I need you •Ereri• ITA [In revisione]

CXIX. Every trouble is important regardless

Raggiunsero l'auto con il più piccolo che ancora singhiozzava, salendo sulla vettura e sfrecciando verso casa.
Il moro, tranne in alcune circostanze necessarie, tenne per mano il ragazzo mentre guidava, stringendo la sua mano ogni volta che singhiozzava più forte.

Lasciò la vettura davanti al cancello e fece per scendere, ma venne bloccato dalla mano del giovane.

-N-non mi l-l-lascia-re- Strinse il suo polso piangendo, facendo sbarrare gli occhi ancora di più all'uomo.

-Devo solo scendere, Eren. Ora ti vengo ad aprire la portiera e andiamo a casa. Va bene?- Gli accarezzò nuovamente la testa, facendolo annuire debolmente.

Scese, girando ad aprire lo sportello al castano, cercando di nasconderlo agli occhi dei passanti e, soprattutto, a quelli della vicina.
Se quella gallinaccia li avesse visti in quel momento, non ci sarebbe stato scampo.
Sicuramente lo sarebbe venuto a sapere tre quarti della città, cosa per niente buona, specialmente per il ragazzo. Si sarebbe sentito umiliato.

Lo portò in casa e, appena chiuse la porta alle loro spalle, sentì il ragazzo scoppiare in un pianto isterico.
Sentì un tonfo, girandosi così verso il castano, ora in ginocchio che si copriva il viso con le mani.

-Eren! Eren... diamine... Eren...Eren...- Si inginocchiò, stringendolo per le spalle, mentre il più piccolo abbracciava il collo del fidanzato.

Nel frattempo, dalla cucina, fece capolino la bruna, attirata dal tonfo e dai singhiozzi.

Alla vista dei due sbarrò gli occhi, precipitandosi principalmente verso il ragazzo.
Si inginocchiò, guardando l'uomo negli occhi, chiedendo spiegazione con gli occhi.
Ma, l'unica cosa che riuscì ad ottenere, fu uno sguardo vuoto.

-Eren... non piangere... va tutto bene ora- Hanji accarezzò la spalla del ragazzo, abbracciandolo poi per la schiena, stringendogli il bacino da dietro.

Il ragazzo ancora singhiozzava tra le braccia del moro e, nel sentirsi abbracciare anche dalla donna, si iniziò a calmare lentamente.

-Eren... piccolo... ora sei al sicuro- Sussurrò Levi al suo orecchio, baciandogli appena la punta.

-Non mi lasciate- Singhiozzò spingendo con la testa contro il petto dell'uomo, come a volergli stare ancora più vicino.

-Stai tranquillo...fai parte della nostra famiglia- Sorrise Hanji accarezzandogli i capelli, sciogliendo l'abbraccio e sedendosi vicino al fratello per poter vedere il viso del giovane.

-Una strana, pazza e insolita famiglia- Accennò un sorriso l'uomo, facendo ridacchiare debolmente il ragazzo.

-Vado a lavarmi i denti- Sibilò staccandosi a malincuore dal moro, scappando via.

Di certo, era per una buona causa. Almeno, dopo essersi lavato per bene la bocca, avrebbe potuto baciare il moro.
Mentre lui si lavava i denti nel suo bagno, di sotto i due fratelli stavano discutendo animatamente.

-O mio dio...non posso credere a quello che mi hai appena detto- Spalancò la bocca la donna, sbalordita dal racconto dell'altro.

-Credici- Si lasciò abbandonare contro lo schienale del divano, sospirando frustato.

-Povero ragazzo- Gemette Hanji, sedendosi a gambe incrociate vicino al moro.

-Se solo fossi stato più veloce... se fossi uscito prima dalla caffetteria tutto questo non sarebbe successo- Ringhiò tra sè e sè l'uomo, torturandosi la mani con dei pizzicotti.

-Non iniziare di nuovo con questa storia o giuro che ti prendo a schiaffi- Lo fulminò con lo sguardo la bruna, girandosi subito dopo per vedere il ragazzo entrare dalla porta.

Il castano sviò lo sguardo, andandosi a sedere sul divano, in mezzo ai due.

-Mi dispiace...- Sussurrò torturandosi le mani.

-Da quanto tempo andava avanti questa storia?- Chiese Hanji, poggiandogli una mano sulla spalla in segno di conforto.

-Da qualche settimana... All'inizio mi picchiavano e mi deridevano, poi hanno iniziato a minacciarmi... se non gli davo quello che volevano dicevano che mi avrebbero punito... infatti, quello che è successo oggi...- Fece morire la sua frase in gola, scuotendo la testa con gli occhi chiusi mentre altre lacrime rigavano il suo viso.

-Perchè non ce lo hai detto?- Chiese l'uomo avvolgendo un braccio attorno al bacino del ragazzo, strofinando il naso contro il suo orecchio con fare affettuoso.

-Perchè avevo visto che avevate tanti altri problemi...il mio, in confronto, sarebbe stato solo una palla al piede per voi- Confessò alla fine, riaprendo gli occhi, dando via libera a tante altre lacrime.

-Eren...- Mugulò la bruna, accarezzandogli la nuca -Ogni problema, a suo modo, ha la sua importanza. Non importa se si tratta di essere picchiati, di essere presi in giro, di esser minacciati, di essere rapiti, di essere violentati.... ogni problema ha la sua importanza e non va sottovalutato. Anche se un determinato evento è più pericoloso di un altro, ciò non significa che debba essere ignorato solo perchè è meno importante dell'altro... questo perchè tutti i problemi fanno male allo stesso modo, qualcuno di più, qualcuno di meno...- Disse Hanji, accarezzandogli la spalla mentre il moro gli asciugava il viso.

-Questa frase... sembra di Levi- Ridacchiò il ragazzo, girandosi a guardare l'uomo mentre si asciugava le ultime lacrime.

-Per forza. Me la ha detto lui quando eravamo più giovani- Sorrise la bruna, e il moro distolse lo sguardo, accigliandosi. Odiava sentir parlare del suo e del loro passato.

-Levi- Eren lo chiamò, facendo voltare il più grande verso di lui -Mi medichi le ferite?- Chiese poi, facendo sorridere appena l'altro.

-Andiamo di sopra- Lo prese per mano, facendolo alzare, trascinandolo in corridoio sotto lo sguardo sorridente della bruna.

E anche questa vicenda si è conclusa nei migliori dei modi.
Ma non sperate che sia finita così. Ancora il destino ha in serbo tante sorprese per i nostri due amanti.

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:D
Avrei anche potuto non far arrivare Levi....
Ma dato che sono gentile ho preferito fare cosí.
:D

Preparatevi psicologicamente ai capitoli che ci saranno più avanti.
Ne succederanno di tutti i colori.
EHEHEHEHEH.

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Bye Bye!