Capitolo sessantacinque

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*E... eccomi qua! Scusate, ci ho messo davvero tanto a pubblicare questo capitolo... in cambio ho cercato di scriverne uno lungo e che a me piace parecchio. So che alcuni aspettano di vedere come andrà a finire la storia e a me davvero non piace farmi desiderare, ma ho avuto un sacco di roba da fare in questo periodo. Dopo di questo capitolo ce ne saranno altri due, prima della fine, ma voglio scriverli con cura e calma proprio perché sono gli ultimi quindi... un po' di pazienza! ;) Non mi resta che augurarvi buona lettura e.. buon Natale! ♡xxx*

''Questo o questo?'' chiedo sventolando in aria due vestitini estivi piuttosto simili tra loro.

Harry alza gli occhi dal cellulare, per poi abbassarli di nuovo.

''Nessuno dei due.'' 

Appoggio arrabbiata i due abiti sulla scrivania della mia camera. 

''Dannazione Harry, mi hai fatto rovesciare la valigia e non ti va bene niente!'' mi lamento, ma lui non ci fa più di tanto caso e continua a scorrere con il pollice sullo schermo dell'iphone. 

''Okay, ho capito,'' sbotto, con le mani sui fianchi ''mi metto una camicia con dei jeans, grazie per l'aiuto.''

Harry soffoca una risata e si alza in piedi, venendo verso di me. Afferro una camicia, imbronciata. 

''Cos'hai da ridere?'' chiedo.

''Non ti metterai quella camicia alla festa di fine corso.'' ignora la mia domanda, ma tanto so che sta ridendo perché lo diverte farmi innervosire. 

''Cosa allora? Non mi dai retta!'' esclamo.

''Ti do retta, te l'ho detto: per me dovresti mettere il vestito che c'è nell'armadio.'' 

Alzo gli occhi al cielo. 

''No. Non mi piace e non mi sta bene.'' 

''Perché l'hai portato allora?'' 

Apro la bocca per parlare, ma poi la richiudo. Non so cosa dire, in effetti, Harry sa sempre incastrarmi. 

''Dai, provalo e poi ti giudico sinceramente.'' propone e io annuisco dopo un attimo di esitazione, sconfitta, come sempre. Sfilo pantaloni e maglietta e li tiro addosso ad Harry. Lui li riceve dritto in faccia e sono io a ridere stavolta. 

''Ehi!'' mi rimprovera gettando i vestiti a terra ''Che ti prende?'' 

''Era perché non mi ascolti quando parlo e vuoi sempre avere ragione.'' spiego orgogliosa facendo passare il vestito dalla testa. 

Harry sorride, si avvicina e mi aiuta a sistemare la spallina. 

''Oh, ma io ho ragione, non voglio averla.'' sussurra e poi mi bacia sulla fronte. 

Fingo di alzare gli occhi al cielo, ma in realtà li faccio solo scontrare con i suoi, grandi e verdi e mi sposto i capelli su un lato con la mano.

''Allora? Com'è?'' 

''Fantastico. Stammi vicina stasera perché con quel coso addosso qualcuno ci proverà. Sicuro come la morte.'' 

''Non va bene allora! Non voglio essere troppo appariscente.'' mi mordo il labbro. No, definitivamente non voglio attirare l'attenzione. Voglio una serata tranquilla e stare con Harry e i miei amici, tutto il tempo, visto che è l'ultimo che mi resta. È quasi inquietante pensarlo e peggio ancora non poterne parlare con Harry. Non ancora almeno. Ma ho già scelto cosa dirgli, quando arriverà il momento. Ci ho pensato stanotte, senza chiudere occhio.

"Cazzate." sbotta Harry senza accorgersi della mia improvvisa malinconia "Tu te lo metti perché stai da Dio."

"Grazie." arrossisco lievemente.

Just promise... you'll remember. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora