andrà a firmare i moduli per l'adozione e se ne va.

"È un bel gatto", dice una voce conosciuta alle mie spalle e manca poco che mi metta ad urlare e corra dalla parte opposta della grande stanza.
"Christine che ci fai qui?", chiedo sotto shock.

Non bastava che me la trovassi nello stesso corso di chimica tre volte alla settimana, ora anche qui. Se non è sfortuna questa non so cosa sia.
"Ho iniziato da poco a fare la volontaria in questo rifugio, mi piacciono i gatti"
A dimostrazione delle sue parole si avvicina alla mia palla di pelo e lo accarezza, ricevendo in cambio delle fusa.

"Mh, okay", dico insicura con una strana sensazione addosso.
Sarà che il suo sorriso mi ricorda quello di una bambola di porcellana inquietante che una delle mie prozie mi aveva regalato da piccola.
"È ora che vada, devo far da mangiare a questi cuccioli prima che inizino ad intonare una melodia spacca timpani. Ci si vede a scuola"
Non mi dà tempo di ribattere che se ne va e scompare in uno dei tanti corridoi.

Luke ritorna, "hai visto un fantasma?", chiede con un sorrisetto.
"Peggio", mormoro e guardo il foglio che annuncia che Micol Foster e Luke Hemmings hanno ufficialmente adottato un gatto.

Gli salto al collo per ringraziarlo e il cucciolo miagola e fa sbucare la sua testa dal nostro abbraccio per ricevere attenzioni.
Ci mancava solo un batuffolo egocentrico, come se Luke non avesse una scorta di ego vasta quanto la riserva di acqua della terra.

-

"Black?", chiede arricciando il naso.
"Black? Sul serio? La tua originalità è tutta qui?", lo prendo in giro buttando giù qualche idea.

Stiamo pensando da almeno due ore a quale sarebbe il nome perfetto per il nuovo arrivato che dorme sulle mie gambe.
Forse ha deciso che è meglio non assistere alla nostra assurda conversazione, considerando il fatto che è venuto fuori il nome Oreo o addirittura Sfigatto, dato che si dice i gatti neri portino sfortuna.

"Scusa tanto se non ho avuto idee geniali", mi scimmiotta e alza in aria le mani.
Lo ignoro, lo fa apposta per farmi perdere la pazienza.
"Se aspettassimo qualche giorno? Giusto per vedere come si comporta e assegnarli un nome adatto alla sua personalità"
"Va bene", sospira, "vediamo come si comporta"

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora