Is There Somewhere

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Hello
It's me
Continuate voi

Tesori miei, sono tornata prestissimo con una storia su Calum aka il cinese/asiatico dei 5 es oh es.
Non so perché voglio rovinarmi con le mie stesse mani ed iniziare già una nuova storia, ma la verità è che non riesco a lasciarvi. Stringete i denti, starò tra le scatole ancora per un po'.

Is There Somewhere è una sorta di continuo di Flaws, per cui compariranno anche Luke e Micol e il genere sarà sempre demenziale, dato che mi riesce bene scrivere cose del genere. La trovate sul mio profilo.

Già vi avviso che non so quando pubblicherò il primo capitolo (che non ho nemmeno scritto), potrebbe essere presto o tardi.
Voglio dare più importanza ad Amami nonostante tutto e poi mi dedicherò completamente a questa.
Sentitevi libere di commentare come vi pare, vi lascio il prologo.
Ripeto che trovate la storia sul mio profilo.
Buon fine settimana :)
Marty

Se dovessi fare la classifica delle mie più grandi figure di merda, al terzo posto ci sarebbe senza alcun dubbio la cerimonia di nozze di mia cugina Loren.

Avevo più o meno sei anni e dovevo fare il paggetto che portava le fedi, il classico compito che si assegna ai bambini per suscitare tenerezza negli invitati e per far sì che non disturbino la funzione.
Mia madre mi aveva costretto ad indossare il completo in miniatura che Grayson, il futuro marito di Loren, aveva scelto per sé.
Oltre ad essere molto scomodo, mi sembrava di soffocare e il caldo estivo non aiutava per niente la mia necessità di fresco.

Arrivato il momento clou, in cui avrei dovuto far sfoggio di tutta la mia educazione e il mio fascino, non eseguii esattamente i gesti che avevo ripetuto alle prove e per cui mia cugina si era tanto raccomandata.
In pratica sollevai in aria gli anelli e urlai davanti a 300 persone nella casa di Cristo "esci da questo corpo, Satana!"

Ero stato influenzato dall'ultimo film dell'orrore che mia sorella aveva visto insieme alle sue amiche quando i nostri genitori non erano a casa.
Ci mancò poco che Loren svenisse e mia madre mi spinse fuori dalla chiesa tirandomi per un orecchio, sfuggendo ai parenti e agli amici che non sapevano se ridere o piangere.

Al secondo posto ci sarebbe la partita finale della stagione di football alle superiori.
Ero piuttosto sfigato all'epoca e l'unico ruolo che il coach era stato in grado di assegnarmi fu il ruolo della mascotte Ronny il castoro.

Come ogni volta, indossai il costume direttamente sopra i boxer e una canottiera ed entrai in campo con tutta tranquillità.
Partì l'inno della squadra avversaria e notai che alcuni ragazzi sugli spalti guardavano lo schermo gigante affittato per l'occasione, mi indicavano e ridevano.
Lasciai correre, non era mica la prima volta che mi prendevano in giro per l'ingrato compito di ballare con un vestito da animale addosso.

Poco prima che l'inno della nostra scuola iniziasse, il coach Carson mi chiamò in disparte e mi chiese perché diavolo sullo schermo fosse proiettato un video in cui cantavo e ballavo nudo sotto la doccia.
Non avevo idea di cosa stesse parlando, perciò constatai che era vero e i miei "compagni" di squadra si erano presi almeno la briga di oscurare le parti intime.

Avrei voluto che la terra si aprisse e mi inghiottisse nelle sue profondità remote.
Buttai la testa del castoro per terra, mandai a fanculo tutti quelli che mi intralciavano la strada e corsi via per evitare ulteriori derisioni.

Per i mesi restanti dell'anno mi chiamarono Shower Boy, Cal maglietta bagnata e in altri modi che non sto a raccontare.

Ma la figura di merda più grande l'ho fatta con la ragazza dei miei sogni, una bellissima mora dagli occhi scuri di nome Allison.

Ero ad una delle tante feste del college a casa di non so chi e dopo il giro di saluti d'obbligo andai in cucina a versarmi da bere.
È in quella stanza minuscola, piena zeppa di persone già ubriache che la vidi per la prima volta.
Non l'avevo mai notata e mi meravigliai del fatto che nessun ragazzo le ronzasse intorno.
Stava parlando con una ragazza dai capelli corti e biondi e scuoteva la testa come se fosse contrariata.

Feci un sorso del primo alcolico che mi passò per le mani e decisi di andare all'attacco.
"Che ci fanno delle belle ragazze come voi ad una festa del genere?", mi intromisi nella loro conversazione con un sorriso seducente.
La ragazza con i capelli lunghi e neri alzò gli occhi al cielo e la biondina nascose un sorriso con il bicchiere di plastica rossa.

Avrei dovuto captare l'energia negativa che la prima stava emettendo, ma ero troppo impegnato a guardare la scollatura del suo vestito per mettere un freno alla lingua ed evitare di dire cretinate.
Feci altre domande di cui non ne ricordo nessuna a dir la verità e ad un certo punto riuscii a far sciogliere la sua espressione di ghiaccio.

Per farla breve, a causa dei bicchieri di vodka che avevo bevuto, vedevo quattro ragazze al posto di due e mi rivolsi all'ombra di Allison in tono suadente per far sì che mi accompagnasse nella stanza da letto per approfondire meglio la conoscenza.
"Fammi strada", mi disse ed eseguii il suo ordine: arrivai in una camera libera e aspettai 10 minuti che si presentasse. Quando mi resi conto che ci stava mettendo troppo tempo scesi di nuovo in cucina, ma non c'era traccia di nessuna delle due, erano sparite.

Io, Calum Hood, il ragazzo più amato dal genere femminile subito dopo Leonardo DiCaprio da giovane, ero stato preso in giro da due ragazze ed avevo fatto la figura dell'imbecille.

Non c'era modo migliore di iniziare la nostra storia, la storia di Cal ed Ally.

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora