Capitolo otto

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Dato che abbiamo ancora tempo decido di passare per la camera e cambiare la camicia, non so perché, ma non mi sembra molto appropriata quindi metto una maglia scura a maniche corte un po' scollata. Il telefono squilla. È un messaggio da mia sorella.

Che cazzo mi metto?

Non lo so.. io ho messo una maglia nera a maniche corte..

Rispondo.

Sono un po' agitata perché non so cosa mi aspetta. Chi ci sarà al festino? Cosa faremo? Non sono stata a molte feste in vita mia e qualcosa mi dice che questo non sarà un semplice pigiama party. È la mia grande dote preoccuparmi delle cose prima che succedano, farmi mille idee e problemi e odio questa cosa. Vorrei essere come mia sorella che se ne frega di tutto. Prendo in mano il mio cellulare. L'immagine nello sfondo mi fa subito calmare, o almeno un pochino. C'è Ashton sul display, il batterista dei 5sos con la sua immancabile fascetta blu che gli tira indietro i capelli. Sta suonando e sorride.. lui non sorride solo con la bocca, ma anche con gli occhi.. quel  sorriso che fa sorridere anche me mi fa sempre sentire un po' più leggera.. ho sempre avuto degli idoli, fin da bambina e credo che sia una cosa davvero importante. È un esempio, qualcuno che è lì con te quando non c'è nessun altro, qualcuno che ti fa ridere e piangere, ma soprattutto crescere. All'improvviso mi ricordo di una cosa. Apro subito la valigia ed estraggo da una tasca laterale un poster di Ash che mi sono portata da casa. Lo appendo alla parete giusto di fronte al mio letto, così ogni sera sarà ciò che vedrò prima di dormire. Mi sta giusto passando l'ansia per la festa, quando sento mia sorella che mi chiama e bussa alla porta.

Prendo il cellulare ed esco.

Mia sorella si è messa una maglia viola con alcuni brillantini. Le sta bene.

"Andiamo?" chiedo.

"Non ho un cazzo di voglia, ma okay.." mi risponde svogliata.

La porta di fronte a quella di mia sorella si spalanca all'improvviso facendoci sobbalzare e, prima che io possa rendermi conto della persona che è appena uscita, mi ritrovo Ariana al collo.

"Ehi, ciao" la saluto e la stacco da me.

"Ciao Deny!!" grida letteralmente "Che bello! Siamo nello stesso dormitorio!"

"Già" commento io.

Indossa il vestito di questa mattina.

"Andate da qualche parte?" chiede con un gran sorriso.

"Sì, ad una festa." dico, ma mi pento subito dopo.

"Ahh posso venire anche io??" ha gli occhi sognanti e non riesco a dirle di no.

"Sì, certo" sorrido "seguici."

Mentre usciamo dallo stabilimento, Nicole mi si avvicina e sussurra:" Chi è?"

"La ragazza dell'aereo." spiego.

"La ragazza del cesso?"

"Molto elegante, eh! Ma sì, lei.."

"E perché la portiamo con noi? Credi che a Jessie piacerà?" domanda mia sorella scettica.

"No.. non lo credo.. ma non sapevo cosa dirle! Spero a Jessie non dia fastidio.. glielo chiederó."

"Se le da fastidio sarà un buon motivo per andarcene via tutte!" sorride mia sorella soddisfatta.

Questa serata non promette bene.

Arrivo allo stabilimento due e apro la porta principale. Ci sono due corridoi, come nel nostro dormitorio. Una delle due porte è stata lasciata aperta grazie ad una scarpa che ne blocca la chiusura. Mi avvicino. Nella scarpa c'è un bigliettino. Lo prendo in mano e lo apro per leggere.

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