The Driver

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[🙈]

Il mattino seguente Calum parte per ritornare a casa dopo essersi sorbito un'ora di raccomandazioni su come tenerla in ordine e minacce di morte nel caso in cui avesse l'idea di organizzare una festa.

Io e Luke andiamo a casa di zia, dove ci aspettano i miei genitori.
È brutto vedere le camere della villa vuote, come se fossero state private della loro essenza vitale.

Mio padre mi rivolge un sorriso triste e mi abbraccia forte, come quando ero piccola. Mi riempio i polmoni del suo profumo e sospiro.

"Come stai scricciolo?"
"Non lo so, papà. Tu?"
"Lo stesso"

Saluto la mamma che ha gli occhi cerchiati di rosso per le lacrime che sicuramente ha versato e l'abbraccio.
"Com'è stato?"

Fa un sorriso triste.
"Le hanno messo l'ombretto blu e lei odiava quel colore. Ho riso e pianto allo stesso tempo. Tu dove sei stata?"
"Con i ragazzi in un bar. Mi dispiace, ma non ce l'ho fatta"
Abbasso lo sguardo colpevole e mi mordo il labbro inferiore.

"Anche io sarei voluta uscire, quindi ti capisco. Mi fa piacere che i ragazzi i siano stati vicino"
Sorrido e mi accorgo che Luke è troppo silenzioso.

Mio padre lo sta guardando con gli occhi stretti a fessura e il ragazzo sposta a disagio il peso da un piede all'altro.

"Va' ad aiutarlo", mi incita mamma sorridendo.

Rido e tocco il braccio di mio padre.
"È tutto a posto, non preoccuparti. Papà, lui è Luke Hemmings, Luke, questo è mio padre, Nathan Foster. Vi siete già visti alla cena di gala, solo che non vi ho presentati"

Luke dice 'piacere signore' e mio padre si trattiene dal ridergli in faccia.
Scommetto che gli piace già e trova divertente il fatto che sia terrorizzato dal suo aspetto.
In realtà è un pezzo di pane ed è la prima volta che qualcuno mostra questo rispetto reverenziale.

"Riposo soldato", risponde papà e scoppio a ridere quando Luke si raddrizza e porta la mano alla tempia.

Mi guarda confuso e gli spiego ciò che non sa.
"Non è un generale dell'esercito, nemmeno un boia pronto a tagliarti la testa. Sei troppo rigido, sorridi e ripresentati"

Mi allontano da loro e vado a salutare Maria, la donna che aiutava zia Beth con la casa e la cucina.

"Maria!"
Le bacio una guancia e la abbraccio felice di rivederla.
"Hai qualcosa per me?"
"Ho la dispensa piena di cibo. Dimmi una cosa e io te la darò"
Sorride e compaiono le rughette di espressione intorno agli occhi color pece.

Fingo di pensarci su e annuncio: "biscotti alla vaniglia"
Si muove a suo agio nella cucina e prende da un barattolo i suoi fantastici biscotti da orgasmo.
Così li ho chiamati l'ultima volta che sono venuta qui.

È incredibile quanto possano cambiare le cose in pochi mesi, come la tua vita possa essere capovolta in modo incomprensibile.

Ci sediamo al grande tavolo che prima ospitava tutti i pranzi e le cene e che ora sembra aver perso la sua storia.
Restiamo in silenzio per un po', almeno fino a quando mio padre e Luke non entrano in cucina ridendo.

È un suono gradevole e più che accetto e mi si scalda il cuore a sapere che vanno d'accordo. Sono due delle persone più importanti della mia vita e non saprei cosa fare se si trovassero male insieme.

"Ci sono i tuoi biscotti Maria?"
La signora annuisce e si alza per prenderli mentre Luke si siede alla mia destra.

"Tuo padre è un tipo a posto", mi bisbiglia.
Sorrido e gli sussurro 'te l'avevo detto'.
"Prova i biscotti, sono buonissimi"

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora