Memories

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Dato che hai lo stesso nome della protagonista ti dedico il capitolo LetMeDreamNow
Spero ti piaccia e piaccia a tutti voi!

Cosa c'è di peggio dell'essere svegliati presto la mattina? Essersi svegliati presto perché si rischia di essere soffocati dal corpo del vostro ragazzo e non poter muoversi per il torcicollo atroce.

"Luke", lo chiamo sperando che apra gli occhi e si sposti, ma non sono fortunata.
"Luke", ritento con un tono più alto.
In risposta inizia a russare.
"Luke", gli urlo nell'orecchio e salta in aria, scavalcandomi e cadendo dal letto.
"Sei impazzita?", si siede e con il pugno chiuso si strofina un occhio ancora assonnato.
Massaggio il collo per alleviare il dolore e borbotto "non ti levavi", per poi alzarmi e prendere il cambio nell'armadio.

Prego affinché nessuno mi veda attraversare il corridoio nel mio pigiama azzurro con nuvole di zucchero filato e le pantofole dello stesso colore -e per nessuno intendo Jack Hemmings.
A che pensavo mentre facevo la valigia?

Lascio Luke sul pavimento e vado in bagno senza produrre alcun rumore in caso i genitori di Luke dormano ancora.
Entro nella doccia per togliermi di dosso la stanchezza del viaggio e la notte pressoché insonne.

È stato un miracolo se sono riuscita a chiudere occhio per qualche ora, devo dire che è stata una delle peggiori che abbia mai passato.
C'erano troppe parole non dette, troppe aspettative infrante, troppi se e troppi ma che riempivano l'aria che respiravamo.
È come se stessimo sotto una cupola di vetro, imprigionati nel vortice della sensazione di perdita.

Uso l'acqua fredda per recuperare un po' di lucidità e per non pensarci troppo.
A che serve fasciarsi la testa prima di rompersela? Assolutamente a niente.

D'altronde, però, c'è una parte di me che mi spinge a combattere per noi, fargli capire che non abbiamo bisogno di assegnare un'etichetta permanente al nostro rapporto. Quel che conta è che siano l'uno accanto all'altra.

Mi copro con un asciugamano e tampono i capelli umidi una salvietta prima di rivestirmi e mettere tutto a posto.
Ho come l'impressione che Liz ami l'ordine e la pulizia e abbia rimproverato spesso Luke per questo.
È uno dei ragazzi più disordinati che abbia mai incontrato, è capace di mettere a soqquadro una stanza in meno di cinque minuti.

Ritorno in camera e lo trovo raggomitolato tra le coperte, con il viso schiacciato sul cuscino e i capelli troppi lunghi che cadono disordinati sulla fronte.
Non resisto all'impulso di avvicinarmi e sistemarglieli e gli deposito un bacio sulla testa, facendo attenzione a non svegliarlo.
Ha dormito meno di me e ora merita un'oretta di sonno.

Vado in cucina e trovo Liz ai fornelli e Andrew seduto al tavolo a sfogliare le pagine del giornale.

"Buongiorno", saluto un po' a soggezione.
Dopotutto sono come un'intrusa qui e mi sembra strano non essere al fianco di Luke.
"Buongiorno", trilla Liz e mette a tavola un piatto di bacon e pane tostato, la perfetta colazione americana.
"Buongiorno", ricambia con un sorriso il signor Hemmings e ritorna alla lettura.

Prendo posto e aspetto che anche Liz si sieda per poter mangiare qualcosa del ben di dio che ha cucinato apposta per noi.
Se fosse stata mia madre, avrebbe servito pane bruciacchiato e uova crude, tanto è negata in cucina.

Mi coglie all'improvviso una fitta di nostalgia, lei è in America e io sono qui, in Australia, anche se per poco.
Riesco a capire un po' di più come si sente Luke a passare mesi lontano da casa sua ed è una sensazione orrenda.

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora