CXXIX. I'm sorry

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MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.
MI AMATE COSÌ TAAAAANTO.
:D

Ps: #falloperchitivuolebene

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Aprì pigramente gli occhi, mugulando infastidito da chissà che cosa. Semplicemente era infastidito. Probabilmente, di essersi svegliato, ma lasciamo perdere...

Diede una veloce occhiata alla sua camera, cercando di rimettere in ordine i ricordi confusi che aveva nella sua testa. L'ultima cosa che ricordava era Armin che gli urlava di stare zitto, andandosene di casa e lasciandolo da solo con Petra.

E poi...e poi...e poi cosa è successo? Mnh...ah, ecco! Petra gli aveva spiegato il perchè della reazione del biondo, raccontandogli dei suoi genitori che si erano quasi divorziati, traumatizzando il ragazzo.

E poi cosa è successo? Si è addormentato direttamente? Probabile.

Diede una veloce occhiata alla stanza circostante, cercando di trovare qualcosa fuori posto che gli avrebbe permesso di capire cosa era successo poco prima che si addormentasse, ma l'unico oggetto che trovò in disordine nel suo disordine organizzato [Noi ragazze ci saremo sicuramente capite ^-^] fu il portatile, abbandonato sul pavimento con ancora una partita di Minecraft in corso.

Si mise seduto quando, guardando l'orologio, scoprì che erano di già le otto e mezzo di sera.

Si stiracchiò, sbadigliando ancora intontonito dal sonno. Probabilmente non era stata una buona idea addormentarsi quel pomeriggio...ora, andare a dormire, sarebbe stato un problema. E quella notte, tra l'altro, aveva bisogno di dormire se voleva andare in discoteca con i suoi amici e rimanere sveglio!

Si alzò, afferrando il portatile e spegnendolo, poggiandolo distrattamente sulla sua scrivania messa in soqquadro, colma di fogli, quaderni, penne e libri.

Uscì dalla stanza che ancora sbadigliava, attraversando a passo trascinato il corridoio e scendendo le scale. Girò a sinistra, diretto verso la cucina, aprendo la porta e trovando la bruna seduta a tavola occupata a lavorare al suo portatile.

-Ciao- La salutò stiracchiandosi, andandosi a sedere a tavola.

-Ehy- Gli sorrise, anche se qualcosa di strano c'era nel suo viso.

-Cosa mangiamo oggi a cena?- Domandò il ragazzo, appoggiando un gomito sul tavolo e reggendosi la testa.

-Panino. Levi non può cucinare- Rispose lei, facendo sussultare il castano.

Levi! Si era totalmente dimenticato di lui...e di come lo aveva trattato quel pomeriggio.

-Oh...è a lavoro?- Domandò il più piccolo.

-No. Semplicemente ha avuto due crisi e non voglio farlo stressare...- Rispose lei guardando il ragazzo negli occhi, che subito sviò lo sguardo.

Hanji sospirò frustata, mettendo da parte il suo portatile e intrecciando le dita delle mani, poggiando il viso sopra esse mentre i gomiti rimanevano sul tavolo.

-Allora? Cosa è successo?- Domandò alludendo al perchè del loro comportamento strano.

-Nulla...cioè, un bel po di cose...in verità non lo so nemmeno io perché lo ho fatto...Levi è venuto a consolarmi dato che aveva sentito me ed Armin litigare e io lo ho trattato male...- Confessò poggiando il mento sulle braccia conserte sul tavolo.

-E poi...- La donna lo incitò a continuare, facendolo sospirare di nuovo.

-E poi io, come un deficiente, gli ho dato uno schiaffo dicendo che era uno stupido...- Borbottò giocherellando con una delle varie biro sparse sul tavolo.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Where stories live. Discover now