CXIV. Why is he so strange?

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-Buon giorno Hanji!- Si andò a sedere di fronte la bruna, sorridendo, notando però uno strano comportamento nella donna. Lei lo guardò per un secondo, emettendo poi un mugulio e tornare a bere il suo the. Cosa fin troppo simile al comportamento di Levi -Qualcosa non va?- Chiese, anche se avrebbe preferito non farlo. Non gli andava di parlare ma, se rimaneva indifferente ad una reazione del genere, la bruna si sarebbe potuta insospettire.

-Scusa Eren- Sbuffò lei poggiando la tazza sul tavolo, fissandola -Non sono di buon umore- Continuò appoggiando un gomito al tavolo, reggendosi la guancia mentre guardava in direzione della finestra dalle tende aperte.

-Cosa mi sono perso?- Domandò nuovamente per poter nascondere il suo umore malinconico.

-Levi ed io abbiamo litigato ieri sera...- Borbottò girando il cucchiaino nella tazza, mortificata.

-Cosa è successo?- A quel punto si allarmò seriamente. Del resto riguardava il suo ragazzo e la sua migliore amica/"sorella maggiore". Si, perchè Hanji era quasi come una sorella per lui.

-Nulla... è una lunga storia... non mi va di parlarne- Si sistemò una ciocca ribelle dietro l'orecchio, sospirando frustata -Lo ho trattato male ieri...- Confessò subito dopo -Mi fa salire i nervi quando si incolpa per tutti i mali che succedono o quando si sottovaluta... è un vizio che ha sempre avuto, sin da quando era più nano di ora- Si fece scappare un sorrisetto, seguito da un'ennesimo suo sospiro.

La porta di aprì di botto, mostrando la figura di Levi.
Il ragazzo fremette contento nel vederlo, rimanendo però fermò sulla sua sedia.

Non potevano baciarsi, non se non voleva far scoprire quel livido ai due.
Poi, però, tutta quell'eccitazione svanì nel vedere come era conciato il viso dell'altro.

La tempia era graffiata, mentre il labbro presentava un taglio e un piccolo rigonfiamento.
I due fratelli non si guardarono neanche, rimanendo in silenzio, mentre l'uomo si andava a preparare una tazza enorme di caffè.

L'unico rumore in quello della stanza fu solo il vago ululato del vento proveniente da fuori, seguito dal cucchiaino di Hanji che si scontrava con la ceramica della tazza rossa.

Il moro bevve in silenzio il suo caffè, stando appoggiato al banco da cucina con il sedere mentre guardava distratto l'ambiente fuori dalla finestra.

Che diamine aveva fatto per avere quelle ferite sul viso?
E chi era stato?
Queste erano le domande prevalenti che si formavano nella testa di Eren, seguita da ipotesi incerte.

-Oggi c'è brutto tempo fuori- Sibilò la bruna notando le foglie che si alzavano, sbattendo contro il vetro della finestra.

-Già- Mormorò roco il moro, posando la sua tazza nel lavandino.

-Vuoi andare a lavoro?- Chiese la donna guardando il tavolo, come per poter sfuggire allo sguardo dell'uomo, nonostante r lui fosse se lui era alle sue spalle.

-Si- Perchè sussurravano!?

-Dopo quello che è successo vuoi ancora andarci?- Insistè lei con voce bassa, continuando a tenere lo sguardo sul legno.

-Ieri sera era urbiaco quel cretino...- Borbottò l'altro, facendo spuntare un'espressione perplessa sul volto del giovane. Di cosa stavano parlando?

-E con questo?- Questa volta si girò a guardarlo, scontrandosi con quel grigio cupo.

-Non era in sè, non si rendeva conto di quello che faceva...- Si passò una mano tra i capelli nel vano tentativo di scaricare un po di tensione.

-Le azioni delle persone ubriache possono essere sia sincere con il loro essere che dei gesti compiuti per via dell'alcool... e sono sicura quando dico che quel deficiente, se si ricorda quello che ha fatto, fa i salti di gioia. Ti odia quello, Levi. Non andare- Si alzò, avvicinandosi al fratello, fermandosi ad un passo da lui.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora