CLXXVIII. He's back

Start from the beginning
                                    

-Ora basta, Levi. Credo che questa punizione sia sufficiente- Rise la sorella tirandolo via, facendolo ghignare alla vista della corvina raggomitolata su se stessa dalle troppe risate.

-La smetterai di svegliarci in questo modo ogni mattina?- Ridacchiò Eren facendosi avanti nel salotto, con addosso solo un pigiama verde.

-Si... va bene... non lo farò più- Ansimò lei mettendosi a stento seduta, sistemandosi la maglietta del pigiama. Era palese che quella era solo una bugia, infatti Levi fece per tornate a torturarla, venendo però battuto sul tempo dalla ragazzina che scappò in corridoio, raggiungendo la cucina.

Volendo il moro la avrebbe potuta agguantare immediatamente, ma non gli andava più di tanto di torturare ancora quella povera ragazzina.
Ora aveva altri pensieri per la testa.

Si avvicinò al ragazzo, afferrandolo per il colletto del pigiama, avvicinandolo a sè e scoccandogli un bacio prepotente sulle labbra, stando ben attento a stare di spalle rispetto ad Hanji in modo da non farle vedere ciò che facevano.

Senza dire altro si staccò, trascinando per il polso il ragazzo in cucina a fare colazione.
Hanji lo seguì ridacchiando nel vedere l'espressione sbigottita del giovane, stando anche lei ancora con il suo pigiama rosso, regalo natalizio del fratello.

Si andarono a sedere a tavola consumando allegramente la loro colazione, ascoltando nel frattempo le notizie al telegiornale.

-Oggi tempo molto nuvoloso qui a New York. Sono previste forti precipitazioni questa notte. Domani invece il tempo sarà...- La metereologa continuava a parlare, ma nessuno sembrava prestarle molta attenzione.

Però, a sua differenza, una notizia dell'ultimo minuto attirò i nostri quattro amici.

-Incidente sulla statale di New York. Un auto è esplosa, mentre un'altra è stata enormemente danneggiata al cofano. Le due donne al volante sono morte sul colpo. Fortunatamente i bambini posti in una delle due auto sono stati recuperati. Fortunatamente hanno tutti solo qualche ustione, meno la più piccola a cui gli si sono incrinate tre costole- Annunciò con un certo menefreghismo il giornalista, rigirandosi tra le mani i fogli da cui stava leggendo la notizia.

-Poveri piccoli- Gemette la bruna aggrottando la fronte dispiaciuta.

-Ormai di incidenti stradali ce ne sono fin troppi- Scosse la testa con disappunto il moro, facendo annuire vivacemente i due più piccoli.

-Mhmh! Hai ragione! Una mia amica mi ha detto che i suoi genitori sono morti quando lei aveva solo tre anni! Un camioncino gli è arrivato addosso, facendo capovolgere l'auto- Raccontò Molly, mentre i due fratelli si guardavano istintivamente -Oh... scusate- Mugulò poi capendo il suo piccolo e involontario errore.

-Niente. Non è colpa tua- Dissero i due all'unisono. Levi freddo come il ghiaccio, Hanji leggermente malinconica.

I quattro ripresero a consumare la loro colazione, riuscendo a riprendere a parlare come se niente fosse successo grazie a qualche altra notizia in tv.

Una banca era stata svaligiata in una delle città vicino New York, mentre l'ennesima donna era stata stuprata proprio nella loro città.

Eren divorò velocemente i suoi biscotti al cioccolato, venendo imitato dalla corvina golosa quasi quanto lui.

Hanji, invece, si gustava i soliti e monotoni biscotti alle more, sorseggiando appagata il suo the caldo.

Levi si limitava solo ad una tazza di puro caffè. Amaro.
Non aveva molto appetito e, proprio in quel momento, non aveva fame.

Erano ormai quasi alla fine di Aprile, per cui quello che era successo qualche settimana prima era acqua passata, eppure non poteva fare a meno di pensarci.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Where stories live. Discover now