Però vedeva ancora un segno evidente di denti sull'avambraccio dato pochi attimi prima, accentuandosi ancora di più quando un leggero velo di liquido cremisi iniziò a scorrere anche sopra esso.
Continuò ad osservare quello spettacolo leggermente macabro, premendo con il dito sui tagli già fatti con l'espressione di un bambino che sta sperimentando innocentemente per la prima volta un gioco.
Non stava bene di mente, era ovvio, e ne era consapevole. Ma non glie ne importava. In fondo, se doveva dare noia a qualcuno con i suoi problemi, le uniche sarebbero state Hanji e Molly. Tanto meglio stare in silenzio e non dire niente, invece di rompere le scatole agli altri.
Si mise in ginocchio, immergendo il braccio nell'acqua limpida e cristallina del fiume, rabbrividendo per il freddo e osservando le venature rosse che si stavano formando.
L'acqua era stata invasa da ramificazioni vermiglie, mescolandosi poi in nuvolette isolate man mano che la corrente aumentava.
Si rimise in piedi, lasciando le goccioline d'acqua colare e la sua pelle asciugarsi dal vento leggero che c'era, tirando un lungo sospiro che gli fece bruciare le narici per il gelo.
Passò delicatamente una mano sul braccio, accarezzando quei tagli e quel morsi con il polpastrello, socchiudendo gli occhi e immaginando che quella mano fosse del suo moccioso.
Si accovacciò su un sasso che costeggiava il fiumicciattolo e, senza rendersene conto, quelle carezze e quei tocchi così nostalgici si trasformarono in artigliate profonde.
Lasciò la sua mano rovinare quella pelle liscia e fredda come se fosse di vita propria, sospirando di nuovo il piacevole profumo di vegetazione sparso nell'aria.
Si decise alla fine a mettersi la felpa, infilando la testa e le braccia nell'indumento.
Quando fece sbucare il viso si ritrovò ad affacciarsi sullo specchio d'acqua, mentre una vaga personcina si formava alle sue spalle.
Un viso dai tratti femminili morbidi, mentre una chioma rossa e due codine contornavano quei due smeraldi colmi di gioia. La ragazza sporgeva il busto da sopra la sua testa, sorridendo come sempre, con un passerotto che zampettava sulla sua spalla.
-Isabel- Si lasciò sfuggire un sussurro mentre osservava quell'immagine con nostalgia.
-L'ala del passerotto sta lentamente guarendo- Sorrise lei, indicando il piccolo uccellino che intonava il suo richiamo.
-Il passerotto- Un sorriso solcò il suo viso, mentre continuava ad osservare la rossa usando il fiume come uno specchio.
-Ehy! No! Dove vai! Non puoi ancora volare!- L'uccellino fece un balzo dal suo appiglio, spiegando le ali come come a voler volare.
Lei fece per afferrarlo, sporgendosi lateralmente, facendo istintivamente girare il moro.
-Isabel! Attenta! Cadi!- Si girò, trovando solo il niente alle sue spalle.
Guardò in uno stato di trance il punto in cui si sarebbe dovuta trovare l'amica, rendendosi conto amaramente che era stata solo un'allucinazione.
Sospirò frustato, rimettendosi in piedi e prendendo a camminare lungo il fiume per tornare alla valle dove c'erano i pilastri del ponte, guardando malinconico il cielo grigio sopra la sua testa.
Riusciva ad intravederlo tra la fitta vegetazione degli alberi, e quando meno se lo aspettava, una goccia cristallina cadde sul suo naso.
Lo arricciò istintivamente, fermandosi e passando il dorso della mano sul punto umido, rialzando lo sguardo.
Altre goccioline incominciarono a cadere sul suo viso, mentre lui chiudeva gli occhi e si godeva quel suono, quel profumo e quella freschezza che gli stava dando la pioggia.
