II. Coffee

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-Finalmente!- Esultò Hanji quando vide il treno avvicinarsi.

-Che aspetto ha quel marmocchio?- Chiese Levi riuscendo finalmente a liberarsi dalla presa di Hanji.

-È poco più alto di te ed ha i capelli castani... gli occhi sono verdi... ci siamo sentiti per telefono e mi ha detto che avrebbe indossato un jeans chiaro e una felpa verde smeraldo- Affermò Hanji, impaziente come non mai.

Sembrava una bambina a cui stavano per dare delle caramelle.

-Quanto più alto di me?- Domandò l'uomo osservando le porte del mezzo aprirsi, mentre una mandria di persone usciva.

Sembravano un mucchio di rinoceronti incalliti che stavano scappando da una catastrofe.

-Di poco-

-Poco quanto?- Insistì lui

-Ehm...un po- Rispose evasiva. Se gli diceva che era di almeno otto centimetri più basso, Levi se ne sarebbe direttamente andato da lì dalla rabbia.

Già odiava quel povero ragazzo senza neanche conoscerlo, immaginate cosa doveva succedere se sapeva che era più alto di lui!

Levi non era poi così basso come pensava molta gente...era alto quanto la bruna, anche se più forte. [Ehm...si, lo ho fatto un pochino più alto a Levi...era troppo strano immaginarlo con quello stangone di Eren! O///O]

Spesso Hanji lo chiamava "nanetto" per farlo irritare. Sapeva che l'uomo odiava essere considerato basso, per cui ci scherzava sopra.

Ovviamente Levi ribatteva con la frase "Siamo alti ugali, quindi sei nana anche tu", giusto per bruciare la donna con la sua stessa battuta.

In mezzo a tutto il manicomio che si era creato Levi riuscì a distinguere un ragazzo.

Era altino e indossava una felpa verde e un jeans chiaro. Converse del medesimo colore della felpa e un giubotto beige. Sul collo portava una sciarpa rossa molto lunga.

I capelli erano color nocciola e un ciuffo gli cadeva morbidamente sula fronte.

Il moro non riuscì a distinguere il colore degli occhi a causa dello sguardo basso che portava, osservando una foto che aveva tra le mani.

Il ragazzo si girò, guardandosi intorno spaesato, cercando con la vista Hanji.

Levi si fece largo tra la folla, afferrando la bruna per un braccio, raggiungendo il ragazzo.

-Sei tu Eren Jaeger?- Lo interrogò toccandogli la spalla, facendolo voltare.

I loro occhi si incontrarono, lasciando i due di stucco.

Levi era immobile, a fissare con fare scontroso i meravigliosi occhi del ragazzo.

Erano di un verde smeraldo accecante, allegri, ma stanchi. Sembrava che stesse male, considerando lo sguardo vuoto e sciatto che stava rivolgendo al più grande.

Quegli occhi erano come una porta, che gli faceva pensare ad una miliade di cose, dalle più belle alle più brutte.

Erano un infinito immenso, dove quel verde speranza illuminava il mondo e lo rendeva un posto migliore.

Invece Eren fissò sbalordito gli occhi dell'uomo.

Erano argentei e freddi. Carichi di odio e di gelo. Sentì un brivido percorrergli la schiena mentre osservava quegli occhi che gli ricordava la luna, fredda, argentea, cupa quando vuole, ma meravigliosa.

Quegli occhi erano uno specchio, uno schermo, pieni di immagini rudi e dolorose.

Lo sguardo era accigliato, scontroso, mentre il corpo muscoloso, ma proporzionato, era rigido. Percorse con lo sguardo il moro, arrivando alla mano che teneva il polso di qualcuno.
Risalì lungo quel misterioso braccio, incrociando lo sguardo sorridente di una donna.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora