Capitolo sedici

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La sveglia suona alle sette. Mi alzo, mi stiracchio e sposto le tende per far entrare la luce dalla finestra. I raggi del sole illuminano Harry, ancora profondamente addormentato sul mio pavimento. Sobbalzo. Mi ero dimenticata che fosse qui. Mi ero dimenticata di tutto riguardo a ieri sera e notte. Mi accuccio vicino ad Harry per svegliarlo, ma rimango bloccata a guardare i suoi lineamenti perfetti. È girato in un fianco, gli occhi chiusi e qualche ricciolo che gli ricopre la fronte. All'improvviso mi dispiace di averlo fatto dormire lì, dev'essere stato scomodo. Ha usato praticamente la coperta come materasso, ci si è steso sopra. Ammiro i tatuaggi sul suo petto nudo. Sono tanti, anche sulle braccia, ma gli stanno bene. Non riesco a trovare niente che non vada in questo ragazzo. I miei occhi si spostano di nuovo sul viso, sulla bocca che sembra scolpita da un bravissimo scultore e poi di nuovo sugli occhi che Harry apre di scatto facendomi cadere all'indietro. Si alza a sedere e sbadiglia.

"Cosa facevi?" mi chiede e io, davvero imbarazzata, non so cosa dire. Non sono brava ad inventare scuse.

"Stavo per svegliarti.." cerco di giustificarmi.

"Che ora è?" chiede e mi guarda con occhi assonnati. È carino anche così, anche appena sveglio. Ha solo l'aria un po' meno da duro.

"Le sette."

Si alza in piedi, si gratta la testa e va verso il mio bagno. Aspetto che mi chieda il permesso, ma non lo fa. Sbuffo e scelgo i vestiti per oggi mentre aspetto che Harry esca. Fuori è nuvoloso. Tiro fuori una maglia con la manica lunga e un paio di jeans dalla valigia e aspetto. Harry ci mette più del previsto quindi decido di cambiarmi in camera, mente lui è in bagno. Mi sfilo il pigiama e.. Harry apre la porta del bagno. Qualsiasi altro ragazzo direbbe Scusa! Cambiati pure, io non guardo. oppure Perdonami! Non credevo ti stessi cambiando. ma è di Harry che stiamo parlando. Mi ignora e raccoglie la coperta da terra, la piega e la ripone con cura sul mio letto. Poi mi guarda. I suoi occhi si posano sul mio petto, con solo il reggiseno addosso.

"Ti dispiacerebbe girarti o che so io??" chiedo arrabbiata.

"Mica te l'ho chiesto io di spogliarti davanti a me." dice noncurante, continuando a guardarmi.

"Girati, Harry!" urlo quasi e lui si volta verso il muro divertito. Mi infilo i vestiti e poi vado verso il bagno.

Mi chiudo la porta alle spalle e solo allora sento un po' di intimità. Mi sistemo i capelli e mi sciacquo la faccia assonnata.

Improvvisamente mi rendo conto di quanto sia folle quello che sta succedendo. Non ho mai avuto grandi rapporti con i ragazzi.. almeno non cose che andassero al di là dei compagni di classe o amici. Non ho mai avuto un fidanzato. E invece adesso mi ritrovo qui con Harry in camera, la sera dopo che sono uscita con Zayn. Zayn.. non so come mi sento a proposito di quello che è successo.. ci ho pensato ieri notte, prima di dormire e in fin dei conti non ha fatto niente di davvero brutto, eravamo solo amici.. ma mi ha ferita.

"Cosa ti ha fatto Zayn ieri?" sento la voce di Harry chiedere. Come sa di Zayn? E mi legge il pensiero?

"Niente" rispondo mentre sposto un ciuffo ribelle dietro l'orecchio. Non mi va di parlarne specialmente con Harry poi.

"Qualcosa ti ha fatto.. ti chiede scusa."

Ma che diavolo..? Esco dal bagno confusa. Harry tiene il mio cellulare in mano.

"Harry!" lo rimprovero e gli strappo dalle mani il mio telefonino.

"Vai via." esclamo e lui si alza per andarsene.

"Non credo di dover ringraziare, no? Questo era un ricambiarmi il favore e cazzate varie.."

"Non mi offenderei se ringraziassi, fa sempre piacere, sai?" ribatto.

Just promise... you'll remember. Onde histórias criam vida. Descubra agora