Capitolo sessantadue

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Io ed Harry ce ne stiamo distesi uno di fianco all'altro, i respiri ormai regolari, da almeno mezz'ora. Io tengo una mano perennemente sulla sua testa, accarezzandogli i capelli e lui si gode il solletico. Vorrei che rimanessimo così.. persi in noi stessi, senza affrontare nessuno dei dannati problemi che ci hanno colpiti oggi, ma so benissimo che non è possibile. Dobbiamo parlare, soprattutto io. Devo chiedere davvero perdono ad Harry, anche se quello che ho fatto non ha scuse, non ha motivazioni. Devo solo sperare che sia comprensivo e soprattutto che si fidi ancora di me dopo tutto ciò.

"Harry.." lo chiamo, consapevole che non possiamo continuare a rimandare.

"Sai che non si risolve tutto col sesso, vero?" chiede senza guardarmi.

"Sì, certo." non volevo risolvere tutto facendo l'amore con lui, ma ne avevo bisogno. Avevo bisogno di sentire che mi amava e mi voleva ancora.

"E sono ancora arrabbiato con te." aggiunge, ma mi guarda negli occhi adesso.

"Lo so. Non avrei dovuto farlo.. non so che mi è preso e ti chiedo scusa."

"Non avresti dovuto fare cosa? Dirlo a Jessie o.." lascia in sospeso la frase e abbassa gli occhi.

"Tutte e due. Credo che baciare Zayn però sia stato anche peggio."

"Non dirlo." si volta disgustato.

"Scusa.."

"Com'è stato?" chiede, le guance rosate.

"Cosa?" domando incerta.

"Cazzo, non me lo far ripetere.. Zayn.."

"Ah, niente, non è stato niente. Non ho provato niente. Harry io amo te.."

"Lo so." sbotta "Ma hai davvero uno strano modo per dimostrarmelo. Prima sembra che tu non voglia che io viva con te.. poi scopro quella cosa di Jessie.. e ciliegina sulla torta Zayn." continua a ricordarmi che persona orribile sono.

"Perdonami.. non ho scuse.. la verità è che non avrei dovuto. Scusami."

"Smettila di chiedere scusa. Ti ho già perdonata, voglio solo farti capire che non lo devi fare più, o mi farai impazzire. Lo capisci che non è uno scherzo per me? Lo capisci che davvero ti amo, cazzo?"

Mi ritornano in mente le parole di sua madre su quanto io sia importante per lui e su come con me stia meglio. Devo smetterla di pensare a quella conversazione ogni volta che sto con lui..

"Sì.. sì che lo capisco. Non lo farò mai più, giuro." non ho argomenti in mia difesa e non so che diavolo dire. Questo mi da alquanto fastidio.

"Vieni qui." mi dice aprendo le braccia e io mi accoccolo addosso al suo petto caldo.

"Hai.. parlato di nuovo con Jessie?" chiedo. Con il viso così vicino posso sentire il profumo della sua pelle.

"No, cazzo, no. Con quella stronza non ci parlo più. Sono stato da Louis prima.. per calmarmi un po' e poi ho perso il mio fottuto cellulare e ho girato mezzo campus per trovarlo, ma niente."

"Ce l'ho io." dico prendendo il cellulare dal letto e porgendolo ad Harry che mi guarda confuso.

"Ti era caduto sotto all'albero, in cortile. L'ho preso."

"Grazie." sorride e mi bacia la fronte. Si fida ciecamente di me.. non immaginerebbe mai che ho letto i messaggi con sua madre.. reprimo la sensazione di nausea che mi opprime se penso che gli sto mentendo, ancora, ma so che stavolta è diverso.

"Io credo di volerci parlare con Jessie." dico all'improvviso destando la sorpresa di Harry e un po' anche la mia.

"Non sei seria. Cazzo, è una troia, non ti sei ancora arresa?"

Just promise... you'll remember. Where stories live. Discover now