Flaws || Luke Hemmings

Never Be Alone

Problema numero uno: che pigiama indosso?
Il mio guardaroba è limitato in questa categoria e ho per lo più completi infantili con buffi animaletti stampati o semplici completi monocolore.
È molto triste, devo ammetterlo.

Problema numero due: come faccio a prendere il pigiama se Calum si è chiuso nella mia camera ed è crollato sul letto a causa della birra che ha bevuto?

Problema numero tre: come posso dormire a pochi centimetri di distanza da Luke?

Sbuffo e vado in bagno a far pipì e a mettere una maschera per il viso.
La serata in pizzeria è andata meglio di quanto mi aspettassi.
Ho riso dal momento in cui ho messo piede nel locale al momento in cui sono uscita.

I ragazzi hanno raccontato degli episodi molto imbarazzanti che non li rendono assolutamente onore e hanno fatto una gara a chi riusciva a farmi sputare la pizza per le troppe risate con la vicenda più divertente.

Ha vinto Calum con la descrizione della festa di Carnevale di due anni fa.
La combriccola di Luke aveva deciso di fare uno scherzo al biondo.
Era stata programmata un mega party a casa di una certa Ashley, con ogni tipo di alcolico e schifezza.

Luke e i suoi amici avevano deciso di travestirsi da donna.
Peccato che diedero al mio coinquilino l'indirizzo sbagliato e lo fecero presentare alla commemorazione funebre di un anziano in una casa di riposo, perfettamente acconciato e vestito da vera troietta con una corta gonna di jeans e un top con le paillettes.
Quando entrò urlò con voce femminile molto stridula: "è qui la festa?" e tutti i presenti si sono girati verso di lui, infastiditi e arrabbiati.

Calum ha ripreso tutto, in particolare il violento rossore che ha coperto il volto di Luke e le sue scuse imbarazzatissime.

Ovviamente, ho sputacchiato su tutto il tavolo e ci mancava poco che qualcuno si alzasse dal suo posto per farmi la manovra di Heimlich.

Non sono mancate le battutine sul fatto che io e Luke avremmo dovuto fare piano nei giorni a venire.
Piano nel senso dobbiamo contenere i gemiti e le urla per non disturbare Calum.

Certo, come no.
Le uniche urla che sentirà saranno le mie contro il biondo se non mi lascerà dedicare alla bellezza del viso in santa pace.

"Micol ti sbrighi? Devo usare il bagno", si lamenta mentre batte i pugni sulla porta.
"Usa una bottiglietta per fare pipì. Ne avrò ancora per molto"
La maschera alla papaya agisce dopo 20 minuti, non ci posso fare niente, a parte rimanere in bagno e non farmi vedere.

Lo sento sbuffare e da un ultimo colpo alla porta prima di allontanarsi.

Mi siedo sul coperchio del water e controllo le notifiche sul cellulare. In pizzeria non c'era campo.
Mentre scorro sulla cartella dei messaggi, noto uno inviato da un numero sconosciuto.

'Ehi, Micol, sono Aaron; come stai? So che è piuttosto tardi, ma se non ti avessi mandato questo messaggio ora probabilmente non l'avrei fatto mai.
Ti va di venire in un posto con me domani? Ho una sorpresa per te.
Rispondi appena puoi.
Aaron xx'

Rileggo il testo una decina di volte come minimo e il mio sorriso si allarga sempre di più. Ho quasi male ai muscoli facciali.

"Micol! Giuro che butto giù la porta se non la apri ora", urla Luke arrabbiato.

Controllo l'ora sul display e -diamine- sono rimasta in bagno per più di mezz'ora per una maschera e per un messaggio.

Corro a sbloccare la serratura e ad aprire la porta.
Luke mi guarda in cagnesco, ma appena nota la poltiglia che ho sul viso, scoppia a ridere.