Un vago ricordo iniziò a galleggiare nella sua mente, facendolo sorridere mentre teneva ancora le palpebre calate e il volto rivolto verso l'alto.
"-Mamma, mamma! Guarda! Il cielo piange!- Indicò le goccie che si infrangevano contro il vetro della finestra, rattristandosi.
-Ehy, perchè quel broncio? Non ti piace la pioggia?- La donna mise da parte la pezza bagnata con cui stava pulendo il tavolo pieno di briciole, avvicinandosi al suo piccolo e prendendolo in braccio.
-Ovvio che mi piace la pioggia. Però non capisco perchè il cielo piange...è triste?- Chiese innocentemente lui, stringendo il collo della bionda con le braccia e osservando meglio il paesaggio esterno, soffermandosi su quel grigio scuro.
-Ogni tanto tutti hanno bisogno di piangere...stai tranquillo...poi, magari, ci sarà un bell'arcobaleno!- Accarezzò la folta capigliatura corvina del bambino con dolcezza, sorridendo.
-Però tu non piangi mai, mamma- Aggrottò la fronte il bambino.
-La mamma piange quando è sola- Gli baciò la guancia.
-Perchè? Posso abbracciarti se sei triste!- La guardò in quei due smeraldi fantastici, stringendo il collo della madre più forte.
-Papà non vuole che io pianga- Inevitabilmente una nota di fastidio si fece sentire nella sua voce.
-Lui non è mio padre- Ribattè il più piccolo, accigliandosi -Lo odio-
-Shh! È in salotto!- Sibilò lei portandosi un dito indice alle labbra.
-Se lui mi picchia non mi importa. Però, se picchia te, allora lo odio- Scosse lui la testa, parlando in un bisbiglio.
-Forza...smettiamola con questi discorsi! Hai sette anni e dici queste cose! Non dovresti!- Lo mise seduto su una sedia, dandogli un bacio sulla testa.
-Non dovrei nemmeno sapere tante altre cose allora...- Borbottò lui alludendo agli anni che aveva alle spalle, in quel villaggio poverissimo dove viveva e dove quegli aerei militari avevano attacco la zona.
-Dai! Cosa ne dici di disegnare un bel fiore alla mamma?-
-Si! Va bene!- Prese un pastello verde messo lì sopra, prendendo a disegnare una rosa su un foglio di carta.
-Le rose sono rosse, non verdi- Disse la donna avvicinandosi, osservando il bambino disegnare.
-Questa rosa è speciale perchè è tua- Ribattè lui, prendendo un pastello grigio mentre colorava qualche petalo di quel colore, lasciando gli altri verdi -Il verde è il colore dei tuoi occhi...il grigio quello dei miei- Continuò poi, indicando i due pastelli che stava usando.
-È propio un bel disegno, Levi-"
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Perdonatemi se ieri non ho aggiornato e se in questo capitolo ci sono molti errori, ma lo ho corretto con una certa frenesia che non mi ha permesso di controllare perfettamente.
Dopo varie minacce nei commenti del capitolo precedente, le vostre lacrime e le mie risate per le vostre imprecazioni, ho iniziato a dubitare della mia gentilezza.
Devo essere davvero crudele... :)
Okok, seriamente.
Secondo voi quei due torneranno insieme? :3
Buone vacanze! E lasciate qualche stellina!
Vi ricordo di lasciare like se vi è piaciuto questo capitolo, di inserirlo in libreria se ancora non lo avete fatto, e di iscrivervi al mio profilo per sapere tutte le novità!
Bye Bye!
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I need you •Ereri• ITA [In revisione]
FanfictionAttenzione! Warning! BoyxBoy! Don't like?=Don't read! Premetto un paio di cosine: -Ho di già scritto 139 capitoli e ancora devo completare il libro! -Ogni capitolo è abbastanza lungo, aggiornerò ogni 1-2 giorni, ci saranno curiosità, foto e video i...
CXXIX. I don't cry, but it hurt so much
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