Capitolo trentotto

1K 34 1
                                    

Sono in camera, è ora di andare a dormire. Mi sono appena fatta la doccia e adesso mi sto infilando il pigiama.

Oggi pomeriggio la partita alla fine l'hanno vinta. Purtroppo Harry non ha giocato il secondo tempo perché (visto ...l'inconveniente? non so neanche come chiamarlo, del bagno) è arrivato quando avevano già cominciato a giocare. Non che Harry ci sia rimasto troppo male, non gli piace troppo il calcio ed era felice di starsene un po' a far niente. Così siamo rimasti seduti, uno accanto all'altro per quarantacinque minuti senza parlarci quasi mai. Io stavo ancora pensando a quello che era appena successo in bagno, alla reazione di Harry causata da come lo toccavo e da quanto potere abbia questo ragazzo su di me. È capace di farmi fare quello che vuole, qualsiasi cosa sia, senza che io me ne renda troppo conto. Mi vergogno di questo e mi da anche fastidio.  Tutto sarebbe diverso se Harry non fosse solo un pervertito che si diverte con una ragazza ingenua e inesperta.  Pensavo anche a quello che mi aveva detto Louis e allora mi sono chiesta se magari ci fosse potuta essere una minima possibilità che avesse ragione e che forse Harry non fosse davvero gay, ma che si fosse innamorato di me. Poi l'ho guardato, la divisa di calcio che gli stava a pennello sul fisico perfetto, i boccoli mossi dal vento, gli occhi verdi concentrati sulla partita.. e mi sono risposta che no, uno come lui non poteva provare assolutamente niente per una come me. Avrei solo voluto sapere cosa aveva in mente, cosa voleva da me e quanto gliene importava davvero di me. E poi avrei voluto sapere cosa pensava. Mentre io non riuscivo a scollare i miei pensieri da lui.. lui a cosa pensava?

Punto di vista di Harry

Chiuso nella mia stanza un'altra volta, con la voglia pazzesca di chiamare lei e di parlarle, di sentirla anche solo per un attimo pronunciare il mio nome. Afferro un cuscino a lo scaglio a terra. Che diavolo mi succede? Oggi, durante il secondo tempo della partita sono stato seduto accanto a lei. Ci siamo parlati pochissimo, ma solo perché io ero impegnato in un dialogo interiore tra il me che voleva dirle la verità a Denise e il me che voleva continuare a fingere. Alla fine la seconda parte ha vinto e non so cosa pensare, se sia meglio così o no. In realtà sto pensando solo a lei e al suo modo di guardarmi come se fossi un sogno davanti ai suoi occhi. Sono abituato agli sguardi delle ragazze su di me e spesso mi danno sui nervi, ma il suo no. Il suo vorrei non mi abbandonasse mai. Ogni momento con lei passa troppo veloce e ogni momento senza di lei lo passo ad aspettare di rivederla ancora. Amo la sua ingenuità. Oggi quando mi ha chiesto come doveva toccarmi.. non lo so, mi ha fatta impazzire. Si sottovaluta. Mi ha fatto sentire bene come nessun'altra mai, le sue mani leggere e affusolate su di me mi hanno trasmesso una sensazione che non credevo potesse esistere. Però poi si è fermata perché è una testarda, cazzo. Vorrei andare in camera sua, in questo preciso istante e scoparmela, senza darle il tempo di pensarci. Farlo e basta, e poi lo so che lo vuole anche lei, in fondo. Voglio tirare fuori tutti i suoi pensieri più pervertiti. Voglio che non si stanchi mai di guardarmi. Voglio che mi pensi, in ogni istante e che sia gelosa di me, sempre. Voglio che non pensi a nessun altro ragazzo e che venga da me a piangere. Voglio andare da lei se starò male io, e voglio che ci conosciamo talmente tanto da non avere più segreti. A parte il mio di segreto.. che non voglio scoperchiare. Lei si è innamorata di quell'Harry difficile e.. gay. Non voglio rischiare di farle cambiare idea. Se tutto diventasse facile e le dicessi che in realtà non me ne fotte di Louis, ma penso a lei in ogni fottuto istante, forse non le interesserei più. Le ragazze spesso sono così. Impazziscono alla follia per ragazzi che non le vogliono e poi, quando questi come dei coglioni non fanno che pensare a loro, loro si annoiano e cambiano meta. Non voglio che lei mi abbandoni. Mai. Dannate ragazze. Afferro un altro cuscino e lo scaglio a terra stavolta con un urlo.

Il mio cellulare squilla.

"Pronto?"

"Harry.. tutto okay?" è Liam che parla.

Just promise... you'll remember. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora