Si avvicinò al comodino, depositando sopra esso il piatto con la loro piccola cena, osservando intenerito la scena.
Levi se ne stava steso su un fianco, chiuso in se stesso, mentre era avvolto da una coperta, formando un bozzolo.
Faceva uscire solo la testa, mostrando un'espressione contratta, accigliata come sempre.
Il ragazzo avvicinò la mano al più grande, inziando a sfregare con il pollice quel piccolo lembo di pelle tra gli occhi, cercando di togliere quell'espressione truce.
Ma, l'unica cosa che ottenne, fu solo agitarlo.
Lo vide stringersi nelle spalle, mugugnando infastidito, mentre il ragazzo allontanava la mano. Stava avendo un incubo? Non lo sapeva. Non lo aveva mai visto mentre viveva un brutto sogno.
Notò che iniziò a contrarre i muscoli talmente forte da farlo tremare visibilmente, mentre mugugnava parole incomprensibili.
-la talmasni.. ngh... la... la talmasni... la talm... talmasni... mnh... la talmasni!-
Poi, quelle frasi, vennero dette con la stessa cadenza, ma in quello che sembrava francese.
-Ne me touchez pas... ne... hnn... ne... me... touchez!... gnh... Ne me touchez pas!... ne...- Le mani artigliarono le rispettive braccia, mentre le gambe scalciavano appena, spostando di lato la coperta -ne me touchez... pas... ne... gnh... non... non toccatemi!- Il castano sbarrò gli occhi, come tramortito.
-Yasllib bunduqiatan!- Aprì gli occhi all'improvviso, inarcando la schiena in una posizione innaturale, artigiando il materasso con le dita mentre, ansante, si lasciava cadere di lato. Finì al suolo su un fianco con il viso rivolto verso il letto, mentre la mano destra era poggiata sul suo braccio sinistro, conficcando le dita nella carne senza troppi problemi dato che indossava una canottiera.
-Levi!- Urlò il ragazzo inginocchiandosi al suo fianco, facendolo sobbalzare. Quello scattò a sedere, girandosi a guardarlo con le braccia protese alle sue spalle, poggiate sul pavimento a reggerlo.
I due si guardarono negli occhi per quella che sembrò un'eternità, ma alla fine fu il castano stesso a cedere, gettandosi tra le braccia del più grande.
-Scusa! Scusami! Scusami...non volevo darti quello schiaffo! Scusa! Perdonami...ti prego- Lo strinse per il collo, piagnucolando, smettendo all'istante quando sentì il braccio dell'altro stringergli il bacino.
-Oi...calmati- Gli baciò una tempia, facendogli alzare lo sguardo liquefatto. Il moro lo afferrò delicatamente per i capelli, facendogli alzare un po di più il volto, baciandolo con dolcezza sulla labbra. Il castano ricambiò, aggrappandosi alla canotta del moro come se stesse per cadere. E, in effetti, era così.
Senza quell'uomo si sentiva come cadere in un abisso senza fondo, venendo torturato dai ricordi del suo passato e dalla solitudine. Non poteva vivere senza quell'uomo, in nessun modo.
-Levi...- Ansimò sulle sue labbra, tirando la sua canottiera quasi fino a strapparla, mentre cercava un contatto più intimo.
Al diavolo la serata di domani! Voleva fare l'amore con lui, e basta.
Voleva amarlo fino all'ultima goccia, bramarlo fino all'ultimo urlo, marchiarlo fino all'ultimo abbraccio.
Lo voleva, e basta.
-Ti amo...tantissimo- Il castano si staccò per guardarlo meglio in quei due occhi di ghiaccio, fremendo quando sentì la mano del più grande accarezzargli la guancia.
-Vorrei vedere i tuoi occhi- Strofinò amabilmente il naso contro il suo, portando una mano a togliere quella benda nera.
La fece cadere sul pavimento senza mai staccare lo sguardo dagli occhi del più piccolo, ora entrambi in bella vista. L'occhio ormai era guarito, per cui non necessitava più quella stupida benda.
Lo baciò sulle labbra, insinuando la lingua nella bocca dell'altro, cercando di sfruttare tutto l'ossigeno che aveva in corpo pur di non staccarsi.
Alla fine divise le loro labbra, lasciando la bocca aperta in un'espressione al quanto provocante per non rompere quel filo di saliva che li teneva ancora collegati, venendo imitato dal ragazzo.
-Ancora...- Sibilò il più piccolo, afferrando i polsi dell'amato e bloccandoli sul pavimento.
Ora il moro stava steso sotto supino, reggendo il suo busto sollevato con i gomiti poggiati sul pavimento, mentre il castano a cavalcioni su di lui gli bloccava i polsi.
-Ancora...ne voglio ancora- Andò in cerca della sua lingua, facendola scontrare con la propria, mescolando i loro sapori e la loro saliva.
Il moro cercò di ribaltare la situazione, ma scoprì che il rilievo che aveva ora sui pantaloni e tutta l'eccitazione che scorreva nel suo corpo gli impedivano di fare qualsiasi cosa.
-O mio dio- Quel briciolo di forza che gli era rimasta andò a quel paese nell'esatto momento in cui il più piccolo gli succhiò un punto preciso vicino l'orecchio, luogo dove lui amava essere torturato -Eren...si...- Inarcò la schiena, gettando la testa all'indietro, sentendo le labbra bagnate del ragazzo succhiare e mordere da sopra la canotta quel bottoncino di carne che aveva sul pettorale destro, mentre l'altro veniva tirato con forza con le mani.
Levi gemette silenziosamente, riuscendo a mettersi del tutto seduto notando un attimo di debolezza nella presa sui propri polsi del ragazzo.
Lo afferrò per i fianchi, baciandolo e portando subito una mano a massaggiare il cavallo dei pantaloni del più piccolo, facendogli emettere vari gemiti molto acuti, provocando un ghigno istintivo al corvino.
-Ora ci divertiamo-
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Deh ehehehe.
Manca ancora un po al prossimo casino.
:D
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Bye Bye!
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I need you •Ereri• ITA [In revisione]
FanfictionAttenzione! Warning! BoyxBoy! Don't like?=Don't read! Premetto un paio di cosine: -Ho di già scritto 139 capitoli e ancora devo completare il libro! -Ogni capitolo è abbastanza lungo, aggiornerò ogni 1-2 giorni, ci saranno curiosità, foto e video i...
CXXIX. I'm sorry
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