L. Don't submit to your boss, Levi!

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-Non c'è niente da dire...quante volte te lo devo ripetere?- Borbottò seccato, facendo roteare gli occhi.

-Hmm...ok- Sospirò, dispiaciuto.

Intanto il più grande lo aveva preso per la maglietta, spingendolo supino sul letto, ed era salito a cavalcioni su di lui.

Aveva iniziato a riempirgli il collo di baci, morsetti e sospiri, tutti dedicati solo a lui.
Solo ed unicamente a lui.
Era il suo piccolo tesoro e meritava più di quanto lui stesso poteva dargli.

Non poteva fare a meno di baciarlo, toccarlo, guardarlo. Gli bastava sapere che era suo, unicamente e solamente suo, per stare bene.
Quegli occhi verdi, Dio, li avrebbe guardati per ore e ore, senza mai stancarsi, tuffandosi e immergendosi in quei due smeraldi dalle mille sfumature.

Amava quegli occhi, quei due piccoli infiniti negli occhi del ragazzo, inimitabili e fantastici.

Era uno spettacolo poterli osservare in qualsiasi momento del giorno, sapere che quel ragazzo poteva essere tranquillamente da lui toccato e baciato ogni volta che voleva.

Ovviamente rispettava i sentimenti del più piccolo, ma sapeva che i suoi gesti sarebbero sempre stati accettati, dato che lui per primo sapeva cosa poteva essere fastidioso e cosa no.

Decise di accucciarsi sotto le coperte, insieme al castano, mentre continuava a baciarlo.

Questa volta fu il moro a cercare un contatto un po più intimo, il che valeva a dire dei baci con la lingua.

Certo, il giovane non era proprio bravissimo a baciare, ma a lui andava bene cosí. A lui andava bene ogni singola cosa del ragazzo. Era assolutamente perfetto. E poi c'è gente che dice che la perfezione non esiste...Tsk..significa che non hanno mai visto Eren, o almeno così la pensava il moro.

Rimasero avvinghiati per un bel po, in silenzio, assaporando l'uno il profumo dell'altro, mentre le loro mani si accarezzavano e si intrecciavano tra di loro.

Poi una curiosità sorse nella mente del più piccolo, ora accucciata sotto il mento dell'uomo con un braccio stretto sul suo collo e l'altro con la mano intrecciata con quella del moro.

-Levi?- Quando voleva fare una domanda, il che significa quasi sempre, iniziava solitamente chiamandolo per nome.

-Mnh- Mugugnò, preparandosi all'imminente arrivo di una domanda

-Cosa stavi facendo prima? Quando io ancora dovevo entrare?- Chiese stringendosi un po di più nel corpo del più grande, standosene al caldo sotto le coperte.

-Nulla di particolarmente importante- Sbuffò, lasciandogli un bacio leggero sulla testa.

-Cosa era quella scatola? A cosa ti serve?- Domandò ancora, respirando a fondo il profumo dell'uomo.

-Niente. È vuota e stavo pensando di buttarla- Rispose semplicemente, stringendo il braccio che avvolgeva il bacino del ragazzo con un po di forza.

-Oh..-

Rimasero in silenzio, di nuovo, abbracciati sotto le coperte.
Uno squillo fece sobbalzare entrambi, mentre il più grande allungava il braccio sul comodino, afferrando il suo cellulare.
Fece un'espressione contrariata e disgustata quando lesse il nome della persona che lo stava chiamando sul display.

-Chi è?- Domandò Eren, incuriosito.

-Il mio capo...quello della caffetteria...- Spiegò fissando ancora lo schermo del telefonino -Oggi è il mio giorno libero! Che diamine vuole quel pezzo di... Pronto?- Interruppe la frase a metà, rispondendo, mentre il castano nascondeva il viso nella sua maglietta, soffocando una risata.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora