-Diciassette-

-Sei ancora minorenne...perchè ti sei messa a fare la prostituta?- La guardò male.

-È il primo giorno che vengo qui...ho bisogno di soldi- Distolse lo sguardo, sospirando frustata.

Dopo pochi secondi lo riportò sul ragazzo, mentre una scintilla nei suoi occhi ora si era accesa.

-E tu che ci fai qui?- Domandò lei, mentre il più grande percepiva qualcosa di provocante in quella frase.

-Un giro- Tagliò corto, mentre portava la mano a girare la chiave.

-Stavi cercando qualche amichetta?- Gli bloccò il posso, stringendolo delicatamente mentre si sporgeva verso il corvino.

-Non sono quel genere di ragazzo- La fulminò con lo sguardo -Smettila- Si liberò dalla sua stretta, vanamente. Le dita della ragazza subito si intrecciarono con la sua mano, stringendola.

-E dai...in fondo sappiamo entrambi che hai bisogno anche tu di dare sfogo ai tuoi istinti- Poggiò la mano sul cavallo dei pantaloni del ragazzo, portando le labbra a baciargli il collo.

-Smettila! Ti ricordo che fino a qualche secondo fa eri praticamente spaventata dalla sola idea di essere toccata!- La spinse via, ma la giovane si gettò su di lui mordendogli l'orecchio.

-Tu non sei come gli altri...sembri gentile...e poi ho bisogno di soldi- Sussurrò leccandogli e succhiandogli il lobo, stringendo il punto su cui la sua mano si era poggiata.

-Basta! Non ho intenzione di andare a letto con una sconosciuta- Le bloccò le mani, allontanandole dal suo corpo.

Ma l'altra non sembrava volersi attendere.
Infatti, furbamente, approfittò della vicinanza dei loro visi per baciare il ragazzo, mettendo sin da subito la lingua tra le sue labbra.

Levi per un attimo si bloccò, sentendo la lingua della giovane giocare perversamente con la sua, pensando che probabilmente quella sarebbe stata l'unica occasione per fare sesso con qualcuno.

Del resto tutte le ragazze di New York gli stavano alla larga, per cui quella Isabel poteva essere una delle sue poche opportunità.

Ma, ovviamente, pensò anche a come si sarebbe potuta sentire quella povera ragazza ad andare a letto con uno sconosciuto solo per poter guadagnare dei soldi. Un oggetto, ecco cosa sarebbe diventata.

Lui era già stato un oggetto, per cui sapeva come ci si sentiva, quindi inevitabilmente si staccò dalla giovane, passandosi il dorso della mano sulle labbra, pulendosele.

-Smettila. Ti ho già detto di no- La fulminó con lo sgaurdo, girando la chiave e mettendo in moto.

-Dove mi stai portando?- Domandó abbassando lo sgaurdo.

-Da mia sorella- Premette l'acceleratore, sgommando via verso il Centro Sociale.

-Non sono lesbica!- Lo guardò immediatamente, ricevendo una risatina roca in risposta.

-Mia sorella non è lesbica, scema. È etero- Fece roteare gli occhi, sfrecciando a grande velocità lungo il traffico verso la sua meta.

-Allora perchè mi stai portando da lei?- Mugugnò infastidita, appoggiando il gomito sullo sportello.

-Poi lo saprai- Rispose semplicemente, alzando le spalle.

La rossa rimase in silenzio, leggermente impaurita, guardando distrattamente le strade di New York.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Where stories live. Discover now